Ancona

Ad Ancona i Pesci parlano – La Festa del Mare 2015 si conclude con le tristi barriere del suo Porto

Grande partecipazione per l’iniziativa dell’associazione Vista Mare

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Il tramonto è dietro l’angolo, e i pesci mangiarete sono lì, fermi, osservati dagli anconetani, come il porto, un porto statico che non si muove, non si apre, incapace di incontrare genti e culture differenti.

Questa è l’immagine impressa che ha preceduto ieri sera i fuochi della Festa del Mare. Anche quest’anno l’associazione Vista Mare di Ancona, in occasione della Festa dei Desideri, ha invitato la cittadinanza, mediante un cartone preconfezionato, a lasciare il pesce Ermete sulle reti che ingabbiano il porto. Tanti i cittadini, dai più grandi ai più piccoli, che hanno risposto agganciando il proprio pesce: chi colorandolo, chi esprimendo un pensiero; non sono mancate opere creative.

E’ stata anche un’occasione per esprimere opinioni sulle criticità, sulla mancata valorizzazione dei luoghi culturali e architettonici, sui disservizi esistenti. Forse un bambino scrive: “Pinacoteca Comunale, ricca di capolavori, speriamo sia riaperta..e ancora “desidero che il Comune costruisca dei bagni nel cuore della vecchia Ancona: Capodimonte, Guasco, S.Pietro, Piazza del Papa”. Messaggi spiritosi ma carichi di valore: “Caro Rodolfo (il riferimento è a R.Giampieri, Presidente dell’Autorità Portuale) togli la rete prima che Ermete addobbi l’abete”.

Una richiesta chiara: Ancona non vuole più aspettare, è desiderosa di riappropriarsi di una parte vitale della propria storia, non è sufficiente la pur importante riapertura del Porto Antico, sancita da una grande festa il 28 Agosto. Questi spazi devono poter vivere quotidianamente, animandoli di eventi, incontri per far si che le barriere in parte abbattute non siano più presenti non solo materialmente ma lontane dall’anima della città.

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