Musica&Retroscena

‘Visti in Sala’: LA CORRISPONDENZA

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La corrispondenza è realmente un film universale. Non solo perché il tema dell’universo è al centro delle vite dei protagonisti, il film è un inno sulla fugacità del tempo e sul valore che ognuno ricerca o dà alla propria esistenza.

Le “due stelle” del nuovo film di Giuseppe Tornatore, sono Amy (Olga Kurylenko), studentessa fuoricorso che si tiene impegnata facendo la stuntman per cinema e tv, ed Ed (Jeremy Irons), anziano professore di astrofisica. La loro relazione amorosa dura da 6 anni. Ma all’improvviso Ed sparisce lasciando la ragazza confusa e affranta. L’amante però attraverso un sistema di messaggi e video  ha creato una porta per tenersi in contatto con la sua giovane amante.

Il loro rapporto così grazie alla tecnologia continua a vivere, Amy rimane legata all’amato nonostante l’assenza fisica; la sua voce, le sue parole le sono vicine e assumono un’ inaspettata vitalità.

Quello del professore non è un semplice gioco, è un via per tenere viva la loro unione e l’emotività dei sentimenti della ragazza anche se col passare del tempo questo distacco si trasforma in limite che per via dello stratagemma virtuale inizia a “soffocare” Amy, a renderla inquieta.

Le diverse ambientazioni, tra Inghilterra, Scozia, Italia, non creano fratture, non c’è disorientamento lungo la visione. Il contesto è funzionale alla storia, non invadente, leggero e appagante nel meraviglioso paesaggio dell’Isola di San Giulio, nel film rinominato “Borgo Ventoso”. Sulle note auliche e incantate delle musiche di Ennio Morricone, Tornatore parla con delicatezza e al tempo stesso con un velo di malinconia della potenza inafferrabile dell’amore che respira e “batte” nonostante gli eventi, anche quelli più drammatici.

Una storia quanto mai dentro la nostra società dove la tecnologia è diventata una seconda pelle, il regista però sa dosar bene tale raffigurazione non rendendola stucchevole, ruotando con intelligenza verso le dinamiche più intime e calde delle nostre passioni,  sublimando con armonia il desiderio del contatto più puro con un’altra persona.

In definitiva, La Corrispondenza è un momento di poesia, di uno spazio dove protagonisti e osservatori non hanno titubanze, le emozioni si animano senza preoccuparsi di giudizi o creandosi catene.

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