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Ascoli Piceno

Donna trovata morta ad Ascoli, l’autopsia esclude l’omicidio

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ASCOLI PICENO – Nessun elemento che faccia pensare all’ipotesi che Lidia Di Nicola sia stata vittima di un omicidio è emerso dall’autopsia sul corpo della donna di origini francesi, di cui si erano perse le tracce il 22 gennaio ad Ascoli Piceno e che è ritrovata morta sabato sul Colle dell’Annunziata. L’esame autoptico, affidato dal sostituto procuratore Umberto Monti ai medici legali Pietro Alessandrini e Sabina Canestrari, si è svolto ieri ad Ascoli. Per conoscere l’esatta causa del decesso occorrerà attendere l’esito degli esami tossicologici, entro 60 giorni, ma prende sempre più corpo dunque l’ipotesi di un suicidio.

La donna è stata trovata accasciata accanto a un rovo nei pressi della scalinata che sale dal centro di Ascoli verso la Fortezza Pia. Indossava gli stessi abiti che aveva il giorno in cui è scomparsa: dei fuseaux e un giubbino di pelle nero. Ai piedi un paio di scarpe gialle. La Prefettura aveva fatto scattare il piano delle ricerche subito dopo la denuncia della scomparsa fatta dal marito, Bruno Aloisi, domenica scorsa. Da una prima ricognizione la morte risalirebbe a diversi giorni fa, probabilmente il giorno stesso della scomparsa o poco dopo. Prima di uscire per fare una passeggiata, Lidia Di Nicola aveva lasciato a casa la fede in un pacchetto di sigarette, e il suo telefono cellulare. Il marito si era rivolto anche alla trasmissione ‘Chi l’ha visto’. La coppia ha un bimbo di 12 anni.

Il sostituto procuratore della Repubblica di Ascoli Piceno Umberto Monti ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando il reato di istigazione al suicidio. Una scelta che il magistrato ha definito “tecnica”, per poter effettuare tutti gli accertamenti a cominciare dall’autopsia. Dall’inchiesta trapela che sarebbe escluso qualsiasi coinvolgimento di familiari.Sembra ormai chiaro che nessuno avrebbe accompagnato la donna nella sua uscita e certamente nessun parente. Due le ipotesi sulle quali si sono indirizzati gli investigatori: il suicidio con una dose massiccia di farmaci o un malore avuto mentre faceva la sua passeggiata sul colle dell’Annunziata.

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Ascoli Piceno

La Polizia Provinciale di Ascoli Piceno a difesa delle colture contro i cinghiali

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In attuazione del Piano Regionale, il Comando della Polizia Provinciale ha effettuato interventi mirati a tutela dei grani locali, servendosi anche delle nuove dotazioni tecnologiche, quali droni e visori ad imaging termico.

ASCOLI PICENO – Azioni mirate contro i cinghiali per difendere le colture della provincia. La Polizia Provinciale ha svolto una proficua attività volta a difendere le colture cerealicole del territorio, in particolare orzo e grani di vario genere.

Gli ungulati provocano gravi danni alle colture ed alle aziende agricole non soltanto per il fatto che si cibano delle spighe fin dai primi gradi di maturazione, ma anche perché scavano e si muovono in branchi. Il passaggio ed il calpestio dei cinghiali infatti devasta i campi e provoca danni ingenti.

A sostegno delle imprese agricole della provincia di Ascoli Piceno, la Polizia Provinciale ha effettuato interventi mirati a tutela dei grani locali, servendosi anche delle nuove dotazioni tecnologiche, quali droni e visori ad imaging termico.

«Esprimo soddisfazione per il lavoro svolto dalla Polizia Provinciale – dichiara il comandante Eugenio Vendrame – che svolge un’azione volta alla tutela delle risorse agricole e ambientali del territorio, nell’ottica della sostenibilità e della salvaguardia della biodiversità e della flora e fauna. Va inoltre sottolineato che, in sinergia con il Servizio Veterinario della locale AST, è stata data attuazione del al Piano di Sorveglianza della Peste suina africana da cui risultiamo, grazie anche a questo genere di controlli sugli ungulati, a tutt’oggi indenni».

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Ascoli Piceno

Gli cade un contenitore addosso: morto un bimbo di 4 anni ad Acquasanta Terme

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La tragedia si è verificata sabato mattina a Ficciano, frazione di Acquasanta Terme, dove un bimbo di 4 anni è morto dopo essere rimasto schiacciato da un contenitore di metallo. Il piccolo se lo è inavvertitamente tirato addosso, sotto gli occhi del papà. I due erano nel garage di casa.

ASCOLI PICENO – La comunità di Acquasanta Terme è sotto shock per la tragedia verificatasi sabato 24 agosto nella frazione di Picciano, dove un bimbo di 4 anni è morto dopo essere stato schiacciato da un contenitore di metallo.

Il piccolo sui trovava nel garage di casa, in compagnia del padre, che ha assistito inerme alla scena ed ha chiamato i soccorsi. L’allarme è stato lanciato intorno alle 10:20. Il contenitore di metallo avrebbe colpito il piccolo al torace.

Sul posto è intervenuta un’eliambulanza partita dall’ospedale regionale di Torrette di Ancona. Il personale sanitario ha tentato per due ore di rianimare il bambino. Purtroppo però gli sforzi si sono rivelati vani ed il piccolo non ce l’ha fatta.

La comunità, già fortemente colpita e messa a dura prova dal sisma del 2016, è rimasta fortemente scossa. L’episodio è stato catalogato come incidente domestico. La Procura ha disposto un’ispezione cadaverica, un atto dovuto in certe occasioni. Una volta eseguita, la salma del piccolo sarà restituita alla famiglia, che potrà procedere alle esequie.

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Ascoli Piceno

Tragedia a Spinetoli, morto un bimbo di 3 anni caduto in un canale

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La tragedia si è verificata nel pomeriggio di ieri nelle campagne di Spinetoli, dove un bimbo di 3 anni è morto dopo essere caduto in un canale. Allarme lanciato dalla famiglia, di origine straniera. Il corpicino è stato avvistato a circa 400 metri dal punto in cui il piccolo era sparito, ma ormai non c’era più nulla da fare.

ASCOLI PICENO – Quando il corpicino è stato avvistato, il piccolo era ancora vivo, ma le sue condizioni erano ormai disperate. I tentativi di rianimarlo si sono rivelati vani e l’eliambulanza decollata da Torrette di Ancona è stata fatta tornare indietro. A Spinetoli un bimbo di 3 anni è morto dopo essere caduto in un canale dell’irrigazione, ieri, domenica 25 agosto.

Il piccolo è sfuggito al controllo dei familiari, di origine straniera. La madre del bambino si trova in stato di gravidanza. Il ritrovamento del corpicino è avvenuto intorno alle 20:00. Due passanti lo hanno notato ed hanno segnalato la posizione ai soccorritori nel frattempo intervenuti. Le ricerche infatti erano già in corso, dal momento che la scomparsa è stata subito segnalata.

Purtroppo però a nulla sono valse le manovre di rianimazione ed il bimbo di3 anni caduto in un canale a Spinetoli è morto. Il ritrovamento è avvenuto a circa 400 metri dalla posizione in cui è stata segnalata la sua scomparsa. Il canale nel quale si trovava è profondo all’incirca un metro e mezzo. Sul posto sono intervenuti, oltre al personale sanitario del 118, anche i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco.

Sono in corso gli accertamenti per chiarire la dinamica dell’incidente.

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