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Abruzzo

Di Primio annuncia di voler lasciare il NCD

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Il primo cittadino di Chieti, Umberto Di Primio, in vista dell’Assemblea Nazionale del Nuovo Centrodestra convocata per oggi a Roma, ha inviato ieri una lettera ai componenti del Coordinamento Regionale del NCD

Di seguito la lettera del sindaco di Chieti Umberto Di Primio:

“Carissimi amici, a poco più di tre anni dall’ottobre 2013, quando in qualche segreta stanza romana si decise di sciogliere il PdL, mi trovo nuovamente a fare i conti con lo scioglimento del mio partito, il Nuovo Centro Destra. Quando, alla fine del novembre 2013 fu decretata la fine del Pdl, ho deciso, con Voi e grazie a Voi, di essere tra i fondatori del NCD. L’ho fatto convinto perché ho intravisto nel nuovo movimento la mia nuova “casa politica”, costruita con i mattoni della mia militanza e fondata sui valori del centro destra, garanzia per l’oggi e testimonianza di un passato capace di generare futuro. Ho fatto quella scelta avendo sempre bene in mente da dove io e noi tutti venivamo e, soprattutto, con la inamovibile certezza che il NCD, per usare le parole di Angelino, aveva “i piedi ben saldi nel centro destra”. Non è stato facile giustificare a me stesso e ai nostri amici la presenza del PdL prima e del NCD poi all’interno di esecutivi a maggioranza PD. Siamo stati nel governo di “unità nazionale” di Letta, voluto dallo stesso Berlusconi, e, poi, persino con Renzi, autore di uno dei più indegni “golpe di palazzo” (ricorderete il famoso “Enrico stai sereno”); tutto questo per non consegnare il Paese al caos e nelle tremolanti e pericolose mani del populismo grillino e perché dovevamo fare le riforme poi. Se tutto questo è vero – non rinnego nulla di ciò che ho fatto – è altrettanto vero che si è ormai conclusa una fase iniziata con le elezioni politiche del febbraio 2013. Non è più possibile, l’ho detto nell’ultima riunione della segreteria regionale, condividere la strada con la sinistra o con il centrosinistra che dir si voglia. L’Italia che io immagino è diversa. Il mio dichiarato e visibile impegno, nonostante la diversa linea del partito, per il “no al referendum”, le mie ripetute prese di posizione da sindaco contro il governo Renzi ed il suo “giglio magico”, non sono mai state casuali, né frutto di preconcetti. Mai fatto segreto, poi, di non gradire affatto la linea ondivaga del partito rispetto al posizionamento politico. Saremo anche stati al governo col PD, ma quella stagione è definitivamente tramontata ed io ora come allora vedo solo nel centro destra un mio possibile impegno politico. Sento di essere e di agire politicamente ed istituzionalmente da “moderato”, se moderato vuol dire agire con coscienza, per il bene comune, con equilibrio, con lo sguardo rivolto a chi ha più bisogno e con coerenza. Non credo, invece, che per moderato debba intendersi chi in politica è buono per tutte le stagioni. Né che sia indifferente stare a destra oppure a sinistra del campo, quando le due parti si differenziano per cultura e valori di riferimento. Saranno finite le ideologie, ma non potranno mai finire i valori e le idee attraverso le quali si disegna, indelebile, la linea che distingue me dalla sinistra e dal centro sinistra. Per questo non mi può bastare la dichiarazione di Alfano che definisce “moderato” il nuovo soggetto politico senza collocarlo nell’alveo del centro destra. Non aderirò a questo “nuovo partito” perché non ho ancora sentito dire che usciremo dal governo Gentiloni/Renzi, non ho sentito dire che siamo e resteremo sempre un movimento di centro destra. Essere moderati non vuol dire non essere chiari con noi stessi e con i cittadini. Non si può e non voglio stare con chiunque. Chi pensa di fare politica in questo modo, chi si accinge a riproporre alleanze con i fautori della politica “dei due forni”, non può per me essere riferimento politico. Io non aspetto la legge elettorale per vedere con chi mi conviene stare. Io sto con le mie idee, con la mia coerenza, con la mia gente, con coloro che ci hanno dato, con il proprio consenso, la possibilità di fare il sindaco, i consiglieri regionali e persino i parlamentari. Quando è stato sciolto il PdL, ho creduto, con coloro che continuo a ritenere tra le migliori espressioni ed intelligenze della politica italiana, che il nostro impegno fosse quello di realizzare le condizioni perché il centro destra potesse tornare, unito, ad essere il riferimento politico degli italiani. Non ho mai pensato che il NCD potesse essere l’ennesimo partitino da offrire ai sondaggisti, né che potessimo essere stampella dei governi di centro sinistra, nè che l’obiettivo fosse la soglia di sbarramento per poi trattare posti in questo o quel governo. Oggi, in mancanza di quelle risposte che invano ho chiesto, alla luce di condotte che creano dubbi ai nostri elettori su dove é collocato politicamente il NCD, nonché dopo aver sentito Alfano a Roccaraso, ritengo che il mio impegno politico, piuttosto che nel nuovo partito, possa essere più utilmente speso mettendolo a disposizione di quanti, in Abruzzo ed in Italia, vogliono lavorare per unire le varie anime del centro destra e per creare un nuovo progetto per il governo del Paese. Non sarà facile, ma lo dobbiamo a quei milioni di italiani che hanno seguito Berlusconi in questi anni, lo dobbiamo a coloro che non hanno scelto di votarci per colpa del nostro disfattismo ed autolesionismo, lo dobbiamo ai tanti che sperano ancora in un centro destra vicino alla gente e per la gente, che si occupi dei problemi reali del Paese e dia risposte su occupazione e rilancio della economia, sicurezza e gestione dei flussi migratori, riduzione delle tasse e del costo del lavoro, sanità ed ambiente, famiglia ed Europa. Su questi temi, i cittadini della nostra regione e gli italiani, chiedono di sentire la voce e le proposte di un centro destra unito, chiaro, coerente, capace di costruire e restituire fiducia e speranza nel futuro; un centro destra coeso contro le bugie e l’inefficienza del centro sinistra, contro i proclami vuoti del populismo grillino. È arrivato per me il momento di rimettermi in gioco non per costruire un nuovo partito, ma per piantare solide basi per il futuro di un centro destra memore del proprio passato, delle buone cose fatte e degli errori commessi, consapevole del proprio presente, difficile e disgregato, che crede nel proprio domani e sceglie di stare nelle istituzioni affianco alla gente. Nell’augurarvi di fare buone scelte il prossimo 18 marzo, certo che comprenderete la mia posizione, sappiate che potrete sempre contare su di me laddove la vostra scelta volesse essere quella di ricostruire insieme il centro destra. Con immutata amicizia.”

Teramo

Sgomberato il campetto occupato di Giulianova: ruspe in azione

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Si è registrato qualche momento di tensione questa mattina nel parco dell’Annunziata a Giulianova, quando le forze dell’ordine hanno sgomberato l’area dell’ex depuratore, occupata dal collettivo “Campetto Occupato”. La struttura nella quale abitava una famiglia è stata abbattuta.

TERAMO – Alle 7:00 di questa mattina, venerdì 6 settembre, le forze dell’ordine hanno sgomberato il “Campetto Occupato” di Giulianova, dove l’omonimo collettivo aveva creato uno spazio comune. Le persone presenti, compresa una famiglia che vi abitava in condizioni del tutto particolari, sono state fatte allontanare e le ruspe sono entrate in azione.

Le operazioni hanno visto la partecipazione di Polizia Locale, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza. Momenti di tensione si sono verificati soprattutto quando è stata allontanata la famiglia che abitava nella struttura.

Il “Campetto Occupato” di Giulianova era situato nell’area dell’ex depuratore, nel parco dell’Annunziata, precedentemente di proprietà della Ruzzo Reti e ora del Comune. «Lo spazio, abusivamente occupato dal gruppo anarchico del campetto, presentava evidenti condizioni di degrado e precarietà igienico-sanitaria. Era adibito dagli occupanti a luogo di bivacco e festa, e sarà restituito alla libera collettività. Con la demolizione delle strutture logore da parte della ditta appaltatrice, sono già iniziati i lavori che trasformeranno in breve tempo l’area in un nuovo spazio riqualificato, altro gioiello per Giulianova. L’amministrazione restituirà così ai giuliesi un nuovo spazio accogliente e vivibile di cui tutti potranno godere», ha commentato il Comune.

Diverse manifestazioni di solidarietà sono state raccolte dal gruppo. «Non possiamo dimenticare la solidarietà del Campetto Occupato nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori in presidio o in sciopero!» hanno dichiarato in una nota Fims Cisl e Fiom Cgil. Le consigliere comunali Viola e Lattanzi di Martinsicuro hanno sollevato questioni ambientali: «In questi anni, in quel luogo si è creato un ecosistema importante, dove animali e piante hanno trovato condizioni ottimali per vivere e proliferare. La demolizione di una delle strutture, che include coperture in eternit, richiede un corretto smaltimento per evitare rischi alla salute pubblica. Chiediamo al Sindaco e all’intera amministrazione di Giulianova che l’intervento sull’area avvenga nel rispetto delle persone presenti e che venga adottata una progettualità adeguata per preservare il prezioso valore naturalistico di questa zona».

Il collettivo ha manifestato il proprio dissenso attraverso i social, mostrando le operazioni di sgombero dell’area occupata. Ha inoltre annunciato due manifestazioni di protesta, previste per oggi e domani, promettendo di non arrendersi: «Il campetto sarà sempre».

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Teramo

Un viaggio tra i segreti d’Abruzzo al Museo della Armi di Martinsicuro

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Il Dottor Roberto Carlini presenterà al Museo delle Armi antiche di Martinsicuro il libro “Le Mappe dei 99 Tesori d’Abruzzo”, incentrato sui segreti e sulle leggende abruzzesi.

TERAMO – Domenica 8 settembre 2024, alle ore 21:00, il Museo delle Armi Antiche di Martinsicuro ospiterà un evento unico, perfetto per chi ama la storia, la musica ed i segreti d’Abruzzo.

La serata inizierà infatti con la conferenza del Dottor Roberto Carlini, che presenterà “Le Mappe dei 99 Tesori d’Abruzzo”. Carlini, noto per le sue ricerche storiche e autore di libri come “Storie di uomini d’Abruzzo”, condurrà il pubblico attraverso un viaggio affascinante tra leggende e racconti di tesori nascosti dai briganti. L’autore ha esplorato in particolare la provincia di Teramo, raccontando le vicende di personaggi locali come Luigi Di Gialleonardo, imprenditore agricolo e turistico, e i misteri legati al ritrovamento di antichi manoscritti a Tossicia, che indicano luoghi in cui potrebbero essere nascosti favolosi tesori.

Roberto Carlini presentazione libro segreti d'Abruzzo Martinsicuro

Nel suo libro, Carlini narra anche eventi paranormali legati alla ricerca di questi tesori, offrendo riflessioni sulla magia e consigli su come affrontare tali misteri con prudenza. La serata offrirà quindi l’opportunità di scoprire storie di grande fascino, legate a una terra ricca di segreti e tradizioni.

Dopo la conferenza, seguirà il Concerto per Flauto e Arpa con Arsienti Di Re e Federica Tomassini, che trasporteranno il pubblico con le armonie di questi due strumenti, perfettamente in sintonia con l’atmosfera suggestiva del museo. Sarà un’occasione imperdibile per scoprire i segreti nascosti dell’Abruzzo e lasciarsi incantare dalla bellezza della musica in un contesto storico e culturale unico.

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Pescara

A Pescara un incontro con tutte le scuole per inaugurare l’anno scolastico 2024/25

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Giovedì 5 settembre a Pescara, in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico, si terrà un importante incontro con le scuole del territorio organizzato dall’Assessore Valeria Toppetti dal titolo “La scuola al centro”: insegnanti, genitori ed educatori sono invitati a partecipare.

PESCARA – Giovedì 5 settembre, alle ore 10, si svolgerà nella Sala Consiliare del Comune di Pescara un importante incontro organizzato dall’Assessore Valeria Toppetti, con delega alla Pubblica Istruzione, con tutte le scuole del terirtorio. Il titolo è: “La scuola al centro”. Questo evento segna l’inaugurazione dell’anno scolastico e rappresenta un’opportunità di incontro e confronto con tutta la comunità educante.  L’appuntamento vedrà la partecipazione di istituzioni, dirigenti e docenti dei nidi, delle scuole dell’infanzia, della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado e secondo grado: «Insegnanti, genitori, educatori e tutta la cittadinanza è invitata a prendere parte a questo appuntamento che celebra l’inizio di un nuovo anno scolastico e il continuo impegno verso una formazione di qualità per tutti gli studenti», spiega Toppetti.

La scaletta dei lavori prevede i saluti istituzionali del Sindaco di Pescara, Carlo Masci, del Presidente del Consiglio Regionale, Lorenzo Sospiri, del Presidente della Provincia di Pescara, Ottavio De Martinis, del Dirigente dell’Ufficio  scolastico Chieti Pescara, Pierangelo Trippitelli e della Direttrice del Conservatorio “L. D’Annunzio”, Roberta De Nicola. Seguiranno gli interventi dell’Assessore Regionale alla Pubblica Istruzione, Roberto Santangelo, del Rettore dell’Università Gabriele d’Annunzio, Liborio Stuppia, e dell’Arcivescovo di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti e di Carlo Petracca, già Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale.

L’Assessore Toppetti esprime il suo grande entusiasmo: «Ho voluto creare un un momento di riflessione della scuola come luogo preferenziale per l’educazione dei nostri bambini e dei nostri ragazzi», dice. «Bisogna riscoprire i valori fondamentali che oggi sono minati dalla tecnologia, dal mondo digitale e da tutte le forme di alienazione che affliggono la realtà quotidiana giovanile. Di fronte a questo scenario, l’obiettivo comune deve essere quello di far fronte all’emergenza educativa. Sicuramente i genitori, insieme agli insegnanti, come adulti consapevoli, sono i principali portatori di una possibile risoluzione. Ho ritenuto fondamentale un coinvolgimento corale – prosegue l’Assessore Toppetti – per dare la massima importanza e un grande rilievo al mondo della scuola che in questi giorni sta ripartendo dopo un’estate contrassegnata da fatti di cronaca gravissimi. Sono certa che la grande linfa vitale e forza umana di tutto il personale scolastico sia in grado di far crescere i giovani di Pescara». «Non si tratta di una semplice inaugurazione dell’anno scolastico – continua Toppetti – ma di un importante momento di condivisione e riflessione insieme alle Istituzioni e agli esperti che, con la loro preparazione e professionalità, possono supportare il mondo della scuola. Il Sindaco Masci conclude :” Il nostro occhio dovrà sempre essere attento per essere custodi della crescita dei giovani in contesti sani e costruttivi».

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