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Ascoli Piceno

Casa di cura “Stella Maris” di San Benedetto, inaugurato il nuovo blocco operatorio

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San Benedetto del Tronto. L’inaugurazione di questa mattina del nuovo blocco operatorio della casa di Cura Stella Maris di San Benedetto del Tronto sigla il rilancio concreto della struttura sanitaria che è stata acquistata e completamente rinnovata da privati già accreditati dalla Regione.

Ora è pienamente funzionale e in grado di dare risposte adeguate al bisogno di cura dei pazienti grazie alla sinergia tra pubblico e privato: “Stella Maris un anno fa era in crisi aziendale – ha detto il presidente della Regine, Luca Ceriscioli, presente insieme alla vicepresidente Anna Casini e al consigliere Fabio Urbinati – con il rischio di perdere posti di lavoro e soprattutto il rischio di perdere un servizio importante per la comunità marchigiana e di San Benedetto. Oggi ci troviamo alla rivitalizzazione di questi spazi, alla riqualificazione di un servizio che non solo riparte ma riparte con una qualità ancora più alta da come ci aveva lasciato un anno fa”. Una giornata importante – ha aggiunto Ceriscioli – perché “si rafforza l’offerta di un servizio dato dal privato, ma in convenzione quindi per il cittadino è come se fosse pubblico, di una struttura che ha dimostrato negli anni di saper fare tanta mobilità attiva e portare nelle Marche persone da altre regioni che hanno bisogno di questa risposta di salute. E per i lavoratori, che un anno fa erano preoccupati, una bella prospettiva in termini di impegno e attività da svolgere dentro questa realtà che riparte. Per la Regione Marche una buona notizia, speriamo che questo modello possa in maniera integrata continuare ad offrire tutti i vantaggi che il privato sa dare in sinergia con quello che il pubblico offre”.

Con un investimento di circa due milioni, sono state realizzate con tecnologie avanzate tre sale operatorie di cui una dedicata a ortopedia protesica e spinale, ampia 49 metri quadrati, e le altre due, di 36 metri quadrati, riservate ad interventi di chirurgia generale. Dotato di attrezzature di ultima generazione e una centrale di sterilizzazione, l’ampio blocco operatorio raggiunge 500 metri quadrati nel complesso.

Stella Maris è una casa di cura multispecialistica che eroga prestazioni ospedaliere per pazienti acuti nelle branche mediche di medicina generale, cardiologia, pneumologia e gastroenterologia e chirurgiche di chirurgia generale, neurochirurgia, urologia, ortopedia, ginecologia e oculistica. Fornisce inoltre prestazioni per pazienti post-acuti nell’unità operativa di lungodegenza e attività ambulatoriale. Impiega 70 persone, e altre sei ne verranno assunte, tra medici, paramedici e amministrativi a cui vanno aggiunti i liberi professionisti. Fondata da oltre 60 anni, dopo una serie di vicende spiacevoli, da ottobre 2016 la struttura polispecialistica è stata ripresa dall’asta per fallimento e rilanciata dalla proprietà Villa San Marco di Ascoli Piceno e Villa Anna di San Benedetto del Tronto. Con l’avvento della nuova compagine societaria la Casa di Cura ha intrapreso un processo di rinnovamento organizzativo, tecnologico e strutturale, per l’erogazione di prestazioni di diagnosi e cura di eccellenza. Ad oggi, con una sola sala operatoria dall’inizio dell’anno, sono stati effettuati oltre 700 interventi e 600 ricoveri di medicina.

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La Polizia Provinciale di Ascoli Piceno a difesa delle colture contro i cinghiali

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In attuazione del Piano Regionale, il Comando della Polizia Provinciale ha effettuato interventi mirati a tutela dei grani locali, servendosi anche delle nuove dotazioni tecnologiche, quali droni e visori ad imaging termico.

ASCOLI PICENO – Azioni mirate contro i cinghiali per difendere le colture della provincia. La Polizia Provinciale ha svolto una proficua attività volta a difendere le colture cerealicole del territorio, in particolare orzo e grani di vario genere.

Gli ungulati provocano gravi danni alle colture ed alle aziende agricole non soltanto per il fatto che si cibano delle spighe fin dai primi gradi di maturazione, ma anche perché scavano e si muovono in branchi. Il passaggio ed il calpestio dei cinghiali infatti devasta i campi e provoca danni ingenti.

A sostegno delle imprese agricole della provincia di Ascoli Piceno, la Polizia Provinciale ha effettuato interventi mirati a tutela dei grani locali, servendosi anche delle nuove dotazioni tecnologiche, quali droni e visori ad imaging termico.

«Esprimo soddisfazione per il lavoro svolto dalla Polizia Provinciale – dichiara il comandante Eugenio Vendrame – che svolge un’azione volta alla tutela delle risorse agricole e ambientali del territorio, nell’ottica della sostenibilità e della salvaguardia della biodiversità e della flora e fauna. Va inoltre sottolineato che, in sinergia con il Servizio Veterinario della locale AST, è stata data attuazione del al Piano di Sorveglianza della Peste suina africana da cui risultiamo, grazie anche a questo genere di controlli sugli ungulati, a tutt’oggi indenni».

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Ascoli Piceno

Gli cade un contenitore addosso: morto un bimbo di 4 anni ad Acquasanta Terme

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La tragedia si è verificata sabato mattina a Ficciano, frazione di Acquasanta Terme, dove un bimbo di 4 anni è morto dopo essere rimasto schiacciato da un contenitore di metallo. Il piccolo se lo è inavvertitamente tirato addosso, sotto gli occhi del papà. I due erano nel garage di casa.

ASCOLI PICENO – La comunità di Acquasanta Terme è sotto shock per la tragedia verificatasi sabato 24 agosto nella frazione di Picciano, dove un bimbo di 4 anni è morto dopo essere stato schiacciato da un contenitore di metallo.

Il piccolo sui trovava nel garage di casa, in compagnia del padre, che ha assistito inerme alla scena ed ha chiamato i soccorsi. L’allarme è stato lanciato intorno alle 10:20. Il contenitore di metallo avrebbe colpito il piccolo al torace.

Sul posto è intervenuta un’eliambulanza partita dall’ospedale regionale di Torrette di Ancona. Il personale sanitario ha tentato per due ore di rianimare il bambino. Purtroppo però gli sforzi si sono rivelati vani ed il piccolo non ce l’ha fatta.

La comunità, già fortemente colpita e messa a dura prova dal sisma del 2016, è rimasta fortemente scossa. L’episodio è stato catalogato come incidente domestico. La Procura ha disposto un’ispezione cadaverica, un atto dovuto in certe occasioni. Una volta eseguita, la salma del piccolo sarà restituita alla famiglia, che potrà procedere alle esequie.

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Tragedia a Spinetoli, morto un bimbo di 3 anni caduto in un canale

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La tragedia si è verificata nel pomeriggio di ieri nelle campagne di Spinetoli, dove un bimbo di 3 anni è morto dopo essere caduto in un canale. Allarme lanciato dalla famiglia, di origine straniera. Il corpicino è stato avvistato a circa 400 metri dal punto in cui il piccolo era sparito, ma ormai non c’era più nulla da fare.

ASCOLI PICENO – Quando il corpicino è stato avvistato, il piccolo era ancora vivo, ma le sue condizioni erano ormai disperate. I tentativi di rianimarlo si sono rivelati vani e l’eliambulanza decollata da Torrette di Ancona è stata fatta tornare indietro. A Spinetoli un bimbo di 3 anni è morto dopo essere caduto in un canale dell’irrigazione, ieri, domenica 25 agosto.

Il piccolo è sfuggito al controllo dei familiari, di origine straniera. La madre del bambino si trova in stato di gravidanza. Il ritrovamento del corpicino è avvenuto intorno alle 20:00. Due passanti lo hanno notato ed hanno segnalato la posizione ai soccorritori nel frattempo intervenuti. Le ricerche infatti erano già in corso, dal momento che la scomparsa è stata subito segnalata.

Purtroppo però a nulla sono valse le manovre di rianimazione ed il bimbo di3 anni caduto in un canale a Spinetoli è morto. Il ritrovamento è avvenuto a circa 400 metri dalla posizione in cui è stata segnalata la sua scomparsa. Il canale nel quale si trovava è profondo all’incirca un metro e mezzo. Sul posto sono intervenuti, oltre al personale sanitario del 118, anche i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco.

Sono in corso gli accertamenti per chiarire la dinamica dell’incidente.

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