Abruzzo

Teramo, incendio Richetti: le analisi dell’Arta non rilevano inquinamento

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Teramo. L’incendio della Richetti di Sant’Atto non avrebbe causato inquinamento dell’aria secondo i dati delle prime analisi effettuate dall’Arta, l’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente. Al momento dei prelievi nelle postazioni esterne allo stabilimento «i composti organici volatili generati dall’incendio non risultavano rinvenibili a concentrazioni significative». Durante l’incendio, inoltre, i venti dominanti soffiavano da Ovest, pertanto la città di Teramo non è stata interessata dai fumi.

L’Arta ricorda, inoltre, come in prossimità dei capannoni bruciati sia in funzione un campionatore di aria di ultima generazione proveniente da Chieti, in grado di acquisire molta aria da campionare in un breve lasso di tempo, consentendo la determinazione e il monitoraggio di sostanze normalmente presenti nell’aria in bassa concentrazione.

I risultati degli accertamenti svolti finora riguardano i prelievi effettuati nell’area del capannone industriale oggetto dell’incendio, in località Case Molino di Castellalto, a Bellante Stazione, nell’area della piazzetta di Sant’Atto, nel piazzale antistante il centro commerciale “Brico Io” nella frazione teramana di San Nicolò a Tordino e a Bellante paese.

In attesa dei risultati finali delle analisi svolte per le rispettive competenze da Arta, Asl Teramo e Istituto Zooprofilattico, i sindaci di Teramo, Castellalto, Mosciano Sant’Angelo e Bellante hanno emanato le ordinanze cautelative a tutela della salute pubblica, pubblicate sui relativi siti istituzionali.

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