Abruzzo

Da campione a scrittore: Piergiorgio Tommolini premiato al comune di San Benedetto per il suo libro “La mia vita nel nuoto”

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un’esperienza di integrazione che – fin dal 1985 (ma in maniera ufficiale dal 1987) – ha regalato a tantissimi ragazzi con disabilità fisiche e intellettuali momenti di gioia, di apprendimento, di amicizia e, perché no, di gloria personale: l’ASD Cavalluccio Marino di San Benedetto del Tronto è questo e molto altro.

Nell’ambito dei festeggiamenti per il trentennale della sua nascita, l’associazione – guidata dal presidente Diego Unterhuber – ha voluto celebrare i suoi ragazzi con la presentazione (impreziosita da molte autorità locali e nazionali, fra cui il sindaco Pasqualino Piunti che ha omaggiato l’ex campione con una pergamena commemorativa) della prima fatica letteraria del martinsicurese Piergiorgio Tommolini, uno dei ragazzi più vincenti nella storia della società (251 medaglie totali nella sua pesante bacheca).

Selfie con due fan

Piergiorgio si avvicina al nuoto in giovanissima età (8 anni) dimostrando subito grande attitudine all’acqua. Con il passare dei mesi – e con la crescita fisica del fortissimo ragazzone truentino – la società marchigiana si accorge del suo potenziale e lo iscrive ai primi campionati agonistici: i risultati non si lasceranno attendere e il suo medagliere si gonfierà a tal punto che molti addetti ai lavori inizieranno a chiamare il giovane Piergiorgio “Lo Squalo del fiume Tronto”.

Tutte le cose belle sono però destinate a finire o, quantomeno, a sciuparsi… Nel 2013 Tommolini viene bloccato da un problema al cuore e dalle regole ufficiali della federazione italiana nuoto: è vietato gareggiare con un pacemaker. L’addio alle gare agonistiche è un dolore ancora non superato, ma la vitalità e la voglia di allenarsi del campione truentino non sono mai venute a mancare; si sono trasformate – come per tutti i grandi scrittori – in voglia di scrittura e di racconto.

Il libro “La mia vita nel nuoto” ricorda questi avvenimenti e non solo.

L’autore firma il suo libro con la madre

A parziale risarcimento per la “censura” che Piergiorgio ha subito durante il discorso di ieri (interrotto per “velocizzare” le operazioni a causa della fretta del sindaco sambenedettese), pubblichiamo integralmente le sue belle parole, augurando a lui e alla sua società un futuro degno di uno splendido passato.

“Buongiorno a tutti. Io mi chiamo Piergiorgio Tommolini, vi ringrazio di essere presenti a questo incontro per presentare il mio libro dal titolo La mia vita nel nuoto. Questo libro è per me motivo di soddisfazione, perché è il frutto di tanti sacrifici che ho fatto con i miei genitori, i miei amici e tutto lo staff della Cavalluccio Marino, in particolare il Presidente Diego, che mi ha aiutato a scrivere questo libro. Ho voluto raccontare la mia vita sportiva perché mi ha permesso di conoscere tante persone buone e corrette. Io ho conservato queste amicizie perché con loro ho avuto tanti momenti di successi ed allegria. Lo sport mi ha insegnato ad avere tanta volontà per ottenere risultati per me stesso e per i miei compagni di squadra ed educarmi alla vita. Voglio ringraziare i miei allenatore Fabio, Sonia, Emanuela e Andrea, che mi hanno sopportato e tutti gli amici atleti con cui ho avuto tanti successi sportivi. Ho iniziato la mia carriera di nuotare nel 1993. Ho partecipato a gare Provinciali, Regionali e 14 campionati italiani estivi ed invernali. Ho avuto tanti successi e salivo sempre sul podio. Nella mia bacheca ho circa 251 medaglie. Ho partecipato anche ai Campionati Italiani Scolastici con la Scuola Alberghiera di SBT dove mi sono diplomato. Purtroppo nel 2013 i medici sportivi mi hanno sospeso l’attività agonistica, perché ho messo un apparecchio al cuore a causa dei suoi capricci (Pacemaker). Mi sarebbe piaciuto partecipare a gare europee e mondiali e diventare un allenatore di nuoto. Adesso collaboro con la squadra e con la mia esperienza aiuto gli atleti nuovi. Per finire, dico che sono molto contento di tutto quello che la vita e lo sport mi hanno dato e mi daranno in futuro, e per questo non mollerò mai. Adesso passo la parole al Presidente Diego con un batti cinque. Grazie!”

 

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