Ancona

Sanità Marche, i rimborsi per i malati oncologici aumentano: da 750 a 1000 euro

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ANCONA – ‘Non cambia nulla sui rimborsi chilometrici ai malati oncologici per affrontare le terapie, anzi viene aumentato il tetto del rimborso annuo da 750 a 1000 euro’.

Lo ha dichiarato ieri, 9 maggio 2019, il presidente della Regione, Luca Ceriscioli in conferenza stampa, aggiungendo che ‘nelle ultime ore sono state diffuse notizie false e si è speculato sulla pelle delle persone malate con polemiche strumentali per mere finalità politiche’.

Il presidente ha spiegato che la delibera adottata mercoledì, con effetti retroattivi al momento dell’entrata in vigore della legge regionale di semplificazione, permette quindi una continuità dei rimborsi per chi ne stava già usufruendo e lascia inalterata la possibilità di spostarsi nel territorio regionale nei tanti, avanzati centri di cura, mantenendo il diritto al rimborso chilometrico. Così come non è cambiato il rimborso per sostenere viaggi in strutture specialistiche fuori regione per curare forme rare o interventi chirurgici oltremodo complessi.  Per eventuali casi di mobilità extra regionale la valutazione è affidata al centro regionale di riferimento già esistente.

Luca Ceriscioli

Ma il vero cambiamento – ha affermato il presidente –  sta nel voler far acquisire ai marchigiani la consapevolezza che il sistema regionale, la rete assistenziale oncologica delle Marche è tra le migliori in Italia, sia sotto il profilo della qualità in linea con i protocolli nazionali e internazionali, sia della presa in carico del paziente, avendo anzi macchinari ad alta tecnologia in grado di offrire le migliori terapie. Abbiamo investito tanto in qualità, tecnologia e professionalità e lo sanno anche i cittadini che vengono a curarsi nelle Marche, visto che aumentano ogni anno.  Chi specula per pura propaganda danneggia i cittadini marchigiani e colpisce i professionisti che ringrazio perché lavorano con impegno e dedizione assoluta.’

In virtù degli investimenti fatti in questi anni dal 2015 al 2018 – sottolinea il comunicato della Regione – la mobilità attiva – cioè i pazienti di altre regioni che vengono a curarsi nelle Marche – è aumentata in termini di produzione di 27 milioni di euro e quella passiva è rimasta stabile a 22 milioni.

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