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Ancona

Domani SMAU per la prima volta nelle Marche

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Domani ad Ancona per la prima volta SMAU nelle Marche. Vi pubblichiamo il comunicato stampa degli organizzatori della nota fiera milanese.

Industria 4.0 ed economia circolare, Benessere della persona e qualità negli ambienti di vita: sono questi i temi attorno ai quali ruoterà domani, 14 novembre, Smau Marche, la tappa del Roadshow Smau organizzata in collaborazione con la Regione Marche, Camera di Commercio delle Marche e il contributo del Comune di Ancona. Imprese, istituzioni, abilitatori di innovazione e startup saranno coinvolti in un programma serrato di eventi con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze del territorio (anche grazie all’assegnazione dei Premi Innovazione Smau), favorire il loro networking e la loro connessione con l’ecosistema nazionale dell’innovazione. Smau Marche si svolgerà dalle 9.30 alle 17.30 alla Mole Vanvitelliana, nella prestigiosa Sala delle Polveri: l’ingresso all’evento è gratuito, previa registrazione obbligatoria anche il giorno stesso su Eventbrite.

“La presenza di Smau nelle Marche è il riconoscimento a un territorio che, da tempo, si è aperto e con successo alle sfide dell’innovazione – ha dichiarato Manuela Bora, Assessora alle Attività produttive della Regione Marche- Abbiamo giovani competenti, università e centri di ricerca qualificati, imprenditori illuminati ai quali si aggiunge il sostegno convinto della Regione Marche, che in questi anni ha messo in campo diversi strumenti utili per sostenere la nascita e la crescita di nuove iniziative imprenditoriali. Del resto, sono fortemente convinta delle potenzialità che le startup ad alto tasso di innovazione possono esprimere non solo a beneficio dell’iniziativa privata, ma di tutto il territorio. Quello che si sta sviluppando nella nostra regione è un ecosistema territoriale dell’innovazione, un patrimonio di conoscenze ed esperienze a disposizione soprattutto del sistema imprenditoriale marchigiano” – conclude l’Assessora.

Il Premio Innovazione Smau alle migliori esperienze di Open Innovation del territorio

L’innovazione passa attraverso la brevettazione di nuovi eco-materiali e il loro riuso, l’industria 4.0, il miglioramento dei processi che riducono i costi di gestione per i clienti e laboratori che diventano luoghi di innovazione. Ma anche tramite i vantaggi di digitalizzazione e integrazione dei processi, il risparmio energetico utilizzando l’intelligenza artificiale, la farmacogenetica, fino all’inserimento del 3D per migliorare la qualità della produzione. Sono questi i progetti messi in atto da grandi player come: AngeliniAutorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, DeltaDiatech, Gruppo BucciarelliLoccioniHSDIMAB LaManuelita, che per questo riceveranno domani il Premio Innovazione Smau, il riconoscimento che intende valorizzare le best practices di Open Innovation. Sul tema Industria 4.0 troviamo Angelini, che con il progetto in corso Smart Energy Management ha implementato l’aumento dell’efficienza ed il risparmio energetico, utilizzando algoritmi di Intelligenza Artificiale. Mentre l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale ha sviluppato in collaborazione con Hyperion Software, un sistema IoT basato sull’intelligenza artificiale per il controllo e la rilevazione di comportamenti anomali nell’area del Porto. Delta, specializzata nella produzione di materiali compositi, ha ideato lavelli per cucine in grado di depurare l’aria della stanza, realizzati interamente con materiale di recupero e monitorati in tempo reale lungo tutta la filiera di produzione. Il tutto per incrementare la sostenibilità dei suoi prodotti, oggi più che mai un plus, un valore aggiunto. Diatech inveceè tra le prime aziende in Europa a creare e commercializzare kit diagnostici per test farmacogenetici. L’obiettivo è quello di analizzare il DNA e valutare qual è la giusta terapia per ciascuno di noi. Grazie alla farmacogenetica, possiamo capire quando un farmaco è utile, evitando così gli sprechi e i potenziali effetti collaterali. Il Gruppo Bucciarelli, che opera nel settore delle analisi chimiche e microbiologiche, nel 45mo anno della sua attività punta sull’innovazione e ha deciso di coinvolgere talenti esterni, in ottica di Open Innovation. Per questo il Laboratorio Bucciarelli nel 2019 si è trasformato in un’officina dell’innovazione, con il GB Hackathon che ha coinvolto oltre 25 tra sviluppatori, chimici, biologi, designer e appassionati di marketing e business. Il progetto del gruppo Loccioni prevede la progettazione, la prototipazione e la validazione di innovativi banchi di prova per il test di motori elettrici, assi elettrici e trasmissioni per architetture ibride e full electric nel settore automotive, che prevedono l’utilizzo di nuovi sistemi e metodologie di misurazione dei parametri di esercizio e delle performance. HSD ha pensato di rendere facile e alla portata di tutti il monitoraggio dell’elettromandrino tramite la App MYHSD e velocizzare al massimo le operazioni di manutenzione, aggiornamento firmware e diagnostica. La convivenza nella stessa azienda di ingegneri meccanici, elettronici e informatici, ha consentito di sviluppare le soluzioni necessarie a governare i sistemi digitali di taratura interni all’elettromandrino. IMAB,industria manifatturiera del settore legnocon l’obiettivo ambizioso di diventare una fabbrica intelligente, ha fatto il primo passo, trasformando la manutenzione da centro di costo a centro di profitto, cambiando la cultura organizzativa e il modo di lavorare attraverso la digitalizzazione dei processi. Grazie al partner INTAC e al programma Smart Maintenance, è stato possibile attraverso le informazioni e agli insight ottenuti dall’analisi dei dati provenienti dalle macchine connesse su cloud, poter efficientare i processi aziendali. Un processo di digitalizzazione aziendale completo, dalla progettazione alle linee produttive, fino alla commercializzazione ed al marketing lo ha messo in atto LaManuelita, con l’inserimento del sistema 3D per progettare i propri modelli. È riuscita a ridurre al minimo i campionari fisici, ottimizzando le comunicazioni interne ed esterne all’azienda, tracciando in tempo reale tutte le fasi produttive e di commercializzazione.

Dalla realtà virtuale, passando per l’IoT fino alla stampa 3D

Questa prima edizione di Smau Marche rappresenta anche un’opportunità importante per le startup del territorio di farsi conoscere, e promuovere l’innovazione e l’imprenditorialità al fine di valorizzare la creazione di idee innovative in vari campi. 360° Storytelling (Pesaro) sviluppa progetti multimediali in realtà virtuale e aumentata per raccontare ed esplorare le eccellenze del “Made In Italy”: dalla produzione artigianale e manifatturiera, alla cultura e promozione turistica. Airbag Studio (Ascoli Piceno) è una società digitale che copre l’intero ciclo di sviluppo delle app, dall’ideazione alla progettazione, sviluppo, test e implementazione, con particolare attenzione per tutti quei progetti che mettono la tecnologia al servizio delle persone. Fortemente impegnati a innovare nei settori della salute, del benessere e dell’innovazione sociale. Startup pluripremiata è BioPic (Ancona), con le sue soluzioni innovative per realizzare in modo smart un orto in casa, permette a bar e ristoranti di coltivare erbe aromatiche super profumate per cocktail e piatti indimenticabili, reinventando la coltivazione domestica e professionale. Ad alto contenuto tecnologico è Carbon Mind (Ascoli Piceno), una startup specializzata nei servizi di ingegneria per il settore dei materiali compositi avanzati, offrendo un servizio a 360° che va dal concept del prodotto fino all’avvio del processo produttivo, con infinite possibilità di personalizzazione. Per migliorare la customer experience sia in store che online, e aumentare il tasso di conversione delle vendite, troviamo le soluzioni proposte da Emoj (Ancona), che usa intelligenza artificiale e IoT per tradurre in tempo reale le emozioni del cliente, nel pieno rispetto delle normative GDPRPoi c’è eggChain (Pieve Torina), che applica la tecnologia blockchain alla tracciabilità e certificazione sull’origine dei prodotti agroalimentari a tutela del Made in Italy. E Mashcream, che rivoluziona il concetto di gelato da passeggio realizzandolo in roll e al momento, con macchinari progettati allo scopo. FoodFind (Serra San Qurico), è un network digitale che collega tutti i soggetti della filiera alimentare e permette ai consumatori di cercare e trovare in autonomia tutte le informazioni sul prodotto desiderato, individuando immediatamente il produttore di riferimento. Lactosolution (Macerata) è un progetto innovativo per aiutare le persone con intolleranze alimentari e bisogni specifici. Basta una sola compressa prima di un pasto contenente lattosio per digerire bene senza manifestare i sintomi dell’intolleranza al lattosio. Mentre il comfort delle persone è al centro di Focotto (Jesi), che produce sistemi e attrezzature per portare indoor e outdoor il calore del fuoco con prodotti di design e dalla miglior prestazione energetica. In ambito ICT, digitale e servizi, troviamo le proposte di Fuel (Ancona), startup del settore edtech che usa una piattaforma di e-learning basata su chatbot per la formazione e autoformazione, in particolare per il trading online e per l’automazione dei processi aziendali. Poi c’è Hyle (Ancona), società di servizi di innovation management, che crea programmi di spin-off aziendali ad hoc commisurati alle proprie esigenze grazie al chatbot One. Per l’industria 4.0 sono infine di grande interesse le soluzioni proposte da Krea Italy (Trecastelli) e il suo servizio di stampa 3D che copre tutte le fasi, dalla progettazione del bozzetto al prodotto finito, dalla prototipazione alla produzione, toccando il design, fino alla supervisione generale della progettazione. Sison (Monte San Vito), è una startup specializzata nell’automazione industriale e nei protocolli informatici che presenta il nuovo framework RemoteNeo, un unico sistema multidevice che ottimizza tempi e costi. Ma c’è spazio anche per la mobilità sostenibile con Linky Innovation (Falerone) e il suo longboard elettrico, dotato di un sistema pieghevole unico e dal peso ridotto. Una dinamicità ricca di stile e infinite possibilità di personalizzazione con set di zaini funzionali ed eleganti, per una soluzione portatile per la mobilità “dell’ultimo miglio”. Mentre da Pesaro arriva la gamification applicata al booking online grazie a PlaytoTrip, un servizio SaaS che fa incontrare in modo innovativo e divertente le necessità del viaggiatore e le offerte delle strutture, attraverso un’asta per la vendita di pacchetti vacanza. Praxe (Ancona) invece si occupa di progetti medtech per lo sport e la ricerca in campo medico-sportivo, in particolare punta a migliorare la qualità dell’elettrocardiogramma sotto sforzo. E Leafgreen (Urbino) che produce cosmetici biologici inserendo piante officinali fresche all’interno, lisati ed olii essenziali. Il risultato è un prodotto certificato biologico con un’elevata funzionalità cosmetica e dalle proprietà aromaterapiche. Infine, Ubisive (Civitanova Marche) che con esperienze di realtà immersiva intende facilitare la relazione del consumatore con il brand. Esperienze applicabili non solo nel retail, ma anche in contesti culturali. Wisense (Ancona) grazie alla sinergia con l’Università Politecnica delle Marche, dalla quale nasce come spin off accademico, e alla collaborazione con diverse aziende partner, sviluppa progetti, prodotti e servizi altamente integrati ed evoluti, orientati all’IoT e all’innovazione.

I talenti dell’IoT si sfidano in un hackathon

Inoltre, contestualmente alle attività in programma nel corso della giornata, verrà realizzato un hackathon sul tema Impresa 4.0: si tratta della tappa marchigiana del Campionato Universitario Makers, realizzato da Math2B in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche. Focus l’Internet of Things, e che prevede il coinvolgimento di studenti, laureandi e neolaureati delle facoltà scientifiche nelle università locali. L’appuntamento con Smau Marche sarà l’occasione per confrontarsi con questi importanti player dell’innovazione, in un programma articolato di incontri, matching, momenti di presentazione e networking, per dare avvio a nuove collaborazioni e partnership tra gli attori più innovativi del territorio.

Tutte le informazioni sono disponibili su https://www.smau.it/marche19/

14 novembre 2019
9.30 – 17.30
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28,
Ancona (AN) – 60121

Ancona

XX Premio Nazionale Franco Enriquez, il Maestro Larici: «il Teatro andrebbe insegnato in tutte le scuole»

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teatro cortesi sirolo premio nazionale franco enriquez

Diramata la lista dei vincitori del XX Premio Nazionale Franco Enriquez. Premiazione venerdì 30 agosto al Teatro Cortesi di Sirolo.

ANCONA – La XX edizione del Premio Nazionale Franco Enriquez, diretta da Maestro Paolo Larici, si svolgerà, anche quest’anno, il 30 agosto alle ore 21:00, presso il Teatro Cortesi di Sirolo. Nella serata saranno premiati personaggi, imprenditori, esponenti del mondo della cultura e del teatro che attraverso la loro professione sono diventati ambasciatori dell’Italia nel mondo. Il direttore artistico illustrerà lo stato di “salute del teatro” oggi, riferendosi anche all’importante ruolo svolto dai personaggi in platea.  «Nell’ambito scolastico credo – ha annotato Larici nella presentazione del programma 2024 – sia giunto il momento di inserirlo come materia principale in ogni istituto, rientrando in un programma didattico formativo con una programmata frequentazione dei teatri e dei luoghi di spettacolo».

È dunque il XX Premio Nazionale Franco Enriquez andrà a Brunello Cucinelli (cat. Arte Cultura e Mestiere Sez. Grandi Personaggi e Filantropi).  «L’opera di Cucinelli si riassume in un concentrato di filantropia che ha il sapore di una rinascita dello spirito per un futuro luminoso dove, parafrasando Benedetto Croce, i valori ideali di pensiero, di bellezza, dignità morale vivono eterni… ».

XX Premio Nazionale Franco Enriquez manuela kustermann
Manuela Kustermann

A Geppy Gleijeses (cat. Teatro Classico e Contemporaneo Sez. Grandi personaggi, Attori, Registi, Drammaturghi e Produttori) – Premio alla Carriera.Nella lunga “cavalcata artistica” di Gleijeses, si ricorda che «ha fondato e diretto il Teatro Acacia di Napoli, Il Teatro Nazionale di Milano, Il Teatro Stabile di Calabria; presidente e direttore artistico del Teatro Quirino-Vittorio Gassman. Nel 2021 ha fondato e dirige il Festival Internazionale di Capri…». Invece a Manuela Kurstermann (cat. Teatro Classico e Contemporaneo, Cinema e Tv Sez. Grandi Attrici e Direttrici Artistiche) – Premio alla carriera. Kustermann è una «attrice simbolo del Teatro italiano e internazionale…. Accanto alle sue interpretazioni teatrali, sono numerose e significative anche le presenze televisive e radiofoniche».

XX Premio Nazionale Franco Enriquez luciano violante
Luciano Violante

Per lo spettacolo Circe diretto a Giuseppe Dipasquale a Luciano Violante (cat. Teatro Classico e Contemporaneo Sez. Nuova Drammaturgia) – Premio per la drammaturgia perché nella «sua versione dei fatti, [emerge] la versione di una donna imprigionata dal volere altrui che cerca di liberarsi dai vincoli patriarcali» e a Viola Graziosi (cat. Teatro Classico e Contemporaneo Sez. Miglior Attrice) per l’interprete-protagonista. Invece a Giuseppe Dipasquale (cat. Teatro Classico e Contemporaneo Sez. Regia e Scenografia), direttore di Marche Teatro (Teatro di rilevante interesse culturale)di Ancona, per lo stesso spettacolo. Il suo lavoro «ci offre uno sguardo caleidoscopico che ci rimanda ad un linguaggio cinematografico, all’immagine inconscia e metafisica. Circe è parte di un mondo fluido, Circe tra mito e realtà; prigioniera del suo abito crisalide e del suo stesso incantamento che le impedisce la piena libertà: ricca di rimandi iconografici da Bottazzi a Waterhouse in una sinergia tra mitologia e lirismo, il percorso di una donna alla ricerca dell’essenza dell’essere».

XX Premio Nazionale Franco Enriquez giuseppe dipasquale
Giuseppe Dipasquale

Premio a Luca Micheletti (cat.  Teatro Classico e Contemporaneo Sez. Miglior attore protagonista) per la sua interpretazione nello spettacolo Il Misantropo di J. P. detto Molière diretto da Andrèe Ruth Shammah perché riesce a mostrare come «gli uomini vivono fra di loro. Dappertutto non trovo se non bassa adulazione, ingiustizia, avidità, inganni, frodi, birbonate; non resisto più, io scoppio e voglio gridare il mio schifo sul muso a tutta la razza umana».

A Paola Fresa (cat. Teatro Classico e Contemporaneo Sez. Miglior Attrice e Autrice) nello spettacolo  P  come Penelope di /con Paola Fresa con la seguente motivazione: «Fresa ci racconta di una donna che è figlia di un padre che forse voleva ucciderla,…  l’illusione di un interesse paterno che non c’è… ».   

Per lo spettacolo Edipo a Colono di Sofocle con la regia di Giuseppe Argirò a Micol Pambieri (cat. Teatro Classico e Contemporaneo Sez. Miglior Attrice) e a Vinicio Argirò (cat. Teatro Classico e Contemporaneo Sez. Miglior Attore) «per maturità e compostezza espressiva, una presenza scenica che si fa riconoscere, confluendo armoniosamente in una coralità di gruppo davvero notevole…».

chiara salvucci
Chiara Salvucci

A Silvia Siravo (cat. Teatro Classico e Contemporaneo Sez. Miglior interprete) nello spettacolo Giorgia di Silvia Siravo L’Amori Rubati di Dacia Maraini. L’attrice «ci consegna una grande prova …una prova di impegno civile che solo il teatro può regalare…. Una denuncia chiara e forte contro gli effetti di uno stupro che annichilisce non solo il corpo ma anche la mente, e che mette la vittima in conflitto con il suo doppio di fronte all’accettazione di se stessa». A Carlotta Proietti (cat. Teatro Classico e Contemporaneo Sez. Miglior interprete) per lo spettacolo La concessione del telefono di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale di regia dello stesso Giuseppe Dipasquale.  La concessione del telefono è «indiscutibilmente vitale nel suo essere intricato e intrigante, nei suoi ritmi vorticosi colorati da un siciliano stretto e avvolgente, così tonico e sonoro da trascinare anche quando sembra nascondere il significato delle parole…».  Invece, a Chiara Salvucci (cat. Teatro Classico e Contemporaneo Sez. Miglior Attrice) protagonista nello spettacolo Otello di Shakespeare – drammaturgia e regia di Corrado D’Elia con la seguente motivazione: l’attrice « attira su di sé, tutto il peso della tragedia, con una eleganza e una leggerezza che incanta come quel fazzoletto perduto, pretestuoso messaggero di morte». 

E ancora Alberto Onofrietti  (cat. Teatro Classico e Contemporaneo Sez. Attori protagonisti) nello spettacolo La Storia  (tratta dal romanzo) di Elsa Morante; drammaturgia di Marco Archetti e regia di Fausto Cabra.  L’umanità custodita «all’interno di questo capolavoro che mette in luce due parti di una stessa medaglia in tempo di guerra e di pace; una coraggiosa interpretazione e celebrazione della vita in tempo di morte e della morte durante la vita».

A Giuseppe Marini (cat. Teatro Classico e Contemporaneo Sez. Miglior Regia) per lo spettacolo  La Morte della Pizia.  La rappresentazione«…è piccolo capolavoro di ingegno e ironia di Frederich Dürrenmatt… che riesce mirabilmente a conservare la leggerezza del testo e nello stesso tempo la sua complessità». Anche Giuseppe Argirò (cat. Teatro Classico e Contemporaneo Sez. Drammaturgia e Regia) per lo spettacolo Centomila, Uno e nessuno. Giuseppe Argirò compie un  «viaggio ironico e profondo nel mondo pirandelliano, un ritratto inedito attraverso le figure più significative della sua vita, delle sue opere e del suo pensiero… [dove si trovano] tutte le sfaccettature dell’uomo pirandelliano, la sua autenticità sospesa tra il surreale e il faceto che ne determina la grandezza intuitiva e il racconto drammaturgico, meravigliosa e leggiadra l’interpretazione di Giuseppe Pambieri». A Federico Grassi e Alberto Oliva (cat. Teatro Classico e Contemporaneo Sez. Direzione Artistica e regia)  per la direzione artistica della stagione di Prosa 23/24 del Teatro Sociale «Delia Cajelli» di Busto Arsizio e per la regia di  Baruffe, Sottane e Zecchini la vita in commedia di Carlo Goldoni.  « … Bravi tutti gli interpreti a partire dallo stesso Federico Grassi nel ruolo di Goldoni, vogliamo menzionare: Claudia Donadoni, Gustavo Volpe, Silvia Giulia Mendola, Gea Rambelli». A Franco Giuffrè (cat. Cinema d’Autore Sez. Miglior Regia) per il lungometraggio  Amleto è mio fratello che «…ci coinvolge in una follia collettiva che porta quattro diversamente abili ad una fuga in pulmino alla volta del teatro San Ferdinando di Napoli…». Al Teatro Basilica di Roma (cat. Teatri e luoghi di spettacolo Sez. Programmazione e Nuovi Linguaggi) per la Direzione Artistica a Daniela Giovanetti che ha dimostrato «Una particolare attenzione rivolta alla scrittura drammaturgica che di questo teatro è il punto di partenza e di arrivo, senza la scrittura i pensieri non hanno memoria, la drammaturgia è il sale del teatro. Il nostro plauso per la direzione artistica a Daniela Giovannetti e Alessandro Di Murro».

A Federica Luna Vincenti (cat. Teatro,Cinema e tv Sez. Attrici, Produttori e Compositori) cui non possiamo elencare tutti i suoi numerosi e personali successi, ma citare la «sua creatura più preziosa: La Goldenart Production, impresa di produzione, centro sinergico di multiformi arti sceniche, in collaborazione con il maestro Michele Placido». A Pino Strabioli e Fabio Masi (cat. Cinema Contemporaneo Sez. Documentari o Docufilm) per il Docufilm dal titolo Via Sicilia 57-59. “Il Teatro è vita” nell’anniversario dei cento anni dalla nascita di Giorgio Albertazzi. Nella pellicola, i due registi riescono a fare emergere «il disincanto e le speranze di un grande attore come Giorgio Albertazzi, il racconto di una vita vissuta attraverso le vesti di tanti personaggi e le speranze di alcuni giovani attori che progettano il loro domani artistico… Un pensiero va anche a Franco Enriquez che di Albertazzi era un fratello acquisito e che ai teatri di Roma e agli spazi alternativi della capitale e a molti altri teatri italiani, diede vigore e slancio…». 

giovanni nuti e grazia di michele
Giovanni Nuti e Grazia Di Michele

A Matteo Mancuso (cat. Musica classica, Jazz e Contaminazione Sez. Grandi interpreti) per l’album  The Journey  “primo album di inediti del 2023 dal titolo. «The Journey” è un … [lavoro] affinato e maturo che mette in risalto le sue doti creative ed esalta il suo genio espressivo, al servizio di una esecuzione mai ostentata ma sapientemente dosata e unica». A Giovanni Nuti e Grazia Di Michele (Cat. Canzone d’autore Sez. Miglior Album) per l’album “Una storia d’Amor” – omaggio a Luigi Tenco e Dalidà. L’album è un omaggio «alla memoria di chi voleva essere conosciuto attraverso le sue canzoni…» .Infine, un riconoscimento è particolare è andato all’Archivio Basaglia (Cat. Conquiste sociali e rivoluzioni culturali Sez. Archivi e Biblioteche di impegno sociale e civile) alla memorai di Franco Basaglia nel Centenario della nascita (1924-2024) affinché si ricordi «…l’opera di questo straordinario uomo e psichiatra attraverso l’esistenza dell’Archivio Basaglia e delle testimonianze artistiche, letterarie, cinematografiche e teatrali che ne rievocano l’opera e la grande conquista sociale e civile». L’ultimo riconosciemnto del XX Premio Nazionale Franco Enriquez va alla rivista «Hystrio» (cat. Editoria e Informazione teatrale Sez. Riviste, Giornali e Collane) che rappresenta un «“farmaco” salvavita che protegge e cura…. », il teatro.

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Al Teatro Cortesi di Sirolo la rivalità tra Mozart e Salieri va in scena con “Amadeus”

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amadeus di corrado d'elia al teatro cortesi di sirolo

Lo spettacolo “Amadeus”, scritta da Corrado d’Elia, non vuol essere solo un omaggio alla grande musica e al genio di Mozart, ma anche una riflessione sull’impossibilità di comprendere e spesso misurarci con chi è tanto diverso da noi.

ANCONA – Andrà in scena domani, giovedì 25 luglio, al Teatro Cortesi di Sirolo, lo spettacolo “Amadeus” scritto e interpretato da Corrado d’Elia. Presentato dal Centro Studi Franco Enriquez, lo spettacolo rivivrà la storica rivalità tra Antonio Salieri e Mozart.

Le accuse di plagio e di morte per mano sua del musicista viennese sono riproposte nel dramma del 1979 e poi dal regista Miloš Forman nel film omonimo del 1984. La riscrittura scenica di d’Elia è sia un omaggio alla grande musica e al genio di Mozart, sia una riflessione sull’impossibilità di comprendere chi è diverso da noi, ossia il genio che ci sorprende e ci confonde.

amadeus di corrado d'elia al teatro cortesi di sirolo 2

Dopo aver raccontato Beethoven, Van Gogh e Steve Jobs, l’attore milanese arriva ora ad approfondire la straordinaria figura di Mozart. Ciascuno di noi è alla ricerca della bellezza, ma il nostro rapporto con la genialità è conflittuale, foriero spesso più di umane invidie e gelosie e dunque non di un reale e profondo appagamento e di autentico piacere interiore.  Per questo, nel racconto appassionato di d’Elia, pur mostrando il lato struggente e umano di Mozart, si prova empatia per il semplice compositore di corte Antonio Salieri, suo avversario e poi assassino. Il quale è costretto per contrappasso a stare per tutta l’eternità in una stanza anecoica dove è impossibile udire alcun suono.  

Mozart possedeva una sensibilità innata e una capacità di comprendere l’essenza della musica in modo intuitivo. La sua creatività era un riflesso della sua profonda connessione con il linguaggio universale delle note. Non aveva bisogno di regole o formule complesse per comporre. La sua musica semplicemente fluiva attraverso di lui come se il suo spirito fosse in perfetta armonia con l’universo. Ecco dunque che lo spettacolo, attraverso il racconto di Salieri prova ad indagare e spiegare quell’enigma affascinante che è il “mondo di Mozart”, le molteplici sfaccettature della sua esistenza, le sue esperienze di bambino prodigio, le sue composizioni più intime e celebri, quel talento straordinario che ancora oggi sfida le convenzioni e incanta il mondo intero. Un nuovo “album” di Corrado d’Elia, sentito e profondo, uno spettacolo che, attraverso la musica, celebra il bisogno per ogni uomo dell’arte, in un rapporto quotidiano di necessità. 

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Dal 15 luglio al 30 agosto Premio Franco Enriquez – citta di Sirolo 2024

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presentazione premio franco enriquez 2024

Nel cartellone un repertorio di spettacoli classici che intendono ricordare il valore della poesia nel teatro.

ANCONA – Si è tenuta ieri, mercoledì 10 giugno, al Teatro Cortesi di Sirolo la presentazione della XX edizione del Premio Franco Enriquez – città di Sirolo 2024 che si svolgerà dal 15 luglio al 30 agosto. Nel cartellone un repertorio di spettacoli classici che intendono ricordare il valore della poesia nel teatro. Così la frase guida è stata estrapolata dall’Otello di W. Shakespeare: «È naturale quella morte che uccide perché ama».  

«Quest’anno un programma ricco che oramai da anni mantiene una costante che è quella di una comunicazione culturale a trecentosessanta gradi, ragion per cui ci è sembrato logico attribuire a questi eventi la denominazione di Festival. Un evento – dice il direttore artistico Paolo Larici – che raccoglie al suo interno tante facce di una stessa medaglia, tanti modi di comunicare cultura, dall’Archivio Enriquezlab dedicato alla memoria dell’opera di Franco Enriquez e di tutto il teatro Italiano, alle mostre d’arte, alle mostre o installazioni tematiche relative al teatro, o a personaggi di cui ricorre un anniversario, incontri letterari con presentazione di libri, incontri dedicati alla poesia, incontri con artisti e registi, spettacoli teatrali e musicali che avranno come tema la riscoperta e la rivisitazione dei grandi classici e che abbiamo pensato di chiamare “Classici Contemporanei”. Il motto di quest’anno: “È innaturale quella morte che uccide perché ama” dal quinto atto dell’Otello di William  Shakespeare, le parole di Desdemona sembrano cancellare i secoli e testimoniare una tremenda verità legata ai nostri giorni, in questo dramma dell’amore riviviamo il dramma quotidiano della violenza di genere, il fazzoletto di Desdemona, pegno d’amore perduto e incantamento come l’amore stesso, in virtù di un inganno ordito a loro insaputa di cui gli amanti diventano vittime e carnefici allo stesso tempo».

Il festival ospita una mostra dal titolo “Vestire il teatro” – omaggio alla costumista teatrale Elena Mannina allestita presso il Centro Studio Franco Enriquez di San Lorenzo e al Teatro Cortesi. Inoltre, tutti i documenti e gli oggetti in mostra sono stati restaurati dall’Archivio dall’Orto-Mannini e donati al Centro Studi Franco Enriquez. La curatela della mostra è di Paolo Larici, invece il montaggio e l’allestimento sono di Paolo Larici e Francesco Perozzi

«Il teatro – ha sottolineato il consigliere regionale Mirko Bilo’ – è un luogo importante di riscoperta della cultura italiana e internazionale che deve essere sostenuta dalle istituzioni. E il premio consente di riscoprire la figura di Franco Enriquez che fu un battitore libero e capace di spaziare tra i classici e i contemporanei». Anche il sindaco di Sirolo Filippo Moschella ha voluto evidenziare gli intenti della rassegna di proporre opere classiche con un linguaggio moderno.  

Anche la poetessa Nanda Anibaldi, a margine della conferenza stampa, ha commentato: «La poesia, traghettata dalla parola, veicolo del cuore e consapevolezza della mente, si fa teatro nella sinergia della voce e del gesto». Mentre lo scultore Massimo Ippoliti è intervenuto sul significato del teatro: «Dalla maschera greca all’imponente scenografia scultorea, il teatro prende forte e traspone la bellezza ancor più forte della realtà»; infine il fotografo Fabrizio Carotti: «A me interessa la fotografia come Epifania continua della realtà. La fotografia del teatro invece è assestante, rappresenta un mondo illusorio. L’immagine scattata ha un significato diverso, poiché è estranea alle dinamiche teatrali della messa in scena; l’uomo moderno è alla ricerca di certezze e la fotografia “teatrale” è in grado di fornire una rappresentazione del mondo rassicurante. Il teatro nella sua fisicità ispira il fotografo che però della vita restituisce una copia della copia della copia. Oggi, tuttavia, il teatro trova una via di riscoperta tra le giovani generazioni attraverso il mondo della scuola e la lettura delle classi. Su questo tema è intervenuta Ilaria Belletti dell’associazione no-profit “Common Bubble: «Letteratura e teatro non sono solo forme d’arte, ma anche un potente mezzo di educazione, consapevolezza sociale e attivismo. Promuovere la cultura tra i giovani e nelle comunità può portare a un cambiamento positivo, offrendo uno spazio sicuro per esprimere idee, esplorare identità e costruire relazioni significative».

Durante la presentazione sono stati annunciati i personaggi ed artisti ai quali il premio Franco Enriquez – città di Sirolo 2024 verrà assegnato: Geppy Gleijeses, Manuela Kustermann, Brunello Cucinelli, Luca Micheletti, Micol Pambieri, Chiara Salvucci, Teatro Basilica di Roma, Pino Strabioli, Fabio Masi, Luciano Violante, Viola Graziosi, Alberto Oliva, Federico Grassi, Giuseppe Dipasquale, «Hystrio», Giovanni Nuti, Grazia Di Michele, Vinicio Argirò, Giuseppe Argirò, Paola Fresa, Giuseppe Marini, Alberto Onofrietti, Francesco Giuffrè, Carlotta Proietti, Silvia Siravo, Federica Luna Vincenti, Archivio «Franco Basaglia».    

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