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Nuovo dpcm: l’Italia corre ai ripari

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A partire dalla mezzanotte entra in vigore il nuovo dpcm già annunciato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il decreto prevede chiusure forzate per ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie; attività che dovranno chiudere obbligatoriamente entro le 18.00 nei giorni feriali e festivi. Stop anche a cinema, teatri, casinò, sale scommesse, palestre, piscine, parchi tematici e divertimento, centri benessere e termali. Per quanto riguarda i canali di istruzione, le scuole superiori avranno la possibilità di riadattare i programmi di studio portando la didattica a distanza al 100%. Sugli spostamenti tra comuni e regioni il dpcm non ha espresso alcun divieto. Anche se è comunque raccomandato di evitare di spostarsi sia con mezzi pubblici che privati se non per motivi di lavoro, salute, studio o necessità particolari. Queste sono solo alcune delle disposizioni messe nero su bianco nel nuovo decreto ministeriale. Norme che richiamano i mesi primaverili, trascorsi in casa tra restrizioni ben più pesanti di queste. Un tuffo nel passato che preoccupa milioni di lavoratori.

Nel frattempo nascono dibattiti e diatribe sui social. Felini da tastiera che danno sfogo al loro repertorio, mettendo benzina sul fuoco anziché portare un po’ d’acqua per spegnerlo. E con le fiamme ci sanno sicuramente fare tutti coloro che sono scesi tra le vie di Napoli e Roma, creando disagio, disordine e disperazione. Sommosse contro le forze dell’ordine, fumogeni, bombe carta, armi improvvisate sono la cornice di questi sconcertanti avvenimenti. Guerriglie a cielo aperto, nel capoluogo campano e nella capitale, hanno costituito un mix esplosivo deleterio, per un Paese che già cammina a fatica, anzi zoppica. Dietro queste manifestazioni si presume che ci siano, più che semplici cittadini, soprattutto frange criminali miste a ultras e partiti di estrema destra.

Il Premier Conte fa un appello al buon senso degli italiani, invitando al rispetto delle disposizioni e nella speranza di un miglioramento delle condizioni nelle prossime settimane. <<Gli ultimi dati epidemiologici che abbiamo analizzato non ci possono lasciare indifferenti. L’analisi segnala una rapida crescita con la conseguenza che lo stress sul sistema sanitario nazionale ha raggiunto livelli preoccupanti. Dobbiamo fare il possibile per proteggere salute ed economia. Di qui la necessità di misure più restrittive, che entreranno in vigore fino al 24 novembre>> – afferma il Primo Ministro nella conferenza stampa di presentazione del dpcm a Palazzo Chigi. <<L’Italia è un grande paese, l’abbiamo dimostrato la scorsa primavera, ce l’abbiamo fatta nella prima fase e ce la faremo anche adesso. Riusciremo così ad affrontare dicembre e le festività natalizie con maggiore serenità>>. Ridurre la linea di contagi entro Natale è un punto fermo della politica di governo che vorrebbe scongiurare un lockdown generale per il mese di dicembre. Periodo di acquisti, regali e cenoni che di norma danno una spinta in avanti all’economia. E di questi tempi male non farebbe.

Gli italiani nel mentre corrono ai ripari, in attesa di cominciare questo mini-lockdown con un basso profilo, riguardandosi il più possibile tra le mura di casa. Gli acquisti online prendono piede nuovamente e vanno forte più di prima. Ne dà conferma il sondaggio effettuato da Cortilia, e-commerce che consegna a domicilio la spesa. Secondo questo studio, realizzato su un campione di 4200 consumatori, è aumentato esponenzialmente il numero di persone che almeno una volta hanno fatto la spesa online. Si tratta di ben il 96% degli intervistati. Prima della pandemia il 77% dei clienti ha affermato di scegliere il supermercato per i propri acquisti alimentari “spesso o sempre” mentre ora il tasso è sceso al 49%. Nuove abitudini che mostrano un quadro di vita quotidiana differente. Cambiamenti sensibili, anche nelle piccole cose di tutti i giorni, ci aprono la mente sulle nostre capacità di adattamento anche nelle situazioni più inaspettate e complesse.

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