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Abruzzo

Coronavirus Abruzzo, dati aggiornati al 17 maggio: oggi 20 nuovi positivi e 108 guariti

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PESCARA – Sono complessivamente 73262 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza.

Rispetto a ieri si registrano 20 nuovi casi (di età compresa tra 8 e 69 anni).

I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 6, tutti residenti in provincia di Chieti.  

Il bilancio dei pazienti deceduti registra 3 nuovi casi e sale a 2457 (di età compresa tra 62 e 82 anni, 2 in provincia di Chieti e 1 in provincia di Pescara). Dei casi odierni 1 è riferito a decesso avvenuto nei giorni scorsi e comunicato solo oggi dalla Asl.

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 63928 dimessi/guariti (+108 rispetto a ieri). 

Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 6877 (-51 rispetto a ieri). 

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 1073169 tamponi molecolari (+787 rispetto a ieri) e 443046 test antigenici (+405 rispetto a ieri). 

Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 1.7 per cento. 

202 pazienti (+3 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva21 (-1 rispetto a ieri con 1 nuovo ingresso) in terapia intensiva, mentre gli altri 6654 (-93 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. 

Del totale dei casi positivi, 18366 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+2 rispetto a ieri), 19063 in provincia di Chieti (+17), 18010 in provincia di Pescara (invariato), 17071 in provincia di Teramo (+1), 569 fuori regione (invariato) e 183 (invariato) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza. 

Lo comunica l’Assessorato regionale alla Sanità.

Pescara

Si è concluso il G7 Sviluppo a Pescara, Tajani: «per la prima volta Israele, Palestina e Libano seduti allo stesso tavolo»

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Tajani spende parole al miele per Pescara dopo l’organizzazione del G7: «Organizzazione perfetta, tutti sono rimasti colpiti. In questi giorni ha mostrato al mondo le sue capacità e le sue bellezze: è una grande città».

PESCARA – Dopo la conferenza stampa di chiusura dei lavori del ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani e il disvelamento di una targa commemorativa al Comune, si è ufficialmente chiusa la tre giorni di lavori del G7 sviluppo. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani si è presentato soddisfatto al media centre allestito presso l’auditorium Flaiano: « Ringrazio sindaco e Regione per l’organizzazione impeccabile di questo evento».

Il ministro traccia un bilancio positivo: «queste tre giornate hanno fatto accendere i riflettori sul ruolo dell’Italia durante la presidenza del G7. Avere qui a Pescara rappresentanti israeliani, palestinesi e libanesi che discutono di come poter alleviare le sofferenze delle popolazioni sia in Libano che a Gaza fa ben capire la centralità del nostro Paese nei discorsi internazionali. Non è accaduto da nessun altra parte».

Il ministro rilancia l’impegno dell’Italia dal punto di vista degli aiuti umanitari: «Abbiamo già consegnato diverse tonnellate di generi alimentari e continueremo a farlo. Domani partiranno da Genova 15 tir carichi di beni sanitari ed alimentari diretti a Gaza. I mezzi poi rimarranno in quella zona, a disposizione delle organizzazioni umanitarie».

Molto si è discusso di Africa: «Abbiamo affrontato il problema della saluta e della maternità infantile nel continente africano. Questa mattina ho avuto un incontro con Josè Manuel Barroso (già presidente del Portogallo e della Commissione Europea, attuale presidente della Gavi, alleanza globale per le vaccinazioni, ndr) al quale hanno partecipato le principali imprese italiane del settore sanitario e farmaceutico. Tutti abbiamo concordato sull’esigenza di sviluppare una strategia per l’Africa che possa dare impulso alle campagne vaccinali e che possa permettere la produzione di vaccini direttamente in loco».

Immancabilmente, il discorso verte spesso sulle crisi internazionali in atto: «Continuiamo a lavorare per il cessate il fuoco a Gaza- afferma Tajani, che però ammette – si può raggiungere solo con la liberazione degli ostaggi e con la fuoriuscita di Hamas dalla zona. Non vedo alternative. La nostra posizione rimane la stessa: due popoli in due nazioni. Non possiamo non ammettere la centralità di Israele per la stabilità del Medio Oriente, però non possiamo nemmeno non sostenere il riconoscimento internazionale della Palestina».

Anche il conflitto in Ucraina resta al centro dei pensieri del ministro: «Ho sempre detto che noi, pur sostenendo la difesa dell’Ucraina, non siamo in guerra con la Russia. Certo, se fosse confermato che truppe nordcoreane sarebbero pronte ad entrare nel Paese per sostenere gli aggressori, la soluzione diventerebbe ancor più preoccupante. Noi continuiamo a impegnarci per evitare un allargamento del conflitto».

Un pensiero alle proteste contro l’evento: «Chi critica il G7 lo fa senza capire granché di quello che succede qua. Abbiamo parlato soltanto di aiuti umanitari e di come aiutare la popolazione civile. Nessuno ha portato allo stesso tavolo israeliani, palestinesi e libanesi. Dire che questo è stato un G7 inutile, come ho letto da qualche parte, è semplicemente falso».

Infine, un pensiero alla città: «Tutti sono rimasti entusiasti dell’accoglienza ricevuta. Tutti sono rimasti colpiti dalla visita della città, dai prodotti culinari che abbiamo fatto assaggiare ai nostri ospiti e dalla gente. Rimarrà nelle documentazioni ufficiali lo “spirito di Pescara”. Tutto il mondo sta parlando di questa città. E’ stato un grande evento che ha permesso a Pescara di mostrare le sue capacità organizzative, le sue bellezze ed il suo mare. Avere ospitato eventi internazionali di questa portata, fanno di Pescara una grande città».

Tajani ha chiuso la conferenza stampa del G7 di Pescara con un battuta: «Ringrazio ancora la città per la perfetta organizzazione. C’era pure il gelato al punto stampa, che rappresenta di sicuro un inedito».

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Teramo

Nuovo direttivo Ente Porto di Giulianova, CPO di Martinsicuro esprime dissenso

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isabel marchegiani

La presidente Isabel Marchegiani biasima «l’esclusione di una figura femminile all’interno del CDA rappresenta certamente una vera e propria violazione del principio di parità di genere».

TERAMO – In merito alla composizione del nuovo direttivo dell’Ente Porto di Giulianova, la CPO del comune di Martinsicuro esprime il proprio dissenso, manifestando piena solidarietà a quanto già eccepito dalla CPO del comune di Giulianova.

«Sono molto amareggiata per la notizia appresa relativamente al riassetto dell’Ente Porto di Giulianova che non vede figurare nessuna donna al suo interno». Le parole della Presidente della CPO di Martinsicuro Isabel Marchegiani in merito alla composizione del nuovo direttivo dell’Ente Porto di Giulianova. «L’esclusione di una figura femminile all’interno del CDA rappresenta certamente una vera e propria violazione del principio di parità di genere, in spregio alla Legge Golfo-Mosca che ha introdotto un meccanismo volto a rendere più equilibrata la rappresentanza dei generi all’interno degli organi collegiali delle società a partecipazione pubblica, oltre che una grave involuzione da ogni punto di vista. Si auspica, pertanto, che le leggi che faticosamente vengono emanate a tutela della parità di genere, non solo siano rispettate ma che in caso di violazione, vengano presi poi gli opportuni provvedimenti al fine di ripristinare gli equilibri venuti meno».

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Teramo

Esplosione in una villetta a Nereto, donna ustionata al volto

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L’esplosione è probabilmente stata causata da una fuga di gas da una bombola di GPL situata nel cucinino al piano seminterrato della villetta di Nereto.

TERAMO – Questa mattina, un’esplosione ha scosso il piano seminterrato di una villetta situata in via Goldoni a Nereto. L’incidente, verificatosi intorno alle 11:45, è stato prontamente gestito dai Vigili del Fuoco. Una signora di 70 anni, colpita dalla deflagrazione mentre si apprestava a cucinare, ha riportato ustioni al volto. Fortunatamente però, non dovrebbe trattarsi di ferite e traumi troppo gravi.

esplosione villetta nereto

Si sospetta che l’esplosione sia stata causata da una fuga di gas da una bombola di GPL presente nel cucinino. La donna è stata immediatamente trasportata all’ospedale di Sant’Omero per le cure necessarie. Anche il marito, 81 anni, è stato trasferito allo stesso ospedale a causa dello shock, sebbene non abbia subito danni fisici diretti dall’incidente.

Sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco, sono intervenuti anche i Carabinieri e la Polizia Locale di Nereto per le indagini del caso e per gestire la situazione.

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