L’ha uccisa per aver rifiutato un rapporto sessuale. Poi si è addormentato con il cadavere della moglie uccisa a coltellate accanto.
PESARO – Notte di agghiacciante follia, quella trascorsa tra Natale e Santo Stefano a Gradara, nella provincia di Pesaro-Urbino. Tra il 25 e il 26 dicembre una donna è stata uccisa a coltellate dal marito, il quale si è poi messo a dormire vicino al cadavere. Svegliatosi il mattino dopo, ha fatto colazione, ha preso il suo cane e ha fatto una passeggiata.
Secondo le prime ricostruzioni, V.C. di 80 anni, ha ucciso sua moglie a coltellate, N.K. ucraina di 61 anni, perché questa si sarebbe rifiutata di consumare un rapporto sessuale. Di fronte al rifiuto sarebbe andato in cucina, avrebbe preso un coltello e sferrato alla donna dai 4 ai 6 colpi al petto.
L’80enne una volta rientrato dalla passeggiata mattutina, è tornato a casa, ha pranzato e poi è uscito di nuovo con il suo cane. Quel giorno N.K., era attesa al lavoro alle 17:30. Il marito ha chiamato il ristorante dove lavorava come cuoca, usando il telefono della donna uccisa a coltellate, ed haconfessato l‘omicidio.
V.C., era convinto che tra la moglie e il ristoratore ci fosse una relazione. Il titolare del ristorante, ha raccontato l’accaduto ai carabinieri, i quali hanno effettuato un sopralluogo nella casa dell’uomo.
L’80enne, che stava mangiando, ha accompagnato i carabinieri verso il cadavere della moglie ed è stato quindi arrestato per omicidio volontario. Il legale che lo assiste, l’avvocato Stefano Vichi, parla di un raptus scaturito dal rifiuto di rapporti intimi.
Si valuterà pertanto, una perizia psichiatrica. Domani verrà svolta l’autopsia sul corpo della donna. Per la nota “circolare-bavaglio” ai danni della stampa in vigore da pochi giorni, i carabinieri e il magistrato non hanno potuto dare informazioni sull’omicidio.
