Abruzzo

Pasta al tonno, la ricetta abruzzese (fuori sede)

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Il fuori sede, che sia abruzzese o valdostano, che sia un lavoratore o uno studente, nel momento di cucinare (in mancanza di mammà) pensa tendenzialmente a due cose:

  1. Sparagne e cumbarisce.
  2. Non mi si crea proprio.

Là dove l’indolenza incontra il risparmio, nel luogo fatato in cui riposa la mancanza di fantasia – la quale, tiepidina, diventa fantasiosa ignavia – lì c’è una scatoletta, non certo di marca.

Una scatoletta di tonno, salvifica e perfetta.

La pasta al tonno ha origini antiche e non sarà certo l’Abruzzo a rivendicarne la paternità. Cionondimeno, anche gli abruzzesi si sono sempre cimentati in tale preparazione. Un piatto che, pur ammettendo complesse e noiose variazioni (la cipolla, l’aglio, il sugo, finanche il parmigiano), si prepara in pochissime e rilassate mosse.

Aprire la scatoletta di tonno senza tagliarsi.

Mettere a bollire dell’acqua di rubinetto, salarla con delicatezza, attendere che giunga ad ebollizione.

A questo punto buttare un quantitativo dignitoso di pasta nella pentola.

Il formato, quale formato di pasta utilizzare? Personalmente consiglio i radiatori; in mancanza di questi, possono essere utilizzate anche le farfalle.

Ora è il momento di concentrarsi sul nostro tonno già aperto. Prendere la scatoletta con la mano destra (in caso di mancinismo è d’uopo utilizzare la mano sinistra) e rivoticarla in un bel piattone, non prima di averne scolato il contenuto oleoso (ovviamente da conservare, magari poi su una bella fetta di pane, non si butta niente).

Attendere la cottura della pasta, cacciare la pasta.

Scolare la pasta, dare dei colpettini allo scolapasta, tirarlo via dal rubinetto.

Siamo dunque giunti al gran finale: la pasta deve essere gettata – anche con cattiveria – sul piatto contenente il tonno.

Ammischiare il tutto a sentimento.

Finito, punto, poche mosse (in tutti i sensi).

Per i più birichini, c’è una sola variante da consigliare: una bella sprisciata di panna da cucina nel piatto già pronto. A seguito di una vigorosa ammischiata, si formerà una notevole cremina rosa di raro gusto.

Ed ecco la pasta con il tonno alla maniera abruzzese (fuori sede).

Buon appetito a tutti i lettori del Martino.

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