Abruzzo

“L’abruzzese fuori sede” si offende da solo: oscurato per un mese da Facebook

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L’algoritmo di Facebook ha le sue ragioni le quali, certamente, non conoscono l’ironia. La pagina “L’abruzzese fuori sede”, nota anche per la sua gentilezza a tratti patetica, è stata shadow-bannata da Facebook (i suoi post saranno spostati sempre in basso nel feed, risultando praticamente invisibili) per un mese a causa delle seguenti violazioni:

  1. L’abruzzese fuori sede ha ironicamente definito, con tanto di tag esplicito, Gino Hrr Bucci (cioè sempre L’Abruzzese fuori sede, che si è letteralmente offeso da solo), cito: “un cane rognoso che non merita nulla”; questo commento “non rispetta gli standard della community in materia di molestie e bullismo”.
  2. L’abruzzese fuori sede, su richiesta di una signora, ha tradotto il termine dialettale “chiscimpise”, esplicandone in italiano il significato (“che tu possa essere appeso”); anche questo commento è risultato sconveniente a livello di “bullismo e minacce”.

Oltre al pesante “ban oscuro”, il noto agricolo non potrà postare né commentare per un giorno e non potrà interagire con il suo gruppo per due giorni. Trattasi ovviamente di bazzecole le quali, soprattutto di questi tempi, possono al massimo far sorridere. Nessuno sentirà la mancanza del cosiddetto “Ginetto”, cionondimeno, una riflessione sulle capacità algoritmiche di Facebook parrebbe essere d’uopo a tutti i livelli.

Nel nome del diritto ad offendersi da soli; nel nome del diritto a tradurre una parola dialettale.

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