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Massimo Vagnoni: «Abbiamo realizzato grandi opere, che Martinsicuro aspettava da anni. Adesso vogliamo completare l’opera»

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Il primo cittadino uscente, Massimo Vagnoni, commenta l’azione dell’Amministrazione che ha guidato: «sfido chiunque a dire che quello che abbiamo realizzato è frutto del lavoro di altri. Se hai idee e progetti concreti, le opere si realizzano, indipendentemente dal colore politico. Avanti così, con un progetto aperto a tutti che mette al primo posto i temi che interessano il territorio e non inutili polemiche».

MARTINSICURO – Massimo Vagnoni, primo cittadino uscente, rivendica con forza i risultati compiuti dalla sua Amministrazione e spiega i motivi che l’hanno spinto a ripresentare la propria candidatura alle Elezioni Amministrative di domenica 12 giugno.

Sindaco Vagnoni, recentemente Martinsicuro è stata meta di visite illustri da parte di nomi di primo piano della politica nazionale e regionale. Le prossime Elezioni Amministrative hanno un’alta valenza politica?

Sinceramente non credo. Gli appuntamenti elettorali che hanno visto la presenza di figure politiche di spicco non mi sono sembrati molto attinenti a questa campagna elettorale. Rientrano a mio avviso in un’ottica elettorale a sostegno delle proprie liste, piuttosto che in una strategia politica mirata a questo territorio.
Dal canto mio, ho sempre detto, e lo ripeto, che a livello locale la valenza politica non mi interessa. Io ho chiamato il presidente della Regione Marsilio e il sottosegretario D’Annuntiis, per discutere insieme agli operatori turistici di un problema importante come quello dell’erosione, che interessa tutto il territorio.
Continuo a fare insomma, quello che ho sempre fatto in questi anni, ovvero impegnarmi per far incontrare le istituzioni con le istanze dei cittadini, al di là delle valenze politiche e indipendentemente dalla campagna elettorale.

E in merito alle polemiche che l’hanno investita in questa campagna elettorale, relative alla presenza di esponenti di partito nelle liste a sostegno della sua coalizione, cosa replica?

Il dibattito non mi appassiona e preferisco lasciarlo ad altri. Avevo già detto in tempi non sospetti, che se mi fossi ripresentato avrei riproposto un progetto nel solco di quello di cinque anni fa, ovvero senza vincoli di partito e aperto a chiunque. Vorrei ricordare che un anno e mezzo fa lo stesso Pd locale aveva fatto apprezzamenti nei confronti dell’azione della nostra Amministrazione e che al nostro interno ci sono persone con un’ideologia di sinistra, alle quali non andiamo certo a chiedere la sottoscrizione di una tessera di partito.
Se avessi voluto presentarmi con una coalizione di centrodestra avrei potuto farlo ed ottenere l’appoggio dei partiti, ma non è questo il mio interesse. Se qualcuno vuole giocare su questo ci giochi, ma io sono qui per affrontare temi concreti che riguardano le esigenze del territorio, le polemiche sterili le lascio ad altri.

E invece in merito alla composizione degli schieramenti, se l’aspettava la candidatura di Emma Zarroli?

Non è stato un fulmine a ciel sereno, ecco. Erano venute meno, specie negli ultimi tempi, alcune condizioni necessarie per lavorare insieme. Rispetto comunque la decisione della Presidente del Consiglio Comunale uscente. In Amministrazione certe dinamiche possono capitare. Le parti in causa possono comunque contribuire allo sviluppo del territorio, confrontandosi da parti opposte.

Siamo nella settimana che precede il voto, è ottimista?

Sì, lo sono. Abbiamo avuto molti incontri e molte possibilità di confronto con i cittadini e posso dire che ho notato un apprezzamento generale sia nei confronti dell’operato sin qui svolto, che nei confronti del nuovo progetto che stiamo illustrando alla cittadinanza. Adesso dobbiamo dare continuità alla nostra azione.

Come è stato fino ad ora amministrare Martinsicuro?

Non abbiamo trovato un terreno fertile. Al di là di quello che sento dire da alcuni candidati di schieramenti opposti, non abbiamo trovato nessun tipo di progettualità in essere per quanto riguarda le grosse infrastrutture, oppure abbiamo dovuto riscrivere da capo quelle presenti perché inadeguate.
Certo, amministrare non è mai facile, ma ci siamo ritrovati a partire pressoché da zero. Ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo dotato la città di importanti progetti, che sono stati i punti di partenza per nuove opportunità di finanziamento, che siamo stati bravi a cogliere.
Quando sento dire che i nostri risultati sono frutto del lavoro passato mi viene da sorridere. Io rispetto sempre chi mi ha anticipato, ma sfido chiunque a dire che quello che abbiamo realizzato è frutto del lavoro di qualcun altro. Certo, anche in passato le Amministrazioni hanno lavorato e portato a termine dei risultati, ma tutto ciò che è stato realizzato durante il nostro mandato è frutto dei nostri sforzi e di quello degli uffici comunali.
Faccio un esempio su tutti: il lungomare. Nel giugno 2017, quando ci siamo insediati c’era un progetto di riqualificazione? Era previsto un finanziamento? La risposta in entrambi i casi è no. Adesso invece c’è un nuovo lungomare già edificato ed un progetto relativo ad un suo ulteriore sviluppo.
Per ricollegarmi a quanto detto poco fa, se abbiamo riportato risultati importanti, è anche perché siamo stati in grado di interloquire costruttivamente pure con le amministrazioni di centrosinistra. Questa è la prova che se hai dei progetti e delle idee, le opere si portano a termine, indipendentemente dal colore politico.

Quindi è il rifacimento del lungomare l’opera di cui rivendica con maggiore orgoglio la paternità?

Si tratta sicuramente di un’opera importante, che abbiamo realizzato dalla A alla Z, ma non c’è solo questo. Il ponte sul Tronto ad esempio, che ancora non è giunto a compimento, ma al quale abbiamo dato forte impulso. O la riconquista della Bandiera Blu, frutto di anni di lavoro dal punto di vista ambientale. O ancora la manutenzione delle scuole, con la quale abbiamo ridato dignità ai plessi scolastici. Questi sono solo alcuni esempi.

E per quanto concerne quello che c’è ancora da fare? Ci sono progetti in itinere?

Sicuramente il piano regolatore deve essere portato finalmente in attuazione. Poi bisogna rimettere mano alla viabilità, con un nuovo piano urbano del traffico e un bici plan per la mobilità sostenibile.
Una delle tematiche che chiunque vincerà le Elezioni dovrà affrontare, riguarda il sociale, specie nei confronti dell’emergenza abitativa. Purtroppo, mi aspetto che nei prossimi mesi le difficoltà di molte famiglie si possano acuire e bisogna trovare i mezzi per essere al loro fianco.
Diciamo che le direttrici sulle quali vogliamo impostare la nostra azione sono quattro: sviluppo urbano, misure a contrasto dell’erosione costiera, riqualificazione del porticciolo e completamento del ponte sul Tronto.

E a che punto si trova la riqualificazione del porticciolo?

Si è concluso l’iter dell’approvazione del progetto preliminare, che è stato indicato tra le priorità della Regione Abruzzo, per un intervento da un milione e ottocento mila euro. Speriamo di poter attingere a questo finanziamento in tempi brevi per poter procedere con la fase successiva e poter costruire finalmente il braccio che impedirebbe l’insabbiamento.

E in merito alle proteste degli ambientalisti nei confronti delle nuove concessioni demaniali, cosa risponde?

Che abbiamo tanto arenile libero e che le concessioni che abbiamo deliberato riguardano la parte centro-nord di Martinsicuro, in concomitanza con strutture ricettive sprovviste di spiaggia. Si tratta di un’azione volta al rilancio turistico del paese che non impatta dal punto di vista ambientale. E le due concessioni sorgeranno in ambienti non protetti.
Se le polemiche invece si riferiscono ad una progetto relativo alla concessione in una zona indicata come luogo di nidificazione del fratino, rispondo che, sebbene l’area non sia compresa in quella del biotopo costiero, abbiamo fermato il progetto.

E per quanto riguarda i progetti futuri? Tra un paio di anni ci saranno le Elezioni Regionali, lei sta facendo qualche progetto in tal senso?

No. Mi candidato alle Elezioni per amministrare Martinsicuro per i prossimi cinque anni.

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