Teramo

Scambio di salme al cimitero di Pineto: prega per anni sulla tomba del padre, ma dento non c’era lui

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Non si sa ancora a chi appartenga la salma che una donna credeva fosse quella padre, né che fine abbiano fatto le spoglie del genitore, ma quel che è certo è che al cimitero di Pineto è avvenuto un incredibile scambio di salme.

PINETO – Per anni ha pregato sulla tomba del defunto padre, che non mancava di tenere in ordine, pulita e adornata con fiori sempre freschi. 31 anni per la precisione. Fino a che non ha scoperto che in quel sepolcro non riposava il genitore, ma un illustre sconosciuto. L’incredibile scambio di salme è avvenuto nel cimitero di Pineto, nell’ormai lontano 1986.

Una donna di origine piacentina, ma residente a Silvi, di 61 anni ha scoperto l’imperdonabile confusione nel 2017, quando il Comune ha disposto il trasferimento di alcune spoglie nell’ossario, per fare spazio alle nuove sepolture. Ad essere scelti per il trasferimento, i feretri che riposavano da più di trent’anni, tra i quali avrebbe dovuto esserci anche il padre della donna. Invece, nella bara che avrebbe dovuto ospitarlo c’era un uomo nettamente più giovane, del quale non si conosce l’identità. Così come non si sa che fine abbia fatto la salma che avrebbe dovuto essere in quella tomba.

La vicenda è stata portata alla luce quando la donna, in seguito alla comunicazione, ha contatto gli uffici cimiteriali per acquistare un nuovo loculo e fissare un appuntamento per l’esumazione del padre, alla quale voleva assistere. Qualche mese dopo però, recatasi al cimitero, si accorge che la lapide della tomba del padre era stata rotta. La signora ha chiesto spiegazioni agli addetti e si è sentita rispondere che le operazioni di esumazione erano state avviate in sua assenza, ma che il feretro non fosse ancora pronto per il trasferimento nell’ossario e, dopo essere stato trattato con un acido per accelerare il processo di mineralizzazione, rimesso nel suo loculo.

Infuriata, sporge denuncia per vilipendio di cadavere, dal momento che in vase a quanto appreso, e registrato, nel processo sarebbe stato utilizzato un acido non consentito. Questo ha dato il via alle perizie forensi, che danno il responso meno atteso: l’acido era consentito, ma le spoglie non sono quelle del padre della signora.

L’inchiesta sullo scambio di salme al cimitero di Pineto è stata archiviata. Il pm ha presunto che possa essere avvenuto nel 1986, ma che non c’è modo di stabilirlo con certezza. Il custode del cimitero che avrebbe dovuto assistere alle operazioni di esumazione nel frattempo è deceduto a sua volta, sebbene fosse stato in precedenza sentito. Prosegue invece la causa civile intentata dalla donna, che si batte affinché venga rimossa la foto di suo padre dalla tomba in cui riposa in realtà una persona ignota.

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