Teramo

Commemorato il 79° anniversario dell’eccidio di “Sella Ciarelli” a Valle Castellana e Rocca Santa Maria

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Nel 1943 tre carabinieri ed un alpino vennero fucilati per rappresaglia dai nazisti. A loro intitolata la piazza dove sorgeva la caserma. Lo scorso 2 ottobre la cerimonia per il 79° anniversario dell’eccidio di “Sella Ciarelli”.

TERAMO – Il 2 ottobre 2022 in Valle Castellana e Rocca Santa Maria (TE) è stato ricordato il 79° anniversario dell’eccidio di “Sella Ciarelli”, nel quale quattro militari italiani ed un soldato neozelandese furono fucilati per rappresaglia dai soldati tedeschi, il 26 settembre del 1943. Si tratta del Sergente Maggiore degli Alpini Donato Renzi (classe 1913) del posto, e di tre Carabinieri in servizio alla Stazione di Pascellata di Valle Castellana: il Comandante, Brigadiere Leonida Barducci (classe 1910), originario di Ancona, e i Carabinieri Settimio Annecchini (classe 1902) e Angelo Cianciosi (classe 1901), rispettivamente di Fossacesia (CH) e di Furci (CH).

La cerimonia è stata organizzata dalla Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Teramo, intitolata proprio ai “Martiri di Sella Ciarelli” e dalla Associazione Nazionale Alpini di Rocca Santa Maria ed ha visto la partecipazione della Medaglia D’Oro al Valor Militare Rosario Aiosa, Generale di Corpo D’Armata dell’Arma Dei Carabinieri in congedo, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Teramo, Colonnello Pasquale Saccone, dei Sindaci di Valle Castellana e Furci e dei delegati dei sindaci di Fossacesia e Rocca Santa Maria , di un rappresentate dell’Amministrazione Provinciale di Chieti, di Associazioni Combattentistiche e d’Arma e di tanti comuni cittadini.

Particolarmente toccante durante la cerimonia il contributo offerto dal dott. Mario Cianciosi, figlio di uno dei carabinieri uccisi e rimasto orfano ad appena 3 anni. Era presente anche un nipote dello stesso militare, Claudio Cianciosi , ed è intervenuto anche il dott. Alessandro Barducci, nipote del Brigadiere Comandante di Stazione, che pur non essendo ancora nato all’epoca dei fatti ha avuto tramandato dai genitori il ricordo dello zio tragicamente perito. Era inoltre presente la nipote dell’Alpino trucidato, Signora Antonella Natali.

L’eccidio sarebbe stato dimenticato se il senso civico di alcune persone straordinarie riunite nel “Comitato per i trucidati di Sella Ciarelli” non ne avesse nobilitato il ricordo, consegnandolo nel 2001 e per sempre allo storia del nostro Paese. Il 24 giugno di quell’anno fu infatti inaugurato nel luogo dell’evento un monumento in ricordo delle vittime, realizzato dallo scultore Ireneo Janni e presso il quale si svolge ogni anno, da allora, la commemorazione. Quest’anno la cerimonia si è svolta in due tempi. In un primo momento è stata deposta una corona nel luogo dell’eccidio “Serra Ciarelli” ricadente nel Comune di Rocca Santa Maria, successivamente in Valle Castellana Frazione Pascellata è stata intitolata la Piazza ove aveva sede la Stazione dei Carabinieri ai quattro Martiri di Serra Ciarelli.

«Voglio con forza sottolineare quanto le virtù militari e civili dimostrate da questi eroici uomini rappresentino l’esempio a cui ispirarsi quotidianamente nello spirito di appartenenza alla nostra Istituzione e nel tenere fede ai valori fondanti della nostra Costituzione» ha sottolineato nel suo intervento il Colonello Pasquale Saccone, Comandante provinciale dei carabinieri di Teramo.

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