Chieti

Dissesto idrogeologico, il 23% del territorio d’Abruzzo è a rischio frane

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Circa 100 mila persone in Abruzzo vivono in una zona a rischio frane. La provincia maggiormente interessata dal pericolo frane è quella di Chieti, seguita da Pescara, Teramo e L’Aquila. Dati del rapporto Ispra “Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio” 2021.

PESCARA – Il 22,9% del territorio d’Abruzzo è a rischio frane, di cui il 15% a pericolosità elevata o molto elevata. 1.669 chilometri quadrati su una superficie totale di 10.831 chilometri quadri. E’ quanto emerge dal rapporto Ispra “Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio” edizione 2021. Circa centomila persone dunque vivono in aree soggetta a rischio e di queste circa 73 mila persone in zone a pericolosità elevata.

In zone a rischio frana sono ubicati l’11,3% degli edifici abruzzesi, il 5,5% delle imprese e il 14,3% dei beni culturali. La pèrovincia in cui il pericolo è più elevato è quella di Chieti, con il 22,4% del territorio in un’area sensibile. Seguono Pescara con il 15,%%, Teramo con il15,8% e L’Aquila con l’11,4%.

A questi dati bisogna poi sommare quelli relativi al pericolo alluvioni. Il 7,2% del territorio è a rischio. Per quanto riguarda la costa invece, dal 2007 al 2019 il 62,8% del ltorale ha subito alterazioni: il 41% è stato soggetto ad avanzamento e il 21,7% da erosone costiera.

Nel complesso sono 132 i Comuni che ricadono in aree a pericolosità da frana elevata, 152 quelle in aree a pericolosità idraulica media. 305 Comuni invece, pari al 99,7%, si trovano comunque in aree interessate da pericolosità da frana, idraulica ed erosione costiera.

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