Teramo

Fuoristrada nella scarpata: morti zio e nipote, dimessa una delle due donne ferite

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Una delle superstiti della tragedia avvenuta sabato scorso a Pietracamela, dove un fuoristrada è precipitato nella scarpata sottostante la SP 43, è stata dimessa dall’ospedale, ma si trova ancora sotto shock.

TERAMO – Le due persone che occupavano i sedili anteriori sono decedute sul colpo, mentre quelle sedute dietro si sono salvate. Ieri, domenica 5 marzo, è stata dimessa una delle donne sopravvissuta al tremendo incidente verificatosi sabato sera intorno alle 19:20, sulla strada provinciale 43, nel comune di Pietracamela, che conduce a Prati di Tivo. Un mezzo fuoristrada è precipitato nella scarpata e si è schiantato al suolo dopo un volo di circa 50 metri. Morti sul colpo zio e nipote. Le donne che si trovavano a bordo insieme a loro sono state sbalzate fuori dal mezzo, a metà della scarpata, in un punto che ha reso complicato il loro soccorso. Alle operazioni di recupero, oltre ai vigili del fuoco ha partecipato anche il personale del Soccorso Alpino e Speleologico.

Le vittime sono Giorgio Bellachioma, 43 anni, di Tivoli, ed Andrea Cecca, 27 anni, di Guidonia. M. C. V. 51 anni, compagna di Bellachioma, ieri è stata dimessa. Ha riportato traumi ad un arto, ma sta bene. L’altra donna, G. B. di 22 anni, invece è ancora ricoverata con una gamba rotta. Per i soccorritori si tratta di un miracolo che entrambe siano sopravvissute al tremendo incidente. La vegetazione nella quale sono state sbalzate, ha attentato la loro caduta.

Le cause della tragedia invece sono ancora a vaglio degli inquirenti. Le due coppie avevano deciso di trascorrere una giornata a Prati di Tivo. I due più giovani, residenti nel Lazio, avevano raggiunto apposta per la gita l’Abruzzo. Sulla strada del ritorno, all’altezza del secondo tornante, il fatale volo. L’auto sulla quale si trovavano, acquistata una ventina di giorni fa, era un irriconoscibile ammasso di lamiere contorte.

Lutto e sgomento in tutta la zona, ma anche tanta rabbia. Il sindaco di Crognaleto, Orlando Persia, tra i primi ad arrivare sul posto, ha inviato una nota alla Provincia di Teramo e alla Prefettura dai toni molti accesi: «Si intervenga seriamente sulla messa in sicurezza delle strade che attraversano le aree interne. Ne sento parlare sempre, da tutti,  a mò di slogan elettorale. Io sono stufo sia come sindaco sia come semplice cittadino di queste aree. Sono stufo che si sfruttino le urgenze delle aree interne per motivi che nulla hanno poi a che vedere con la pratica di soluzioni che migliorino la situazione, a cominciare proprio dalla sicurezza e dalla viabilità. Abbiamo strade con guardrail degli anni 70, abbiamo scarpate da cui piovono massi, abbiamo alberi che alla prima neve rischiano di schiantarsi su strade che, puntualmente, dobbiamo chiudere o far chiudere per tutelare l’incolumità degli automobilisti…O si smette di parlare per slogan della sicurezza delle strade che attraversano le aree interne o invito tutti ad un rigoroso silenzio».

Il presidente della Provincia Camillo D’Angelo nel frattempo, intervento sul tema, indica come causa principale degli incidenti sulle strade teramane la velocità ed ha anticipato un piano “Smart road” che prevede l’installazione non solo di autovelox, considerati insufficienti ad ovviare il problema, ma anche un sistema Tutor. Intanto, il guardrail divelto dal fuoristrada precipitato nella scarpata è stato riparato.

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