Pescara

Inchiesta su usura e infiltrazioni mafiose a Pescara, CNA: «facilitare accesso fondi a imprese»

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Riferendosi all’inchiesta su usura e infiltrazioni mafiose a Pescara, il coordinatore provinciale di CNA chiede che sia facilitato l’accesso al credito alle imprese.

PESCARA – «L’inchiesta condotta dalle Fiamme Gialle di Foggia su usura ed estorsione a Pescara, in attesa dei suoi esiti nelle sedi giudiziarie, sta intanto già svelando una quadro che richiede crescente attenzione, perché coinvolge settori produttivi e attività economiche del nostro territorio. A questo punto, senza ulteriori indugi, occorre che istituzioni e mondo dell’impresa si uniscano per fare fronte comune contro questo pericolo, ma anche per trovare soluzioni e rimedi che facciano uscire molte attività economiche dal cono d’ombra in cui rischiano di precipitare. Finendo così alla mercé di criminali senza scripoli». Lo afferma il coordinatore della CNA provinciale Luciano Di Lorito, riferendosi all’inchiesta relativa ad usura e infiltrazioni della “Società Foggiana” a Pescara.

Di Lorito, nell’esprimere «grande apprezzamento nei confronti di Prefetto e forze dell’ordine, impegnati attivamente nel contrasto di tutte le forme di malavita organizzata», chiede alla Regione e al sistema bancario locale di dar vita a un confronto «per fare il punto della situazione, e verificare anche coinvolgendo il mondo dei confidi, quale sia la disponibilità di fondi anti-usura e di risorse specifiche da mettere in campo, e subito, a favore delle imprese in difficoltà: trovando soprattutto strumenti che facilitino e migliorino le condizioni di accesso».

«L’impennata dei costi energetici, unita alle difficoltà provocate dal lungo periodo dell’emergenza Covid – analizza Di Lorito – sta mettendo molte, troppe attività con le spalle al muro: questo le associazioni del mondo dell’impresa lo denunciano da tempo, e ora l’inchiesta della Guardia di Finanza, soprattutto per quel che riguarda gli aspetti usurari, sembra suonare a conferma del pericolo che stiamo correndo». «Per questo – conclude Di Lorito – serve una grande coesione: ragion per cui chiederò ai rappresentanti del sistema produttivo locale di muoverci insieme per l’avvio di un confronto».

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