Fermo

Colpisce un parente con una chiave inglese e minaccia di bruciargli il locale

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I Carabinieri hanno denunciato due persone, in due distinte operazioni, per minacce a pubblico ufficiale, minaccia aggravata e lesioni. Nel capoluogo un uomo che esigeva l’annullamento di una procedura ha rivolto parole minatorie ai funzionari comunali. A Porto Sant’Elpidio invece, un commerciante è stato colpito alla testa con una chiave inglese da un parente che ha minacciato di bruciargli il locale ed aveva armi improprie, da taglio e contundenti.

FERMO – I Carabinieri delle Stazioni delle Compagnie di Fermo hanno emanato due distinte denunce per minacce in altrettante operazioni. La prima a Fermo, contro un uomo che ha inveito contro i funzionari del comune. La seconda a Porto Sant’Elpidio, dove oltre che di minacce, un uomo è accusato di lesioni aggravate e porto abusivo di strumenti atti a offendere, dopo che ha colpito un parente alla testa con una chiave inglese.

I militari infatti sono intervenuti in un locale di Porto Sant’Elpidio in seguito all’aggressione subita da un commerciante di origine campana, che è stato raggiunto da un colpo di chiave inglese alla testa. L’aggressore gli ha anche rivolto minacce, secondo le quali avrebbe bruciato il suo locale. I Carabinieri non hanno ancora individuato la causa di tale intimidazione, ma sono risaliti al presunto autore: si tratterebbe di un parente della vittima, classe 1971. Dopo l’aggressione si è dato alla fuga con un’auto che le forze dell’ordine hanno rinvenuto, incidentata ed abbandonata. Dentro c’erano un punteruolo di metallo di circa 30 centimetri ed un coltello da cucina con una lama della stessa lunghezza ed una chiave inglese. La vittima ha riconosciuto lo strumento come quello che lo ha colpito al capo.

A Fermo invece un uomo è stato denunciato per minacce a pubblico ufficiale rivolte ai funzionari del Comune, dai quali pretendeva l’annullamento di una procedura d’ufficio di competenza dell’Ufficio Anagrafe.

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