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Ad Ancona Italia, Slovenia e Croazia si impegnano per rafforzare la cooperazione

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Patto trilaterale tra i Paesi affacciati sull’Alto Adriatico firmato oggi ad Ancona: Italia, Slovenia e Croazia si impegnano a cooperare per lo sviluppo dell’area e per contrastare la criminalità organizzata transazionale.

ANCONA – Antonio Tajani, Tanja Fajon e Gordan Grlić Radman, rispettivamente ministri degli Esteri di Italia, Slovenia e Croazia, sono in procinto di firmare il patto Trilaterale dell’Alto Adriatico. I tre Paesi si impegnano a rafforzare la cooperazione economica per favorire lo sviluppo dell’area, a proteggere e tutelare la sostenibilità dell’eco-sistema adriatico, a valorizzare la collaborazione fra i sistemi portuali e a contrastare le organizzazioni criminali transazionali che operano nella porzione settentrionale del mare nostrum, al fine di fermare i trafficanti di essere umani.

I tre ministri degli Esteri si sono radunati alla Mole Vanvitelliana per la firma del patto trilaterale dell’Altro Adriatico. Ad accoglierli, il presidente di Regione Marche Francesco Acquaroli ed il sindaco di Ancona Daniele Silvetti. Il primo cittadino ha così commentato l’importante incontro istituzionale tenutosi nella città dorica: «Una grande opportunità, voluta fortemente dal ministro Tajani, che ringrazio sentitamente. Sicuramente una percezione diversa di una città capoluogo che ha una sua ribalta internazionale e l’inizio di un percorso che la nostra comunità mette a disposizione del territorio, marchigiano e non solo. Si lavora per creare inclusione e coesione internazionale e soprattutto un ponte verso i Balcani».

Sulla visibilità internazionale ottenuta dalla città che amministra, il sindaco commenta: «è un segnale che avevamo promesso in campagna elettorale. Abbiamo tanto da fare all’interno del contesto cittadino, ma ci proiettiamo anche all’esterno con le capacità ed il patrimonio di una città che ha 2400 anni di storia».

Sul patto internazionale Silvetti afferma: «la città ha una storia di accoglienza e credo che possa dare tanto. Abbiamo grandi potenzialità, ma per diventare un ponte dobbiamo sviluppare le nostre infrastrutture. Dobbiamo completare l’ampliamento tanto atteso del porto, per fare in modo che sia effettivamente un attrattore, e a breve avremo un incontro sul tema presso il Ministero del Turismo. Sarà un lungo percorso che darà però l’opportunità di lavorare meglio a tutti gli operatori, dalla pesca, alla logistica, alla cantieristica, fino ad arrivare al settore strategico del turismo».

Il presidente di Regione Marche Francesco Acquaroli ha aggiunto: «Per noi è un grande orgoglio avere nella nostra Regione questo Trilaterale. Il rispetto delle biodiversità ed il ruolo della sostenibilità sono strategicamente delle linee che abbiamo sempre sposato e che cerchiamo di difendere con la nostra azione amministrativa». Sulla centralità di Ancona, Acquaroli ha chiosato: «è un ruolo che merita».

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