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Teramo

Martiniscuro, i verdi replicano all’assessore: «marciapiede sventrato su sua iniziativa»

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Europa Verde e Bene Comune biasimano la scelta dell’amministrazione comunale di procedere al taglio di 9 pini in via del Mare a Martinsicuro: «abbatuti senza motivo, delitto grave».

TERAMO – A Martinsicuro sono cominciati i lavori di riassestamento di via del Mare, che prevedono, oltre alla sistemazione del marciapiede, il taglio di 9 pini. L’abbattimento delle alberature, la prima fase dei lavori, è cominciato ieri, suscitando le proteste degli ambientalisti e dei gruppi di opposizione in Consiglio Comunale, Verdi e Bene Comune, che hanno cercato a più riprese di impedire le motoseghe e che se la prendono in particolare con l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Martinsicuro, a causa di alcune sue dichiarazioni .

«9 pini di circa 50 anni sono stati abbattuti senza motivo – comincia la nota a firma delle Consigliere Marta Viola e Simona Lattanzi – . Nelle città che hanno un alto grado di civiltà questo è un delitto grave, perché esistono mille modi per gestire la convivenza con le grandi alberature; nemmeno uno di questi è stato valutato dai nostri amministratori».

Poi, Verdi e Bene Comune si rivolgono direttamente all’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Martinsicuro, Monica Persiani, replicando ad alcune sue esternazioni: «Dichiara di non aver ricevuto alcun progetto, parla per supposizioni. Allora dobbiamo ricordarle che un anno e mezzo fa, poco prima delle elezioni, quel marciapiede è stato sventrato proprio per sua iniziativa. Insieme al marciapiede, reso quindi inutilizzabile e ancora più pericoloso, vennero tranciate le radici superficiali degli alberi. Bisogna ricordare anche che la prima perizia dell’agronomo incaricato dal Comune non rilevava alcun problema di salute e stabilità degli alberi, mentre di recente abbiamo appreso della presenza di una nuova valutazione dello stesso agronomo che ne indica la pericolosità. Così viene giustificata dalla maggioranza l’azione del taglio, per noi inaccettabile».

Le opposizioni lamentano scarso coinvolgimento e mancate comunicazioni da parte dell’Ente: «Appena entrate in Consiglio lo scorso anno abbiamo cercato di approfondire la problematica e l’assessore ha ricevuto diverse lettere scritte da esperti che citiamo il prof. Franco Tassi ecologo, il prof. Giovanni Damiani biologo, il dott. Dario Febbo biologo, che hanno fatto sopralluoghi e indicato soluzioni, visto che hanno una vasta conoscenza di queste situazioni. Anche a loro non è stata data risposta. Abbiamo in più occasioni con lei e il sindaco ripreso l’argomento per trovare un dialogo ed esporre una proposta alternativa. L’assessore probabilmente non ricorda, ma abbiamo avuto un lungo incontro proprio per illustrare il progetto insieme al tecnico agronomo dott. Traini dell’Eco Services, azienda leader a livello europeo nel settore della riqualificazione del verde urbano».

«L’assessore parla di costi superiori ed espropri anche senza vedere il dettaglio del progetto e sa benissimo che sta usando un linguaggio tecnico che non ha alcuna attinenza col nostro compito, che invece riguarda un progetto di indirizzo politico. Dovrebbe infatti sapere che il computo metrico si sarebbe potuto effettuare una volta che la maggioranza avesse deciso di verificare seriamente l’alternativa al taglio, cosa che non è mai avvenuta. Sta quindi irrigidendo il termine ‘progetto’ a scopi politici, ma visto che lei è sia un tecnico che un politico, dovrebbe conoscere le differenze».

E per quanto riguarda il fatto che diversi residenti hanno espresso apprezzamento per l’intervento, le opposizioni rispondono: «La nostra verità invece è che i residenti sono stati costretti ad invocare l’abbattimento, esasperati da anni e anni di incuria totale, da soli di fronte ai disagi creati dalla mancata manutenzione del verde urbano e delle pavimentazioni che devono essere risolti dal Comune, visto che si tratta di un bene pubblico. Invece sono stati deliberatamente lasciati un anno e mezzo senza marciapiede dopo averlo movimentato con le ruspe, con il conseguente accumulo di aghi e immondizia che rendevano invisibili le eventuali radici sporgenti. Davvero una pessima gestione dei bisogni delle persone e dell’ambiente. Altro che sicurezza.

Infine, la missiva di Verdi e Bene Comune indirizzata all’assessore ai Lavori Pubblici di Martinsicuro, affronta il tema dei costi: «Strano poi che parli di costi maggiori in riferimento alla nostra proposta, dato che in molti dei progetti che l’hanno vista protagonista in questi anni, abbiamo assistito alla lievitazione della spesa di percentuali a due cifre rispetto a quanto preventivato. I pini rappresentano il volto della nostra città, un valore ambientale altissimo che nessuna nuova piantumazione può realmente sostituire. La volontà di conservare questo grande tesoro fondamentale per la salute di tutti, nelle aree in cui è ancora presente, deve tradursi in volontà politica e responsabilità, per cercare soluzioni di tutela efficaci per l’intera comunità, umana e biologica, e renderle una splendida realtà».

Contrastanti le reazioni sui social. Una larga fetta di utenti concorda con le rimostranze dei Verdi, ma non manca chi apprezza l’intervento del comune e segnala che le radici degli alberi creavano disagi al traffico a causa dei danni alla pavimentazione stradale, oltre che rappresentare un pericolo per i pedoni.

Teramo

Sgomberato il campetto occupato di Giulianova: ruspe in azione

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Si è registrato qualche momento di tensione questa mattina nel parco dell’Annunziata a Giulianova, quando le forze dell’ordine hanno sgomberato l’area dell’ex depuratore, occupata dal collettivo “Campetto Occupato”. La struttura nella quale abitava una famiglia è stata abbattuta.

TERAMO – Alle 7:00 di questa mattina, venerdì 6 settembre, le forze dell’ordine hanno sgomberato il “Campetto Occupato” di Giulianova, dove l’omonimo collettivo aveva creato uno spazio comune. Le persone presenti, compresa una famiglia che vi abitava in condizioni del tutto particolari, sono state fatte allontanare e le ruspe sono entrate in azione.

Le operazioni hanno visto la partecipazione di Polizia Locale, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza. Momenti di tensione si sono verificati soprattutto quando è stata allontanata la famiglia che abitava nella struttura.

Il “Campetto Occupato” di Giulianova era situato nell’area dell’ex depuratore, nel parco dell’Annunziata, precedentemente di proprietà della Ruzzo Reti e ora del Comune. «Lo spazio, abusivamente occupato dal gruppo anarchico del campetto, presentava evidenti condizioni di degrado e precarietà igienico-sanitaria. Era adibito dagli occupanti a luogo di bivacco e festa, e sarà restituito alla libera collettività. Con la demolizione delle strutture logore da parte della ditta appaltatrice, sono già iniziati i lavori che trasformeranno in breve tempo l’area in un nuovo spazio riqualificato, altro gioiello per Giulianova. L’amministrazione restituirà così ai giuliesi un nuovo spazio accogliente e vivibile di cui tutti potranno godere», ha commentato il Comune.

Diverse manifestazioni di solidarietà sono state raccolte dal gruppo. «Non possiamo dimenticare la solidarietà del Campetto Occupato nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori in presidio o in sciopero!» hanno dichiarato in una nota Fims Cisl e Fiom Cgil. Le consigliere comunali Viola e Lattanzi di Martinsicuro hanno sollevato questioni ambientali: «In questi anni, in quel luogo si è creato un ecosistema importante, dove animali e piante hanno trovato condizioni ottimali per vivere e proliferare. La demolizione di una delle strutture, che include coperture in eternit, richiede un corretto smaltimento per evitare rischi alla salute pubblica. Chiediamo al Sindaco e all’intera amministrazione di Giulianova che l’intervento sull’area avvenga nel rispetto delle persone presenti e che venga adottata una progettualità adeguata per preservare il prezioso valore naturalistico di questa zona».

Il collettivo ha manifestato il proprio dissenso attraverso i social, mostrando le operazioni di sgombero dell’area occupata. Ha inoltre annunciato due manifestazioni di protesta, previste per oggi e domani, promettendo di non arrendersi: «Il campetto sarà sempre».

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Teramo

Un viaggio tra i segreti d’Abruzzo al Museo della Armi di Martinsicuro

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Il Dottor Roberto Carlini presenterà al Museo delle Armi antiche di Martinsicuro il libro “Le Mappe dei 99 Tesori d’Abruzzo”, incentrato sui segreti e sulle leggende abruzzesi.

TERAMO – Domenica 8 settembre 2024, alle ore 21:00, il Museo delle Armi Antiche di Martinsicuro ospiterà un evento unico, perfetto per chi ama la storia, la musica ed i segreti d’Abruzzo.

La serata inizierà infatti con la conferenza del Dottor Roberto Carlini, che presenterà “Le Mappe dei 99 Tesori d’Abruzzo”. Carlini, noto per le sue ricerche storiche e autore di libri come “Storie di uomini d’Abruzzo”, condurrà il pubblico attraverso un viaggio affascinante tra leggende e racconti di tesori nascosti dai briganti. L’autore ha esplorato in particolare la provincia di Teramo, raccontando le vicende di personaggi locali come Luigi Di Gialleonardo, imprenditore agricolo e turistico, e i misteri legati al ritrovamento di antichi manoscritti a Tossicia, che indicano luoghi in cui potrebbero essere nascosti favolosi tesori.

Roberto Carlini presentazione libro segreti d'Abruzzo Martinsicuro

Nel suo libro, Carlini narra anche eventi paranormali legati alla ricerca di questi tesori, offrendo riflessioni sulla magia e consigli su come affrontare tali misteri con prudenza. La serata offrirà quindi l’opportunità di scoprire storie di grande fascino, legate a una terra ricca di segreti e tradizioni.

Dopo la conferenza, seguirà il Concerto per Flauto e Arpa con Arsienti Di Re e Federica Tomassini, che trasporteranno il pubblico con le armonie di questi due strumenti, perfettamente in sintonia con l’atmosfera suggestiva del museo. Sarà un’occasione imperdibile per scoprire i segreti nascosti dell’Abruzzo e lasciarsi incantare dalla bellezza della musica in un contesto storico e culturale unico.

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Teramo

“A Modo Tuo”, spettacolo di inclusione a Martinsicuro

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Lo spettacolo di Inclusione “A Modo Tuo” che andrà in scena a Martinsicuro, a cura dell’AIPD di San Benedetto del Tronto, è promosso dall’Amministrazione Comunale.

TERAMO – L’Associazione Italiana Persone Down di San Benedetto del Tronto è lieta di annunciare la quinta replica del suo spettacolo di inclusione dal titolo “A Modo Tuo” , che si terrà giovedì 5 settembre 2024 a Martinsicuro presso l’anfiteatro in via Napoli 5 alle ore 21:00. 

Questo evento rappresenta il culmine di un progetto di teatro sociale che ha impegnato i ragazzi dell’associazione per un intero anno. Il progetto ha coinvolto persone di tutte le abilità in un’avventura artistica che comprende canto, balli e recitazione, dimostrando che l’arte può essere uno strumento potente di inclusione e crescita personale. «Siamo orgogliosi di comunicare che tutti gli spettacoli finora messi in scena hanno già attirato più di 1000 spettatori, testimoniando il grande successo e l’apprezzamento del pubblico per l’iniziativa. 

“A Modo Tuo” non è solo un’esibizione, ma un vero e proprio viaggio emozionante che ci porta a riflettere sull’importanza dell’inclusione e della solidarietà. Un inno alla gioia di vivere e alla bellezza di essere unici. L’ingresso è libero e gratuito. E Vi aspettiamo numerosi!».

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