Teramo

5 arresti per estorsione tra Martinsicuro e Napoli nell’operazione “Gomorra Truentina”

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Un imprenditore di Tortoreto stritolato nella morsa di usurai campani che hanno agito con l’aggravante del metodo mafioso.

TERAMO – Si trovava in un momento di ristrettezze economiche e per questo ha deciso di vendere un prezioso orologio Rolex, per 3 mila e 500 euro. L’acquirente, un pregiudicato campano residente a Martinsicuro, si è però ripresentato poco tempo dopo ed affermando che l’orologio fosse falso, ha chiesto che gli venisse restituito quanto versato, con gli interessi, 5 mila euro. Alla fine, l’estorsione si è allargata ed ha coinvolto altre persone: 5 arresti con tra Martinsicuro e Mellito di Napoli.

Inizialmente l’imprenditore tortoretano si è rifiutato di pagare ed allora il presunto estorsore è tornato alla carica insieme ad altri quattro campani, tre uomini ed una donna. Tutti si presentavano come appartenenti ad un clan camorristico. Hanno ripetutamente rivolto minacce, anche di morte, all’imprenditore e ad al padre, per convincerlo a pagare.

L’uomo alla fine, dopo essere stato minacciato anche con una pistola, ha versato 6 mila euro ed ha ceduto una vettura in suo possesso, una Smart. Alla fine, esasperato, nel mese scorso ha denunciato il fatto.

Le indagini sono state condotte prima dalla Procura di Teramo e poi sono passate alla DDA di L’Aquila. Questa mattina all’alba, a Martinsicuro e Melito di Napoli, militari della Compagnia Carabinieri di Alba Adriatica, coadiuvati in fase esecutiva dai reparti competenti per territorio, da unità cinofile e da un elicottero del Nucleo di Pescara, hanno dato esecuzione ai 5 arresti per estorsione aggravata dal metodo mafioso.

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