Teramo

Viola: «strumentalizzazioni e attacchi personali, ma da CPO e Amministrazione nessuna risposta»

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La consigliera di minoranza replica al presidente del Consiglio Comunale di Martinsicuro e della presidente della CPO, che ieri avevano commentato duramente le sue dimissioni dalla commissione.

TERAMO – Continua il botta e risposta tra l’Amministrazione comunale e Marta Viola, innescato dalle dimissioni della consigliera dalla Commissione Pari Opportunità, in polemica con la Giunta. Ieri la presidente della CPO Marchegiani ha rilasciato alcune dichiarazioni puntute nei confronti di Viola, che a sua volta replica seccamente: «Finora le convocazioni della CPO hanno avuto un carattere puramente informativo di quanto già deciso e organizzato dalla Presidente».

L’esponente di Europa Verde ribadisce ancora il motivo per cui ha rassegnato le dimissioni dalla Commissione: «è legato al voto contrario dell’intera maggioranza, comprese le consigliere membri della CPO, per la mozione di richiesta del cessate il fuoco e quella di innalzare la bandiera della Pace nel nostro comune. A questa comunicazione non è seguita tra l’altro alcun commento dalla parte della Presidente della CPO Marchegiani, formalmente o informalmente. Nessun commento nemmeno dal resto della maggioranza, ovviamente».

Per quanto riguarda invece «l’atteggiamento della maggioranza» Viola risponde anche a Tassoni, il quale aveva smentito qualsiasi volontà di prevaricazione o screditamento delle opposizioni: «Invece di dire che ci dà la parola in Consiglio Comunale, cosa assolutamente doverosa del suo ruolo e non certo un particolare merito, il Presidente del Consiglio potrebbe rispondere su come mai non abbiamo mai ricevuto risposta dal Sindaco e dagli Assessori competenti ai nostri protocolli». Viola lamenta ancora l’assenza di una bacheca per le loro comunicazioni («Come invece hanno gli altri gruppi. E su questo proprio il Presidente del
Consiglio Comunale Tassoni ha detto più volte di essersi adoperato»), la mancata convocazione per discutere del verde urbano, («non vediamo nulla se non i continui rimandi per l’approvazione del Piano di Gestione del Verde ad opera dell’Assessore Cappellacci»), il «totale silenzio sulla nostra proposta di alberature in via Roma in onore del sessantenario del Comune, delle cui iniziative si occupa direttamente il Presidente del Consiglio Tassoni».

Insomma, un atteggiamento prevaricatorio della maggioranza sulle opposizioni, seconda Viola sarebbe innegabile: «È un fatto che spesso, in alcuni consigli comunali più di altri, durante i nostri interventi alcuni consiglieri siano impegnati in altre conversazioni. È successo anche mentre presentavamo la mozione riguardo il cessate il fuoco e la bandiera della pace. È un fatto che noi e i nostri contributi vengono screditati, come quando in più occasioni siamo state pubblicamente descritte come “maestrine di ambientalismo che impartiscono lezioni”. Di tutto ciò nessuno sembra voler dare risposta».

Per quanto riguarda le dichiarazioni di Marchegiani invece («ci tiene a spostare l’attenzione del discorso»), Viola sostiene che «Finora le convocazioni della CPO hanno avuto un carattere puramente informativo di quanto già deciso e organizzato dalla Presidente Marchegiani. Le riunioni sono state una presa d’atto con richiesta di supporto logistico a noi membri della commissione. Forse ho sbagliato a non chiedere di mettere a verbale le osservazioni migliorative che ho espresso e condiviso in occasione delle convocazioni, visto che ora la Presidente non le ricorda».

Poi la consigliera d’opposizione ritorna sulla proposta di dedicare una via cittadina alle staffette partigiane martinsicuresi attive nella Resistenza, sulla quale «non ho
visto alcuna posizione o attenzione
da parte della Presidente per le Pari Opportunità».

In merito alla partecipazione agli eventi organizzati dalla CPO («o meglio dalla sua Presidente»), Viola afferma «ho partecipato quando non in contrasto con i miei impegni lavorativi e con le accortezze che devo osservare per il mio pregresso clinico».

Le due pare che avessero trovato un terreno di lavoro comune («un discorso di programmazione partecipata su un tema importante cui avrei dato il mio supporto»), ma il dialogo si è bruscamente interrotto in seguito all’ultimo Consiglio Comunale: «posizione inaccettabile dei membri della CPO sulla proposta unitaria di chiedere il cessate il fuoco e innalzare la bandiera della Pace. Spiace che la Presidente abbia voluto cogliere le nostre comunicazioni sulla mancata rappresentanza come un attacco personale, sarebbe invece importante vedere qualcuno prendere posizione paritaria quantomeno sui temi dei diritti umani».

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