Chieti

Incidente sul lavoro ad Atessa, morto un lavoratore: 2 ore di sciopero

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«Un lavoratore quando esce di casa deve poter tornarci, il diritto alla vita è un bene assoluto che nessuno può cancellare». Le sigle sindacali indicono 2 ore di sciopero alla Proma di Atessa, dove questa mattina si è verificato un incidente sul lavoro fatale: un operaio morto dopo essere stato colpito da un tubo.

CHIETI – Stava operando intorno ad una pressa l’operaio classe ’76 morto sul lavoro questa mattina negli stabilimenti della Proma spa di Atessa. L’uomo è stato colpito da un tubo metallico che non gli ha lasciato scampo.

L’incidente costato la vita a R. C. si è verificato intorno alle 11:00. Subito sul posto Carabinieri e personale sanitario del 118, che però non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’operaio, subito soccorso dai colleghi. E’ stato colpito all’altezza del tronco dal tubo espulso violentemente dalla pressa. Il macchinario è stato posto sotto sequestro dalla procura della Repubblica di Lanciano, che ha disposta anche l’autopsia sul corpo dell’uomo morto in seguito all’ibncidente sul lavoro verificatosi ad Atessa.

Fiom Cgil, Fim Cisl e le Rsu\rls della Proma hanno indetto 2 ore di sciopero da effettuarsi in ciascun turno, domani, martedì 16 gennaio. «Ancora un Lavoratore precario che lavorava nella speranza di avere un posto fisso. In Italia, gli incidenti sul luogo di lavoro non sono il risultato di eventi fatali. Troppo frequentemente, queste tragedie evidenziano la mancanza di adeguate misure preventive e di sistemi necessari per assicurare la protezione e la sicurezza dei lavoratori. Le condizioni di lavoro in molte aziende sono troppe volte trascurate, con scarsa considerazione per l’importanza della prevenzione. Le iniziative di sensibilizzazione riguardo alla sicurezza sul lavoro vengono spesso considerate costi invece che investimenti nelle persone e nel loro futuro. Inoltre, l’aspetto economico talvolta prevale sulle leggi che mirano a regolamentare il lavoro, portando a una deregolamentazione dannosa. È imperativo che la salute e la sicurezza siano prioritarie in tutti i contesti lavorativi, al fine di contrastare queste tragedie e rendere i lavoratori più forti nella difesa dei propri diritti. Inoltre, è essenziale potenziare l’attività ispettiva degli enti preposti, spesso soggetti a tagli da parte dei governi. La promozione di una cultura diffusa della sicurezza contribuirà a garantire un ambiente lavorativo più sano e sicuro per tutti. Un Lavoratore quando esce di casa deve poter tornarci riportando il frutto del proprio lavoro ai propri cari. Non è possibile uscire senza poter tornare. Il diritto alla vita di un Lavoratore è un bene assoluto che nessuno può cancellare».

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