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Chieti

Abruzzo Pride Week 2024: una settimana di appuntamenti sui diritti LGBTQ+

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Il corteo di Chieti dello scorso anno.

Si è aperto ieri a Francavilla al Mare e terminerà il prossimo sabato 6 luglio con il corteo di Pescara l’Abruzzo Pride Week 2024, giunto alla quinta edizione.

PESCARA – Incontri, talk, approfondimenti, ma anche dj set e momenti di spettacolo, per celebrare la lotta per i i diritti LGBTQ+, durante l’Abruzzo Pride Week 2024. L’iniziativa, giunta alla sua quinta edizione, si concluderà a Pescara con il corteo finale dopo una settimana di appuntamenti sparsi tra Chieti, L’Aquila e Teramo.

Non solo una festa colorata, affermano gli organizzatori, ma un momento di riflessione sulla necessità di «continuare la lotta per i diritti LGBTQ+ e sulla importanza di creare comunità accoglienti e solidali, per la pace, la fine di ogni guerra, il rifiuto del genocidio di palestinesi, il protagonismo delle voci della comunità T*, per le famiglie Arcobaleno, i diritti riproduttivi, per un aborto libero sicuro e gratuito, per una cultura del rispetto di ogni diversità».

Il motto scelto per quest’anno è “Agitate con cura!”: «Questa è la vostra chiamata all’azione, unitevi a noi e lasciate che i colori dell’amore e dell’uguaglianza riempiano il cielo abruzzese». Il prossimo sabato 6 luglio a Pescara si terrà l’evento conclusivo, a partire dalle ore 15:00. : Il corteo si snoderà per le strade principali della città, culminando in un festival con spettacoli, musica e discorsi ispiranti. Il programma completo dell’iniziativa è consultabile sul sito e sui canali social dell’evento.

«Bisogna esserci e partecipare a questa giornata di festa e impegno, a sostegno dell’uguaglianza e della diversità. Insieme possiamo costruire un presente e un futuro più inclusivo e rispettoso per tutte».

Chieti

Controlli a tappeto della Guardia Costiera: 1500 chili di prodotto ittico sequestrati

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controlli a tappeto abruzzo e molise sul settore ittico della guardia costiera di pescara

Si è da poco conclusa l’operazione Mistral del Centro di controllo area pesca della Direzione Marittima di Pescara finalizzata al controllo della filiera ittica.

PESCARA – Oltre 150 ispezioni su tutto il territorio di competenza, tra Abruzzo e Molise, che si sono concluse con il il sequestro di circa 1500 kg di prodotto ittico e svariati attrezzi da pesca non conformi, mentre le sanzioni ammnistrative contestate superano i 25 mila euro. Si è conclusa da pochi giorni l’operazione Mistral della Guardia Costiera di Pescara, con controlli a tappeto su tutta la filiera ittica.

Il personale in forza a tutti gli Uffici della Direzione Marittima, da Martinsicuro a Campomarino, ha intensificato l’attività di vigilanza e monitoraggio sulle attività di pesca, dallo sbarco fino alla commercializzazione del pescato. I controlli hanno riguardato pescherie, ristoranti e grandi centri di smistamento e spedizione di prodotto ittico dell’Abruzzo e del Molise.

Diverse le violazioni contestate dalla Guardia Costiera di Pescara durante i controlli a tappeto nel settore ittico. Tra le principali vi sono la pesca di prodotto in quantità superiori a quelle autorizzate ed il cosiddetto novellame, ovvero lo sbarco, il trasbordo e la commercializzazione di esemplari di taglia inferiore alla taglia minima di riferimento .

I militari della Guardia Costiera hanno anche intercettato lungo lungo l’asse autostradale diversi furgoni isotermici, diretti per lo più verso Roma, utilizzati per il trasporto dei prodotti ittici, ma privi, in alcuni casi, di qualunque documento che potesse attestarne la tracciabilità.

Controlli particolari hanno riguardato il settore dedito alla commercializzazione delle vongole, specie nei grandi centri di distribuzione dove transitano ingenti quantitativi di prodotto ittico, sempre più spesso non accompagnato da alcuna documentazione o in difformità alla normativa di settore.

È proprio in tale contesto che, in occasione di un’ispezione ad un centro di spedizione di molluschi bivalvi, sono stati sequestrati circa 800 kg di prodotto ittico privo di qualsiasi documentazione a supporto della tracciabilità e quindi immesso illegalmente nel circuito commerciale.

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Gestione illecita dei rifiuti pericolosi: sequestrata carrozzeria abusiva ad Ortona

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discarica abusiva sequestrata ad ortona

Durante una campagna mirata di sorvoli, la sezione Aerea della GdF ha scoperto un sito adibito a carrozzeria, che operava senza la prescritte autorizzazione e nel quale erano conservati illecitamente rifiuti speciali.

CHIETI – Rifiuti inquinanti abbandonati sul suolo e fumi del forno di verniciatura emessi liberamente in atmosfera. E’ quanto hanno notato i militari dalla Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Pescara durante una serie di sorvoli sull’area. In questo modo i finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Pescara e della Tenenza di Ortona hanno scoperto una carrozzeria abusiva, che è stata sequestrata.

In violazione delle vigenti normative in materia ambientale, risultava essere priva di autorizzazioni per la gestione dei rifiuti speciali nonché della prevista abilitazione per l’emissione di fumi in atmosfera provenienti dal forno di verniciatura.

Dopo aver individuato l’area i finanzieri hanno compiuto le prime analisi direttamente in volo, mediante l’ausilio dei più moderni sensori di missione, installati sugli aeromobili del Corpo. La carrozzeria abusiva scoperta ad Ortona, di circa 1500 metri quadrati, è stata sequestrata mentre il legale rappresentante della società è stato deferito.

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Sgominata a Cerignola banda del bancomat: colpi anche in Abruzzo

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banda bancomat cerignola

La Polizia ha sequestrato ordigni, attrezzi da scasso, parrucche ed 11 chili di esplosivo. La banda era specializzata in assalti a casse automatiche ed ha compiuto colpi anche in Abruzzo: prima faceva saltare il bancomat, poi lasciava dietro di sé strisce chiodate per fermare gli inseguitori.

PESCARA – 80 circa gli agenti dispiegati dalla Polizia di Foggia questa mattina, per un’operazione che ha portato all’arresto di 8 persone ritenute responsabili di diverse rapine a mano armata, che hanno oltretutto generato ingenti danni alle strutture colpite. La banda, con base a Cerignola, infatti era specializzata in colpi ai bancomat mediante l’utilizzo di esplosivi ed ha messo a segno diverse rapine tra Basilicata, Campania ed Abruzzo.

Il modus operandi della banda del bancomat sgominata a Cerignola era collaudato: prima veniva fatta saltare la cassa automatica con la “tecnica della marmotta”, che prevede di piazzare un piccolo ordigno nella fessura dalla quale solitamente escono le banconote, poi venivano piazzate alcune strisce chiodate sull’asfalto, per fermare eventuali inseguitori.

Le indagini hanno preso avvio lo scorso febbraio, quando le forze dell’ordine hanno notato diversi punti di contatto tra rapine avvenute in luoghi distanti gli uni dagli altri: l’esplosivo artigianale utilizzato, l’impiego di mezzi rubati e poi abbandonati, lo studio dei punti di accesso ed altro ancora. I colpi procuravano alle vittime anche ulteriori ed ingenti danni collaterali, dal momento che le deflagrazioni hanno danneggiato le strutture nelle quali i bancomat fatti saltare erano installati.

Durante le operazioni odierne, gli agenti hanno sequestrato diverso materiale utilizzato durante le rapine, come parrucche ed attrezzi da scasso, ma anche 11 chili di esplosivo ed ordigni già pronti.

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