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Ascoli Piceno

Attivata la rete Bul a Montalto: la Banda Ultralarga che connetterà i marchigiani con il mondo

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MONTALTO DELLE MARCHE – La Regione Marche dà ufficialmente avvio alla fase operativa del servizio di Banda Ultralarga con l’attivazione a Montalto delle Marche.

L’evento inaugurale, aperto dal presidente della Regione, Luca Ceriscioli, dal sindaco di Montalto, Daniel Matricardi e dalla dirigente scolastica Luigia Romagni, si è tenuto nella palestra dell’Istituto scolastico comprensivo di Montalto, la prima scuola in assoluto nelle aree bianche in Italia a collegarsi alla rete Bul.

Al via da Montalto delle Marche un’infrastruttura essenziale, un moderno sistema di interconnessione per tutti i cittadini che vogliono mettersi in rete e per le aziende che lavorano con tutto il mondo, abilitando anche servizi che hanno bisogno per essere attivati della BUL.

Luca Ceriscioli (Il Martino - ilmartino.it -)

Luca Ceriscioli

‘Su questa fibra viaggeranno i sogni e le opportunità, la voglia di crescere e competere di questa regione – ha dichiarato il presidente CeriscioliSi apre un mondo di opportunità per la comunità, la banda ultralarga ci permette di crescere in ogni attività e vincere strategicamente tutte le partite, sul piano della conoscenza per i giovani e la scuola, nella qualità dei servizi della pubblica amministrazione e per le imprese per le quali è essenziale collegarsi al mondo.

Sono centinai i cantieri aperti in un percorso che ci porterà nel giro di un paio d’anni a poter godere di questo servizio in tutta la regione. Grazie al lavoro di tutti gli attori per il gioco di squadra che ci ha portato oggi a questo grande risultato che esalta il territorio e permette alla regione di affrontare il futuro da una stazione spaziale sotto i piedi’.

‘Ottima sinergia e collaborazione per un progetto ambizioso – ha rilevato il Sindaco Matricardiper accedere ai più innovativi servizi digitali nel nostro territorio’.

Implementare il Piano per la Banda ultralarga è strategico anche per il rilancio dei territori colpiti dal sisma. È l’infrastruttura in grado di abilitare tutte le altre infrastrutture immateriali e dare quindi nuove opportunità di sviluppo ai territori che sono più penalizzati dalle infrastrutture fisiche, consentendo di arginare lo spopolamento delle aree interne grazie, ad esempio, a servizi innovativi di telemedicina e di teleassistenza, a supporto di tutta la popolazione e in particolare di quella più fragile, degli anziani, ma anche dei giovani che devono trovare nuove opportunità per non abbandonare i loro territori di origine, ma anzi divenire protagonisti del loro sviluppo e della loro rinascita. Strategia perseguita con determinazione e impegno, per rendere le Marche protagoniste dei processi di innovazione.

Un caso particolare gli 87 Comuni del cratere del sisma, per i quali sono state messe a punto procedure speciali affinché fossero raggiunte dalla BUL le SAE, gli edifici pubblici provvisori, le aree produttive di emergenza e quelle nuove attivate dopo il sisma per contribuire a rilanciare le attività di quelle zone.

Garantire entro il 2020 la copertura al 100% della popolazione marchigiana e la sottoscrizione di abbonamenti con velocità superiore ai 100 Mbps per il 40% degli utenti domestici e per l’80 % delle utenze business resta una delle più importanti priorità di governo della Regione.

Il soggetto attuatore è la società pubblica Infratel, che ha il compito di attuare il Piano Banda Ultralarga. Il Piano per le Aree Bianche è in corso di realizzazione attraverso la creazione di una rete di proprietà pubblica (Stato/Regioni), in larga parte mediante il meccanismo della concessione, con un concessionario che realizza la rete e le gestisce per 20 anni, rendendola disponibile agli operatori che offrono i servizi di connettività BUL agli utenti finali: cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni. Il concessionario, scelto tramite gara, è Open Fiber, che sta realizzando il Piano in tutta Italia. Il Piano prevede 9,6 mln unità immobiliari da collegare, in 7.700 Comuni in 20 Regioni, per 14,2 mln di abitanti.

I criteri strategici di intervento per l’implementazione della Banda Ultra Larga nei territori dei 236 Comuni coinvolti (dove sono state firmate tutte le convenzioni), in particolare nelle aree produttive, industriali e rurali interne e per le sedi della PA marchigiana, sono definiti nel Piano telematico della Regione Marche, proposto dalla Giunta e già approvato dall’Assemblea Legislativa. Ammontano ad oltre 105 milioni di euro le risorse complessivamente stanziate per il raggiungimento di questi obiettivi.

A seguito delle convenzioni operative stipulate tra Infratel Italia Spa ed i Comuni, si è dato avvio alle successive istruttorie tecniche finalizzate a pianificare il riutilizzo sinergico delle infrastrutture civili e delle opere di scavo già esistenti o programmate, e ad individuare le aree da coprire ad almeno 100Mbs (sedi delle PA e territori dei Comuni). A questo fine è stata inoltre istituita la ‘Task Force Piano BUL Marche’, un tavolo permanente con funzione di acceleratore e cerniera con i soggetti del territorio, composta da Regione, ANCI regionale, Camera di Commercio, CORECOM, Università marchigiane, Associazioni di categoria, Operatori TLC nazionali e locali ed altri stakeholder interessati.

Nel corso del 2019 – conclude il comunicato della Regione – si sono concluse 15 Conferenze di Servizi, per 127 progetti autorizzati. Sono 135 i cantieri aperti, 11 di prossima apertura e 3 già chiusi.

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La Polizia Provinciale di Ascoli Piceno a difesa delle colture contro i cinghiali

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In attuazione del Piano Regionale, il Comando della Polizia Provinciale ha effettuato interventi mirati a tutela dei grani locali, servendosi anche delle nuove dotazioni tecnologiche, quali droni e visori ad imaging termico.

ASCOLI PICENO – Azioni mirate contro i cinghiali per difendere le colture della provincia. La Polizia Provinciale ha svolto una proficua attività volta a difendere le colture cerealicole del territorio, in particolare orzo e grani di vario genere.

Gli ungulati provocano gravi danni alle colture ed alle aziende agricole non soltanto per il fatto che si cibano delle spighe fin dai primi gradi di maturazione, ma anche perché scavano e si muovono in branchi. Il passaggio ed il calpestio dei cinghiali infatti devasta i campi e provoca danni ingenti.

A sostegno delle imprese agricole della provincia di Ascoli Piceno, la Polizia Provinciale ha effettuato interventi mirati a tutela dei grani locali, servendosi anche delle nuove dotazioni tecnologiche, quali droni e visori ad imaging termico.

«Esprimo soddisfazione per il lavoro svolto dalla Polizia Provinciale – dichiara il comandante Eugenio Vendrame – che svolge un’azione volta alla tutela delle risorse agricole e ambientali del territorio, nell’ottica della sostenibilità e della salvaguardia della biodiversità e della flora e fauna. Va inoltre sottolineato che, in sinergia con il Servizio Veterinario della locale AST, è stata data attuazione del al Piano di Sorveglianza della Peste suina africana da cui risultiamo, grazie anche a questo genere di controlli sugli ungulati, a tutt’oggi indenni».

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Gli cade un contenitore addosso: morto un bimbo di 4 anni ad Acquasanta Terme

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La tragedia si è verificata sabato mattina a Ficciano, frazione di Acquasanta Terme, dove un bimbo di 4 anni è morto dopo essere rimasto schiacciato da un contenitore di metallo. Il piccolo se lo è inavvertitamente tirato addosso, sotto gli occhi del papà. I due erano nel garage di casa.

ASCOLI PICENO – La comunità di Acquasanta Terme è sotto shock per la tragedia verificatasi sabato 24 agosto nella frazione di Picciano, dove un bimbo di 4 anni è morto dopo essere stato schiacciato da un contenitore di metallo.

Il piccolo sui trovava nel garage di casa, in compagnia del padre, che ha assistito inerme alla scena ed ha chiamato i soccorsi. L’allarme è stato lanciato intorno alle 10:20. Il contenitore di metallo avrebbe colpito il piccolo al torace.

Sul posto è intervenuta un’eliambulanza partita dall’ospedale regionale di Torrette di Ancona. Il personale sanitario ha tentato per due ore di rianimare il bambino. Purtroppo però gli sforzi si sono rivelati vani ed il piccolo non ce l’ha fatta.

La comunità, già fortemente colpita e messa a dura prova dal sisma del 2016, è rimasta fortemente scossa. L’episodio è stato catalogato come incidente domestico. La Procura ha disposto un’ispezione cadaverica, un atto dovuto in certe occasioni. Una volta eseguita, la salma del piccolo sarà restituita alla famiglia, che potrà procedere alle esequie.

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Tragedia a Spinetoli, morto un bimbo di 3 anni caduto in un canale

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La tragedia si è verificata nel pomeriggio di ieri nelle campagne di Spinetoli, dove un bimbo di 3 anni è morto dopo essere caduto in un canale. Allarme lanciato dalla famiglia, di origine straniera. Il corpicino è stato avvistato a circa 400 metri dal punto in cui il piccolo era sparito, ma ormai non c’era più nulla da fare.

ASCOLI PICENO – Quando il corpicino è stato avvistato, il piccolo era ancora vivo, ma le sue condizioni erano ormai disperate. I tentativi di rianimarlo si sono rivelati vani e l’eliambulanza decollata da Torrette di Ancona è stata fatta tornare indietro. A Spinetoli un bimbo di 3 anni è morto dopo essere caduto in un canale dell’irrigazione, ieri, domenica 25 agosto.

Il piccolo è sfuggito al controllo dei familiari, di origine straniera. La madre del bambino si trova in stato di gravidanza. Il ritrovamento del corpicino è avvenuto intorno alle 20:00. Due passanti lo hanno notato ed hanno segnalato la posizione ai soccorritori nel frattempo intervenuti. Le ricerche infatti erano già in corso, dal momento che la scomparsa è stata subito segnalata.

Purtroppo però a nulla sono valse le manovre di rianimazione ed il bimbo di3 anni caduto in un canale a Spinetoli è morto. Il ritrovamento è avvenuto a circa 400 metri dalla posizione in cui è stata segnalata la sua scomparsa. Il canale nel quale si trovava è profondo all’incirca un metro e mezzo. Sul posto sono intervenuti, oltre al personale sanitario del 118, anche i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco.

Sono in corso gli accertamenti per chiarire la dinamica dell’incidente.

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