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Abruzzo

Intervista a Johnny Cronaca – Scrittore da Chieti a Parigi

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Quando conobbi Johnny Cronaca – attenzione, è un nome d’arte, il nostro tiene molto alla sua privacy – mi trovavo nella mia stanzetta e probabilmente fuori pioveva. Ci scrivemmo in merito alle solite cose abruzzesi, questo tempo che non si rimette ancora, le pallotte cace e ove.

Nel 2021 Johnny, già famoso sui social dove è solito dilettare i suoi seguaci per mezzo di argute storie parigine, ha pubblicato il suo primo libro: “Parigi, Amore e Tiramisù”, edito da Echos Edizioni nella collana Latitudini.

Un libro encroyable che diverte – ça va sans dire – e che commuove insospettabilmente, seriamente, intoscibilmente.

Ciao Johnny, come nasce il tuo personaggio e perché?


“Johnny Cronaca nasce per caso durante una passeggiata a Parigi. Avevo appena vissuto un’esperienza traumatica e trascendentale: l’ottenimento di un appartamento, anzi, di un buco, in affitto. Erano tre settimane che vivevo momenti tragicomici in un francese approssimativo e mi sono detto: “E se li mettessi tutti insieme e ne scrivessi una storia umoristica?”. Fu un successo insperato. Quindi il perché è presto detto: condividere una disavventura cercando di far ridere amici e parenti. Poi oh, scrivere cazzate mi è sempre piaciuto”.

Il tuo primo libro, “Parigi, amore e tiramisù”: perché uno se lo dovrebbe accattare?


Innanzitutto perché fa ridere. Ho sempre avuto una venerazione per i grandi comici italiani, a partire da Paolo Villaggio con i suoi libri di Fantozzi, passando da Aldo, Giovanni e Giacomo, Troisi, Verdone, e tanti altri. Ma di letture comiche di valore non ne ho mai trovate più di tre o quattro. Questo libro riempie un po’ questo mio vuoto. In secondo luogo perché fa riflettere; la storia di una coppia di giovani che lascia la propria terra in cerca di fortuna ha con sé sempre delle implicazioni nostalgiche, a volte tragiche. Il tono a volte ha questo sapore amaro che fa parte comunque della vita, e fa crescere. Terzo motivo? Ho ricevuto tanti messaggi entusiasti da sconosciuti e nessuno si è mai lamentato. Finora almeno.

Come è stato presentare il libro in giro per la tua regione e quale è stato il momento più bello vissuto con il pubblico.


Girare per l’Abruzzo è stato magnifico. È stato come dare un volto a tutti quei like e messaggi letti solo dietro uno schermo. Da Parigi poi è come se avessi sempre vissuto la mia esperienza da scrittore umoristico come su un palco, da attore. O forse con un filtro. Incontrare il pubblico ha reso tutto reale e finalmente ho sentito un’emozione autentica (e non virtuale). Il momento più bello? Ero al salone del libro di Torino firmando copie, si avvicina questa ragazza, mi dice: “Io vivo in Germania e mi sento spesso sola, ma ciò che scrivi mi fa sentire a casa.” È stato impagabile.

Hai intenzione di restare a Parigi per l’eternità?


L’eternità è una cosa grossa, me la immagino come il paradiso di Dante, ma con più arrosticini. Parlando con mia moglie ci siamo già detti che la pensione la passeremo in Abruzzo, ma i prossimi anni mi vedono in territorio gallico. Dobbiamo finire ciò che abbiamo iniziato, ovvero conquistare tutto il conquistabile e insegnargli a cucinare. Poi tornerò.

Progetti futuri?


Mi piacerebbe continuare a raccontare storie umoristiche, magari con un secondo libro. Poi l’idea di diventare padre non mi dispiace, mi piacerebbe avere un pargolo. Tuttavia l’idea che mio figlio (o mia figlia!) parli francese come i miei colleghi mi è rivoltante. Dovremo parlare più dialetto in casa per evitare il peggio? Chissà. Sicuramente l’estate lo riporteremo in Italia, per un periodo di rieducazione culturale.

Da teatino doc, saresti d’accordo nel dedicare una piazza di Chieti, una statua, finanche un quartiere a Giustino “steteve a la case”?


Assolutamente sì. Proporrei un mezzobusto in un punto ben visibile della Villa Comunale, tipo vicino la fontana. E chiaramente ci dovrebbe stare scritto “Steteve a la cas’”. D’inverno, con la neve, sono convinto potrebbe diventare una location da pellegrinaggio, già mi immagino le foto in famiglia.

Grazie Johnny, ti saluto caramente.

Idem.

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Teramo

Il XXXII Premio Borsellino nel ricordo di Giandonato Morra

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XXXII premio nazionale borsellino nel ricordo di giandonato morra

TERAMO – Ha preso avvio ieri, mercoledì 16 ottobre, il fitto programma di incontri promossi nell’ambito della XXXII edizione del Premio nazionale Paolo Borsellino. Il Premio, nato nel 1992 su iniziativa dall’associazione Società Civile ets, fino al 24 ottobre toccherà le comunità scolastiche di Teramo, Roseto degli Abruzzi e Pineto. Saranno tra i più giovani due testimoni di legalità, da sempre in prima linea: don Aniello Manganiello, per anni parroco di Scampia, prete anti-camorra, già Garante del Premio Borsellino e don Antonio Coluccia, parroco di strada, prete simbolo della lotta alla criminalità nelle periferie di Roma e che da anni vive sotto scorta perché vittima di gravi intimidazioni. Gli appuntamenti teramani sono stati presentati, stamane, nel corso di una conferenza stampa presso la Biblioteca “M.Delfico” a Teramo.

XXXII premio nazionale borsellino nel ricordo di giandonato morra 2

La cerimonia di premiazione della XXXII edizione del Premio Nazionale Paolo Borsellino si svolgerà a L’Aquila, presso il ridotto del Teatro comunale, venerdì 25 ottobre a partire dalle 10. Saranno premiati: il capo della Polizia Vittorio Pisani; il procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro, e il procuratore di Milano, Marcello Viola; la mamma di Giogiò Cutolo, Daniela Di Maggio; la poliziotta testimone anti-violenza Alessandra Accardo; i giornalisti Francesca Fagnani, Giovanni Pinto, Toni Mira ed Enrico Fontana. Per l’impegno sociale saranno premiate Rurabilandia e la banda Rulli Frulli; per la fotografia Tony Gentile e per la Memoria il caposcorta di Paolo Borsellino, Nicola Catanese e l’agente di scorta di Giovanni Falcone, Dario Falvo.

Da quest’anno, uno dei 10 premi nazionali sarà intitolato all’avvocato Giandonato Morra, ex assessore e Difensore civico regionale, fortemente impegnato nel corso della propria vita ed esperienza professionale e politica, a sostegno dei diritti e delle minoranze. Alla conferenza stampa di presentazione sono state presenti autorità civili e militari, le dirigenti scolastiche che da anni accolgono i premi e una delegazione di Rurabilandia cui l’avvocato Morra era particolarmente legato e cui andrà anche uno dei dieci premi della 32esima edizione.

Emozionati nel ricordare Morra sia il presidente di Società Civile, Leonardo Nodari, sia la consigliera regionale Marilena Rossi: «In questi 32 anni il Premio Nazionale Paolo Borsellino ha dato voce a chi pratica la Legalità, proprio come ha fatto nella sua vita Giandonato. E’ straordinario il lavoro profuso per sensibilizzare concretamente la società civile e tutte quelle persone che hanno voglia di condividere la Cultura della Legalità. Il Premio si conferma un’occasione preziosa di riflessione per tutti, fornendo soprattutto alle giovani generazioni strumenti ed esempi concreti di impegno civile. E per molti noi un grande esempio è stato proprio quello di Giandonato Morra».

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Teramo

Consegnati i tablet alle classi “senza zaino” del Pascal-Comi-Forti

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tablet studenti senza classi pascal-comi-forti

I i professori hanno consegnato, in comodato d’uso gratuito, i tablet di ultima generazione alle classi “Senza Zaino” di Ragioneria e Geometri dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Pascal-Comi-Forti” di Teramo, spiegando le modalità di download dei testi digitali.

TERAMO – «Ogni promessa è debito”, avevamo promesso il rinnovo totale dei tablet nelle classi digitali e così è stato». Questo l’incipit della dirigente scolastica Maria Letizia Fatigati nell’avvio del pomeriggio di consegna dei nuovissimi tablet agli studenti e studentesse delle classi “Senza Zaino” di Ragioneria e Geometri dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Pascal-Comi-Forti” di Teramo.

In un pomeriggio di lavoro e di dedizione da parte delle ditte appaltate dalla Provincia di Teramo e incaricate di allestire oltre 30 nuove aule per accogliere le comunità scolastiche del “Melchiorre Delfico”, in un clima di grande collaborazione Scuola-Famiglie, i professori Roberto Salvatori, Franco Campitelli, Rosa Montenero Vertino e Giovanni Tella hanno consegnato, in comodato d’uso gratuito, i tablet di ultima generazione ai numerosi studenti e genitori presenti, spiegando le modalità di download dei testi digitali e la validità della didattica digitale. «Bene ragazzi… tutto è pronto per far bene.. ora dimostrate a tutti la stoffa che avete e siate ciascuno le nuove firme del futuro da progettare» l’auspicio della dirigente scolastica Fatigati.

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Pescara

G7 a Pescara, mentre la città si blinda si discute dei fondi utilizzati | LE ZONE ROSSE

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g7 pescara 21 22 23 ottobre 2024 zone rosse

5 zone rosse, controlli in tutta la città e modifiche alla viabilità da lunedì 21 fino a venerdì 25 ottobre a Pescara in occasione del G7. Mentre la città si appresta ad accogliere i ministri degli Esteri delle 7 grandi, a livello locale si dibatte dei fondi comunali e regionali impiegati. Di Marco scrive a Tajani: «non doveva essere tutto appannaggio della Presidenza del Consiglio dei Ministri?». Dalla Regione altri 500 mila euro.

PESCARA – I ministri degli Esteri di Canada, Usa, Giappone, Regno Unito, Francia e Germania, saranno accolti dall’omologo italiano Antonio Tajani, il prossimo martedì 22 ottobre, per il G7 di Pescara. Per tre giorni i rappresentati delle 7 grandi potenze mondiali, facendo finta che Cina, Russia e India non lo siano, discuteranno di Cooperazione e Sviluppo, mentre Pescara ed i pescaresi dovranno fare i conti con divieti, rimozioni forzate, zone rosse e limitazioni temporanee che proseguiranno anche dopo il G7, fino a venerdì 25 ottobre.

5 le zone rosse individuate da Questura e Prefettura, nelle quali saranno osservati i più rigidi protocollo di sicurezza: Aurum, Imago, Cascella, Risorgimento, Museo Dell’Ottocento. Per conoscere le vie interessate da divieto di transito e limitazioni temporanee in occasione del G7, è possibile consultare la pagina dedicata del sito del Comune di Pescara.

Ma oltre a strade chiuse e divieti di parcheggio, a far discutere a livello locale sono anche i fondi utilizzati per l’allestimento dell’evento. Il Consiglio Regionale ha approvato un emendamento che stanzia 500 mila euro per il G7, somma che va a sommarsi ai 600 mila già previsti dal Comune. «D’Incecco aveva promesso che tutte le spese sarebbero state a carico della presidenza del Consiglio dei Ministri . Sugli atti non abbiamo trova traccia della parola “anticipazione”» afferma il consigliere regionale dem Antonio Di Marco, il quale ha inviato una lettera a Tajani per chiedere lumi: «È un onore ospitare questo rilevante accadimento, ma lo è anche rappresentare la condizione di decine di migliaia di persone che vivono momenti di difficoltà ad esempio in ambito sanitario, a causa del deficit del settore, su cui sarebbe opportuno concentrare tutte le risorse possibili».

Esprime invece gratitudine il sindaco Masci: «Desidero ringraziare la Regione Abruzzo per le somme che il Consiglio regionale ha destinato ieri a Pescara. In queste ultime settimane la città è stata al centro di alcuni interventi di riqualificazione per accogliere i “grandi” del G7 Sviluppo e tutti i componenti del B7, con le delegazioni che li accompagnano: sono interventi che, come abbiamo già detto più volte (ma alcuni proprio non riescono a capirlo), rimarranno ai pescaresi e a tutti coloro che quotidianamente raggiungono la nostra città per motivi di lavoro e di studio, ma anche ai turisti».

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