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Teramo

Emma Zarroli: «corro da sola per coerenza e per non tradire la fiducia dei cittadini»

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intervista Emma Zarroli candidata sindaco Martinsicuro elezioni Amministrative 2022

Emma Zarroli, la candidata sindaco della lista civica “Rigeneriamo la Città”, il terzo polo che correrà alle Elezioni Amministrative del prossimo 12 giugno, ed attuale Presidente del Consiglio Comunale, spiega in questa intervista come mai ha deciso di presentare la sua candidatura e i motivi di frattura con l’attuale Amministrazione.

MARTINSICURO – «Io rispetto le scelte politiche di ciascuno, ma credo che bisogna essere chiari con la cittadinanza» motiva così in questa breve intervista, la sua scelta di correre da sola alle prossime Elezioni Amministrative, Emma Zarroli, la candidata sindaco della lista civica “Rigeneriamo la Città”. La presidente del Consiglio Comunale infatti, non correrà in appoggio all’attuale primo cittadino, Massimo Vagnoni, ma si propone come alternativa.

Candidata, come ha maturato questa decisione?

Semplice, è cambiato il quadro politico rispetto a cinque anni fa. Se alle scorse tornate elettorali ci siamo presentati come una coalizione civica, priva di insegne o esponenti di partito, questa volta non sarebbe stato così, al di là delle dichiarazioni. La presenza di esponenti di partiti di centrodestra e le affermazioni del primo cittadino, che alla stampa si è definito un uomo proveniente da quest’area, salvo poi far marcia indietro, ha reso la mia presenza incompatibile.

Quindi nessuna frattura sul piano del programma?

No, anzi sfido chiunque a dire che non ho dato il mio apporto alle importanti opere che sono state realizzato, o che si realizzeranno a breve, oppure che non abbia lavorato fino all’ultimo con lealtà e coerenza. Ho presieduto tutte le Commissioni e fino all’ultimo Consiglio Comunale non ho mai remato contro o fatto alcunché per mettere i bastoni tra le ruote all’Amministrazione, anzi, mi sono spesa molto per conseguire risultati importanti.
Ripeto, è un discorso più che altro politico. Non ho mai nascosto la mia appartenenza: sono stata, sono e sarò sempre socialista. Tutta la mia carriera politica si è sviluppata in quest’area. Ma quando ho deciso di competere anche a livello locale, ovvero alle scorse Elezioni, l’ho fatto per senso civico e per questo ho sposato un progetto che era privo di interferenze partitiche. Adesso non sarebbe più così e si creerebbe una certa distanza politica tra me e alcuni componenti della coalizione, rendendo di fatto impossibile la mia candidatura in questo schieramento. Poi certo, inutile nasconderlo, qualche punto di contrasto è venutosi a creare nell’ultimo periodo, mi riferisco ad esempio al taglio dei pini, punto verso il quale ho manifestato tutta la mia contrarietà.

È stato arduo fare questa scelta?

Da un punto di vista elettorale avrei ottenuto vantaggi a fare buon viso a cattivo gioco. Avrei potuto far finta di nulla e correre insieme ad una coalizione che sul piano dei voti parte in vantaggio rispetto agli altri. Ma non sono in grado di venire meno al mio mandato, o tradire la fiducia degli elettori. Chi mi ha affidato il suo voto non lo ha fatto né perché io sono un’esponente del Psi, né perché voleva votare una compagine di centrodestra. L’ha fatto perché credeva nelle istanze che proponevo, quindi la mia è stata una scelta di coerenza. In questo senso, è stato molto facile farla.

Quindi lei considera la candidatura di Vagnoni come una candidatura di centrodestra?

Mi sembra evidente, anche se non vengono esposti i simboli di partito. Ma è chiaro che se si candidano esponenti di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, è difficile dire che sia una proposta civica. L’unica lista civica che correrà alle prossime elezioni siamo noi, alternativi a centrodestra e centrosinistra.

Quali sono le sue proposte per la città?

Sarebbe presuntuoso affermare che va tutto bene. Martinsicuro, come ogni comune, ha le sue criticità e bisogna intervenire, in particolare intercettando fondi e nuove opportunità di sviluppo. Non a caso nel nome della lista abbiamo deciso di mettere quella che crediamo essere la parola chiave: rigenerazione. Il territorio c’è, ha grandi potenzialità, ma a volte viene trascurato. Rigeneriamolo.

In che modo può avvenire questa rigenerazione?

Puntiamo molto sul sociale. In qualità di avvocato, molto presente sul territorio e tra le persone, devo dire che avverto un crescente disagio sociale, specie tra i più giovani. Mancano proposte per valorizzare il loro potenziale. Ad esempio, abbiamo un sacco di prospetti interessanti nel mondo dello sport, cerchiamo di metterli in grado di sviluppare appieno i loro talenti.
Anche per quanto riguarda il percorso scolastico, crediamo che sia necessario darvi nuovo impulso, ad esempio creando un unico polo per le medie. Io sono sempre per unire e non per dividere e credo che un polo scolastico vissuto dai ragazzi e dalle famiglie, possa portare benefici a tutto il territorio.

E per quanto riguarda il lavoro?

È necessario ridare impulso e nuovi stimoli. Faccio un esempio, abbiamo una zona industriale in cui molti capannoni sono dismessi. Cerchiamo di valorizzare queste strutture e di riconvertirle ad altri scopi.
Potremmo ad esempio, creare fiere mostre. Siamo un territorio ricco di vivai, perché non creare una fiera dedicata al verde?
Un discorso analogo si potrebbe fare per gli ex impianti della Veco, che bisogna
assolutamente convertire. Poi ovviamente bisogna dare impulso al turismo, cercando però di non relegarlo solo alla stagione turistica, ma di rendere il territorio appetibile tutto l’anno.

E come si fa?

Concentrandosi sul decoro pubblico. Bisogna rimettere a posto i marciapiedi di Villa Rosa e Martinsicuro per fare un esempio. Via Filzi, la via principale di Villa Rosa, non ha marciapiedi, né illuminazione, tantomeno una piazza. Miglioriamo l’aspetto della nostra città e rendiamola più appetibile. Decoro, pulizia, verde pubblico, ma anche eventi, cultura e sviluppo delle relazioni sociali, attraverso la creazione di nuovi punti di aggregazione. Perché per esempio, non organizzare manifestazioni culturali al molo?

E oltre alle migliorie rispetto a quanto già esistente, ci sono opere che le piacerebbe realizzare?

Noi in programma abbiamo messo l’edificazione di una nuova zona residenziale a Villa Rosa, che garantirebbe sviluppo edilizio e turistico. Bisogna però fare anche un censimento sulle case presenti nel territorio, per avere un quadro chiaro su quali sono ad uso residenziale e quali invece destinate alla villeggiatura. In questo modo potremmo sfruttare al meglio i proventi della tassa di soggiorno ed avere le risorse per sviluppare Martinsicuro.
Un’altra idea che ci piacerebbe realizzare è quella di mettere in rete tutte le attività martinsicuresi, in modo tale che un turista, ma anche un residente, abbia a portata di click tutte le informazioni di cui ha bisogno per trovare quello che sta cercando: fosse un supermercato, o una maglieria, o un ferramenta. Facciamoci conoscere, le persone apprezzeranno tutto quello che abbiamo da offrire.

Qual è il suo appello agli elettori?

Io vorrei semplicemente restare con la gente e continuare a dare il mio contributo alla città, interloquendo con le istituzioni e con i cittadini. Continuo a credere che il contatto con le persone sia la chiave per una politica efficace e vincente e non ho intenzione di cambiare strada. Chi ci affiderà il suo voto, lo riporrà in mani coerenti e trasparenti, che si impegneranno sempre per realizzare quello che hanno promesso e che non prenderanno mai decisione all’insaputa, o alle spalle, dei martinsicuresi.

Teramo

Il XXXII Premio Borsellino nel ricordo di Giandonato Morra

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XXXII premio nazionale borsellino nel ricordo di giandonato morra

TERAMO – Ha preso avvio ieri, mercoledì 16 ottobre, il fitto programma di incontri promossi nell’ambito della XXXII edizione del Premio nazionale Paolo Borsellino. Il Premio, nato nel 1992 su iniziativa dall’associazione Società Civile ets, fino al 24 ottobre toccherà le comunità scolastiche di Teramo, Roseto degli Abruzzi e Pineto. Saranno tra i più giovani due testimoni di legalità, da sempre in prima linea: don Aniello Manganiello, per anni parroco di Scampia, prete anti-camorra, già Garante del Premio Borsellino e don Antonio Coluccia, parroco di strada, prete simbolo della lotta alla criminalità nelle periferie di Roma e che da anni vive sotto scorta perché vittima di gravi intimidazioni. Gli appuntamenti teramani sono stati presentati, stamane, nel corso di una conferenza stampa presso la Biblioteca “M.Delfico” a Teramo.

XXXII premio nazionale borsellino nel ricordo di giandonato morra 2

La cerimonia di premiazione della XXXII edizione del Premio Nazionale Paolo Borsellino si svolgerà a L’Aquila, presso il ridotto del Teatro comunale, venerdì 25 ottobre a partire dalle 10. Saranno premiati: il capo della Polizia Vittorio Pisani; il procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro, e il procuratore di Milano, Marcello Viola; la mamma di Giogiò Cutolo, Daniela Di Maggio; la poliziotta testimone anti-violenza Alessandra Accardo; i giornalisti Francesca Fagnani, Giovanni Pinto, Toni Mira ed Enrico Fontana. Per l’impegno sociale saranno premiate Rurabilandia e la banda Rulli Frulli; per la fotografia Tony Gentile e per la Memoria il caposcorta di Paolo Borsellino, Nicola Catanese e l’agente di scorta di Giovanni Falcone, Dario Falvo.

Da quest’anno, uno dei 10 premi nazionali sarà intitolato all’avvocato Giandonato Morra, ex assessore e Difensore civico regionale, fortemente impegnato nel corso della propria vita ed esperienza professionale e politica, a sostegno dei diritti e delle minoranze. Alla conferenza stampa di presentazione sono state presenti autorità civili e militari, le dirigenti scolastiche che da anni accolgono i premi e una delegazione di Rurabilandia cui l’avvocato Morra era particolarmente legato e cui andrà anche uno dei dieci premi della 32esima edizione.

Emozionati nel ricordare Morra sia il presidente di Società Civile, Leonardo Nodari, sia la consigliera regionale Marilena Rossi: «In questi 32 anni il Premio Nazionale Paolo Borsellino ha dato voce a chi pratica la Legalità, proprio come ha fatto nella sua vita Giandonato. E’ straordinario il lavoro profuso per sensibilizzare concretamente la società civile e tutte quelle persone che hanno voglia di condividere la Cultura della Legalità. Il Premio si conferma un’occasione preziosa di riflessione per tutti, fornendo soprattutto alle giovani generazioni strumenti ed esempi concreti di impegno civile. E per molti noi un grande esempio è stato proprio quello di Giandonato Morra».

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Teramo

Consegnati i tablet alle classi “senza zaino” del Pascal-Comi-Forti

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tablet studenti senza classi pascal-comi-forti

I i professori hanno consegnato, in comodato d’uso gratuito, i tablet di ultima generazione alle classi “Senza Zaino” di Ragioneria e Geometri dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Pascal-Comi-Forti” di Teramo, spiegando le modalità di download dei testi digitali.

TERAMO – «Ogni promessa è debito”, avevamo promesso il rinnovo totale dei tablet nelle classi digitali e così è stato». Questo l’incipit della dirigente scolastica Maria Letizia Fatigati nell’avvio del pomeriggio di consegna dei nuovissimi tablet agli studenti e studentesse delle classi “Senza Zaino” di Ragioneria e Geometri dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Pascal-Comi-Forti” di Teramo.

In un pomeriggio di lavoro e di dedizione da parte delle ditte appaltate dalla Provincia di Teramo e incaricate di allestire oltre 30 nuove aule per accogliere le comunità scolastiche del “Melchiorre Delfico”, in un clima di grande collaborazione Scuola-Famiglie, i professori Roberto Salvatori, Franco Campitelli, Rosa Montenero Vertino e Giovanni Tella hanno consegnato, in comodato d’uso gratuito, i tablet di ultima generazione ai numerosi studenti e genitori presenti, spiegando le modalità di download dei testi digitali e la validità della didattica digitale. «Bene ragazzi… tutto è pronto per far bene.. ora dimostrate a tutti la stoffa che avete e siate ciascuno le nuove firme del futuro da progettare» l’auspicio della dirigente scolastica Fatigati.

tablet studenti senza classi pascal-comi-forti 2

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Teramo

Applausi per la presentazione del libro di Tiziana Ciampetti al Museo delle Armi di Martinsicuro

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presentazione libro tiziana ciampetti museo armi antiche martinsicuro
Lorenzo Revel, Tiziana Ciampetti, Sara Torquati, Leonardo Carapucci, Franco Cucco.

Al termine della discussione letteraria, il giovane pianista Lorenzo Revel ha deliziato i presenti con una selezione di brani classici. La serata si è conclusa con una sorpresa: la lettura di alcuni brani del poeta martinsicurese Franco cucco.

TERAMO -Domenica 13 ottobre 2024, il Museo delle Armi Antiche di Martinsicuro ha ospitato un evento culturale di grande rilievo, con la scrittrice martinsicurese Tiziana Ciampetti, il giovane talento musicale Lorenzo Revel e il poeta locale Franco Cucco come protagonisti. La sala, colma di spettatori, è stata il palcoscenico di una serata dedicata alla letteratura, alla musica e alla poesia, che si è conclusa con forti applausi e grande entusiasmo.

Il pomeriggio ha avuto inizio con i ringraziamenti del Presidente del Museo, Sara Torquati, che ha espresso gratitudine verso l’Amministrazione Comunale, rappresentata dalla consigliera Valentina Coccia. In seguito, il pittore Leonardo Carapucci ha preso la parola, enfatizzando l’importanza di valorizzare i talenti locali e introducendo un dialogo amichevole con Tiziana Ciampetti.

Il romanzo di Tiziana Ciampetti, Perdersi in guerra, è stato al centro della conversazione al Museo delle Armi Antiche di Martinsicuro. «Le storie che racconto sono frutto della mia immaginazione, ma quello che ho descritto l’ho visto davvero» ha dichiarato la scrittrice, mantenendo il pubblico in bilico tra realtà e finzione. Il libro, ricco di colpi di scena e con un finale sorprendente, ha suscitato un vivace scambio di domande con gli spettatori, che hanno molto apprezzato l’intensità dell’opera.

Dopo la discussione letteraria, il palcoscenico è stato tutto per Lorenzo Revel, giovane pianista di Elpidiense, che ha incantato l’auditorio con una selezione di brani classici. La sua performance, accolta con calorosi applausi, è stata seguita da una breve intervista condotta da Carapucci, che ha augurato al giovane una carriera brillante.

La serata ha riservato anche una sorpresa: la presenza inaspettata del poeta martinsicurese Franco Cucco, invitato da Carapucci, ha deliziato il pubblico con la declamazione dei suoi versi toccanti. L’intervento di Cucco ha aggiunto ulteriore profondità all’evento, regalando momenti di intensa emozione.

Conclusosi tra scroscianti applausi, l’evento ha rafforzato l’impegno del Direttivo del Museo nel rendere la cultura accessibile e vibrante, capace di toccare il cuore e la mente di tutti i partecipanti. Un tributo alla bellezza, alla libertà e alla vita stessa che solo la cultura può offrire

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