Le reti da pesca sequestrate dalla Capitaneria di Porto di Pescara servivano per catturare prodotto ittico al di sotto della soglia minima. Sanzioni fino a 12 mila euro.
PESCARA – Nei giorni scorsi la Motovedetta CP 729, coadiuvata dagli “Ispettori Pesca” del Centro di Controllo Area Pesca (CCAP), ha effettuato una vasta operazione finalizzata al contrasto della pesca illegale. In tale contesto, due reti per la pesca a strascico che presentavano maglie troppo sottili sono state sequestrate dalla Capitaneria di Porto di Pescara.
Gli attrezzi, in contrasto con la normativa di settore Nazionale e Comunitaria, avevano caratteristiche tali da ridurne, drasticamente e ben oltre i limiti fissati dalla legge, la selettività delle maglie in relazione alle specie ittiche potenzialmente catturabili.
L’intervento degli uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Pescara ha permesso di sottrarre alla disponibilità dei trasgressori gli attrezzi non conformi: è stato impedito, così, un utilizzo difforme che avrebbe portato, senza dubbio, al prelievo di prodotto ittico al di sotto della taglia di riferimento per la conservazione (cd. Taglia minima) con conseguente impatto sulla risorsa alieutica.
I militari hanno elevato sanzioni amministrative fino ad € 12000 ed hanno provveduto all’applicazione di punti per infrazioni gravi nei confronti del comandante e del titolare della licenza di pesca.
«Le attività illegali accertate – sottolinea la Capitaneria di porto – evidenziano il ruolo centrale del Corpo delle Capitanerie di porto nel contrasto alla pesca illegale non dichiarata e non regolamentata (IUU – Illegal, unreported and unregulated fishing) a tutela della risorsa ittica, delle attività economiche connesse e dell’ambiente marino. I controlli proseguiranno senza sosta ancor più all’inizio della stagione estiva che vedrà le coste abruzzesi popolarsi di numerosi turisti provenienti da tutto il territorio nazionale».
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Penne. L’incidente è avvenuto durante il turno notturno.
PESCARA – Era al lavoro su un macchinario all’interno di uno stabilimento di alimenti surgelati di Alanno, intento a riparare un rullo trasportatore, l’operaio manutentore di 59 anni che la notte scorsa è caduto da un’altezza di 3 metri in seguito ad un incidente sul lavoro ancora da riostruire.
E’ infatti ancora in fase di accertamento la dinamica dell’accaduto. L’uomo è stato subito soccorso dagli altri dipendenti presenti nell’azienda in quel momento, i quali hanno prontamente chiamato i soccorsi.
L’operaio rimasto vittima di un incidente sul lavoro ad Alanno è stato trasportato in codice roso presso l’ospedale Santo Spirito di Pescara.
Ieri sul posto i Carabinieri della Radiomobile di Penne, mentre questa mattina il personale del Dipartimento prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro della Asl di Pescara, ha effettuato un nuovo sopralluogo presso la ditta, in compagnia dei Carabinieri della Stazione locale, per verificare che siano state rispettate tutte le norme di sicurezza sul lavo.
Si è da poco conclusa l’operazione Mistral del Centro di controllo area pesca della Direzione Marittima di Pescara finalizzata al controllo della filiera ittica.
PESCARA – Oltre 150 ispezioni su tutto il territorio di competenza, tra Abruzzo e Molise, che si sono concluse con il il sequestro di circa 1500 kg di prodotto ittico e svariati attrezzi da pesca non conformi, mentre le sanzioni ammnistrative contestate superano i 25 mila euro. Si è conclusa da pochi giorni l’operazione Mistral della Guardia Costiera di Pescara, con controlli a tappeto su tutta la filiera ittica.
Il personale in forza a tutti gli Uffici della Direzione Marittima, da Martinsicuro a Campomarino, ha intensificato l’attività di vigilanza e monitoraggio sulle attività di pesca, dallo sbarco fino alla commercializzazione del pescato. I controlli hanno riguardato pescherie, ristoranti e grandi centri di smistamento e spedizione di prodotto ittico dell’Abruzzo e del Molise.
Diverse le violazioni contestate dalla Guardia Costiera di Pescara durante i controlli a tappeto nel settore ittico. Tra le principali vi sono la pesca di prodotto in quantità superiori a quelle autorizzate ed il cosiddetto novellame, ovvero lo sbarco, il trasbordo e la commercializzazione di esemplari di taglia inferiore alla taglia minima di riferimento .
I militari della Guardia Costiera hanno anche intercettato lungo lungo l’asse autostradale diversi furgoni isotermici, diretti per lo più verso Roma, utilizzati per il trasporto dei prodotti ittici, ma privi, in alcuni casi, di qualunque documento che potesse attestarne la tracciabilità.
Controlli particolari hanno riguardato il settore dedito alla commercializzazione delle vongole, specie nei grandi centri di distribuzione dove transitano ingenti quantitativi di prodotto ittico, sempre più spesso non accompagnato da alcuna documentazione o in difformità alla normativa di settore.
È proprio in tale contesto che, in occasione di un’ispezione ad un centro di spedizione di molluschi bivalvi, sono stati sequestrati circa 800 kgdi prodotto ittico privo di qualsiasi documentazione a supporto della tracciabilità e quindi immesso illegalmente nel circuito commerciale.
Un elicottero della Base Aeromobili di Pescara ha portato a termine un delicato intervento di evacuazione medica d’emergenza in mare aperto.
PESCARA – Soccorso d’emergenza in mare da parte parte dei Reparti di volo della Guardia Costiera pescarese ieri mattina, lunedì 1 luglio, in acque internazionali. Un pescatore membro di un equipaggio italiano ha improvvisamente avvertito un malore ed ha perduto i sensi, mentre la motopesca sulla quale si trovava a bordo si trovava ad una distanza di circa 100 miglia nautiche dalla costa di Pescara.
La segnalazione, con la richiesta di immediata evacuazione, è arrivata alla Centrale Operativa del Comando Generale delle Capitanerie di Porto intorno alle 8:20 e subito è stato fatto decollare l’elicottero AW139 della Base Aeromobili di Pescara con un medico del CISOM a bordo.
Una volta recuperato, il pescatore che ha avuto un malore a 100 miglia da Pescara è stato trasportato presso l’elisuperficie di San Giovanni Rotondo, dove è stato affidato al personale sanitario.