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Teramo

Martinsicuro, taglio indennità Giunta, la replica dell’Amministrazione: Città Attiva non se l’è mai tagliate

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municipio martinsicuro

MARTINSICURO – Non passa settimana senza che una nuova e fiammante polemica inasprisca il dibattito politico martinsicurese. I protagonisti oramai si sono consolidati. Da una parte Città Attiva, il gruppo precedentemente in carica, dall’altra l’attuale Amministrazione comunale. Le due parti si stuzzicano, si pungolano, si provocano da ben prima che si aprissero i seggi delle Amministrative. Hanno continuato a farlo quando questi sono stati chiusi. Tutto lascia pensare che non la smetteranno fino alle prossime elezioni comunali.

Ma quando l’argomento del dibattito è rappresentato dai soldi, dalle scintille divampa un incendio. Pomo della discordia, gli stipendi di Sindaco, Assessori e Presidente del Consiglio Comunale. Questi, la settimana scorsa, hanno deciso di decurtarsi le indennità del 10%, per creare una voce di Bilancio dedicata a piccoli interventi per la sicurezza.

L’iniziativa ha sollevato l’indignazione di Città Attiva, non per il gesto in sé, ma per altri risvolti ad esso legati. Nella stessa occasione infatti, sono state ridiscusse anche le spettanze del Presidente del Consiglio. Lo “j’accuse” dei precedenti amministratori è semplice: la manovra serve solo a gettare fumo negli occhi dei cittadini, per distrarli da un aumento di stipendio inopportuno e che potrebbe sollevare qualche imbarazzo. Le voci più maligne sibilano addirittura, che possa trattarsi di una sorta di contentino politico per la presidente Emma Zarroli, in seguito alla poco fortunata corsa al Senato.

Ebbene oggi è arrivata la risposta del Sindaco, che non le manda certo a dire. Oltre a rivendicare la buona fede del proprio gesto, lancia un’accesa invettiva  nei confronti di coloro dai quali sono piovute le critiche. Il tono è duro e il contenuto del messaggio si può riassumere grosso modo così: l’adeguamento delle spettanze della presidente è più che giustificato, il taglio del nostro stipendio è una buona cosa che nessuno ha mai fatto prima, l’ex sindaco percepiva il massimo possibile ed ha versato un sacco di contributi con i soldi pubblici.

Verso quest’ultimo aspetto, l’affondo più duro: <<riteniamo assolutamente fuori luogo e demagogiche le considerazioni sul nostro operato e sconcertante constatare come, questi signori [la precedente Amministrazione n.d.r.], abbiano dimenticato alcune delle azioni compiute durante il loro mandato amministrativo e precisamente: non hanno mai rinunciato ad un solo euro delle proprie indennità; l’ex Sindaco, Paolo Camaioni, ha percepito l’indennità di mandato corrispondente al tetto massimo previsto per legge, pari ad 2.928,31 euro mensili lorde e goduto del versamento di oneri contributivi per assenza dal suo posto di lavoro per un totale di circa 93.000,00 euro circa nei cinque anni di mandato, il tutto pagato con soldi delle casse del Comune di Martinsicuro, cosa questa che gli spettava come diritto, ma che poteva anche essere oggetto di rinuncia da parte sua, la stessa rinuncia che oggi invece chiede all’attuale Amministrazione, soprattutto in riferimento alla nuova indennità della Presidenza del Consiglio>>.

Vi è poi la risposta ad un’altra questione della polemica, dovuta dal fatto che Massimo Vagnoni, non ha rinunciato ad esercitare la propria professione dopo l’elezione a primo cittadino. Città Attiva lo ha criticato, affermando che sarebbe stato più opportuno che lo avesse fatto, per deicarsi esclusivamente all’interesse del paese. Anche questa volta, la replica è piccata: <<vorremmo ricordare a “Camaioni & Co.” che il giudizio sull’operato delle persone non si misura col numero di ore che si passano in Comune, ma attraverso gli obiettivi raggiunti. Del resto, se i risultati avessero dato loro ragione, avrebbero continuato ad amministrare Martinsicuro: invece sono stati mandati a casa e quindi, a dirla tutta, visto il giudizio elettorale dei cittadini, probabilmente cinque anni fa, l’ex primo cittadino avrebbe fatto bene a continuare a svolgere la propria professione e al contempo fare l’amministratore della Città, evitando di porsi in aspettativa. Così almeno avrebbe fatto risparmiare ai concittadini i predetti 93.000 euro circa di contributi! In tutta questa vicenda, il vero dato di fatto è che Martinsicuro, con questa nuova amministrazione comunale, nei cinque anni di mandato, eviterà di spendere i sopra citati 93.000 euro circa di contributi per il Sindaco (che se li paga da solo e non a spese del contribuente) e devolveranno altri 50.000 euro in favore della comunità grazie ai tagli effettuati sulle indennità>>.

La nota conclude ancora sferzante: <<questi sono i numeri e non le inutili e poco professionali farneticazioni portate avanti da questi signori, il cui unico obiettivo è solo quello di attaccare le persone nella loro onorabilità e ingenerare disinformazione. Comprendiamo che ancora non abbiano superato lo shock della sconfitta elettorale, ma è arrivato il momento che se ne facciano una ragione e inizino a svolgere seriamente, su tematiche concrete e non su parziali ricostruzioni messe assieme ad arte, il loro ruolo di opposizione>>.

Quasi sicuramente la diatriba non si conclude qui, ma anzi, ci saranno nuove, succulente e abbondanti polemiche nei prossimi giorni. In ultima analisi, al di là della questione in sé, è lecito constatare che indipendentemente  dall’oggetto del contendere in questa interminabile sequela di vicendevoli accuse tra Amministrazione ed opposizione, i toni del dibattito si fanno via via sempre più accesi, tesi e rabbiosi. Questo ovviamente non può far altro che abbassare il livello della discussione pubblica ed amplificare soltanto la cacofonia della stampa. Il che è un bene.

Teramo

Il XXXII Premio Borsellino nel ricordo di Giandonato Morra

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XXXII premio nazionale borsellino nel ricordo di giandonato morra

TERAMO – Ha preso avvio ieri, mercoledì 16 ottobre, il fitto programma di incontri promossi nell’ambito della XXXII edizione del Premio nazionale Paolo Borsellino. Il Premio, nato nel 1992 su iniziativa dall’associazione Società Civile ets, fino al 24 ottobre toccherà le comunità scolastiche di Teramo, Roseto degli Abruzzi e Pineto. Saranno tra i più giovani due testimoni di legalità, da sempre in prima linea: don Aniello Manganiello, per anni parroco di Scampia, prete anti-camorra, già Garante del Premio Borsellino e don Antonio Coluccia, parroco di strada, prete simbolo della lotta alla criminalità nelle periferie di Roma e che da anni vive sotto scorta perché vittima di gravi intimidazioni. Gli appuntamenti teramani sono stati presentati, stamane, nel corso di una conferenza stampa presso la Biblioteca “M.Delfico” a Teramo.

XXXII premio nazionale borsellino nel ricordo di giandonato morra 2

La cerimonia di premiazione della XXXII edizione del Premio Nazionale Paolo Borsellino si svolgerà a L’Aquila, presso il ridotto del Teatro comunale, venerdì 25 ottobre a partire dalle 10. Saranno premiati: il capo della Polizia Vittorio Pisani; il procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro, e il procuratore di Milano, Marcello Viola; la mamma di Giogiò Cutolo, Daniela Di Maggio; la poliziotta testimone anti-violenza Alessandra Accardo; i giornalisti Francesca Fagnani, Giovanni Pinto, Toni Mira ed Enrico Fontana. Per l’impegno sociale saranno premiate Rurabilandia e la banda Rulli Frulli; per la fotografia Tony Gentile e per la Memoria il caposcorta di Paolo Borsellino, Nicola Catanese e l’agente di scorta di Giovanni Falcone, Dario Falvo.

Da quest’anno, uno dei 10 premi nazionali sarà intitolato all’avvocato Giandonato Morra, ex assessore e Difensore civico regionale, fortemente impegnato nel corso della propria vita ed esperienza professionale e politica, a sostegno dei diritti e delle minoranze. Alla conferenza stampa di presentazione sono state presenti autorità civili e militari, le dirigenti scolastiche che da anni accolgono i premi e una delegazione di Rurabilandia cui l’avvocato Morra era particolarmente legato e cui andrà anche uno dei dieci premi della 32esima edizione.

Emozionati nel ricordare Morra sia il presidente di Società Civile, Leonardo Nodari, sia la consigliera regionale Marilena Rossi: «In questi 32 anni il Premio Nazionale Paolo Borsellino ha dato voce a chi pratica la Legalità, proprio come ha fatto nella sua vita Giandonato. E’ straordinario il lavoro profuso per sensibilizzare concretamente la società civile e tutte quelle persone che hanno voglia di condividere la Cultura della Legalità. Il Premio si conferma un’occasione preziosa di riflessione per tutti, fornendo soprattutto alle giovani generazioni strumenti ed esempi concreti di impegno civile. E per molti noi un grande esempio è stato proprio quello di Giandonato Morra».

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Teramo

Consegnati i tablet alle classi “senza zaino” del Pascal-Comi-Forti

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tablet studenti senza classi pascal-comi-forti

I i professori hanno consegnato, in comodato d’uso gratuito, i tablet di ultima generazione alle classi “Senza Zaino” di Ragioneria e Geometri dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Pascal-Comi-Forti” di Teramo, spiegando le modalità di download dei testi digitali.

TERAMO – «Ogni promessa è debito”, avevamo promesso il rinnovo totale dei tablet nelle classi digitali e così è stato». Questo l’incipit della dirigente scolastica Maria Letizia Fatigati nell’avvio del pomeriggio di consegna dei nuovissimi tablet agli studenti e studentesse delle classi “Senza Zaino” di Ragioneria e Geometri dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Pascal-Comi-Forti” di Teramo.

In un pomeriggio di lavoro e di dedizione da parte delle ditte appaltate dalla Provincia di Teramo e incaricate di allestire oltre 30 nuove aule per accogliere le comunità scolastiche del “Melchiorre Delfico”, in un clima di grande collaborazione Scuola-Famiglie, i professori Roberto Salvatori, Franco Campitelli, Rosa Montenero Vertino e Giovanni Tella hanno consegnato, in comodato d’uso gratuito, i tablet di ultima generazione ai numerosi studenti e genitori presenti, spiegando le modalità di download dei testi digitali e la validità della didattica digitale. «Bene ragazzi… tutto è pronto per far bene.. ora dimostrate a tutti la stoffa che avete e siate ciascuno le nuove firme del futuro da progettare» l’auspicio della dirigente scolastica Fatigati.

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Teramo

Applausi per la presentazione del libro di Tiziana Ciampetti al Museo delle Armi di Martinsicuro

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Lorenzo Revel, Tiziana Ciampetti, Sara Torquati, Leonardo Carapucci, Franco Cucco.

Al termine della discussione letteraria, il giovane pianista Lorenzo Revel ha deliziato i presenti con una selezione di brani classici. La serata si è conclusa con una sorpresa: la lettura di alcuni brani del poeta martinsicurese Franco cucco.

TERAMO -Domenica 13 ottobre 2024, il Museo delle Armi Antiche di Martinsicuro ha ospitato un evento culturale di grande rilievo, con la scrittrice martinsicurese Tiziana Ciampetti, il giovane talento musicale Lorenzo Revel e il poeta locale Franco Cucco come protagonisti. La sala, colma di spettatori, è stata il palcoscenico di una serata dedicata alla letteratura, alla musica e alla poesia, che si è conclusa con forti applausi e grande entusiasmo.

Il pomeriggio ha avuto inizio con i ringraziamenti del Presidente del Museo, Sara Torquati, che ha espresso gratitudine verso l’Amministrazione Comunale, rappresentata dalla consigliera Valentina Coccia. In seguito, il pittore Leonardo Carapucci ha preso la parola, enfatizzando l’importanza di valorizzare i talenti locali e introducendo un dialogo amichevole con Tiziana Ciampetti.

Il romanzo di Tiziana Ciampetti, Perdersi in guerra, è stato al centro della conversazione al Museo delle Armi Antiche di Martinsicuro. «Le storie che racconto sono frutto della mia immaginazione, ma quello che ho descritto l’ho visto davvero» ha dichiarato la scrittrice, mantenendo il pubblico in bilico tra realtà e finzione. Il libro, ricco di colpi di scena e con un finale sorprendente, ha suscitato un vivace scambio di domande con gli spettatori, che hanno molto apprezzato l’intensità dell’opera.

Dopo la discussione letteraria, il palcoscenico è stato tutto per Lorenzo Revel, giovane pianista di Elpidiense, che ha incantato l’auditorio con una selezione di brani classici. La sua performance, accolta con calorosi applausi, è stata seguita da una breve intervista condotta da Carapucci, che ha augurato al giovane una carriera brillante.

La serata ha riservato anche una sorpresa: la presenza inaspettata del poeta martinsicurese Franco Cucco, invitato da Carapucci, ha deliziato il pubblico con la declamazione dei suoi versi toccanti. L’intervento di Cucco ha aggiunto ulteriore profondità all’evento, regalando momenti di intensa emozione.

Conclusosi tra scroscianti applausi, l’evento ha rafforzato l’impegno del Direttivo del Museo nel rendere la cultura accessibile e vibrante, capace di toccare il cuore e la mente di tutti i partecipanti. Un tributo alla bellezza, alla libertà e alla vita stessa che solo la cultura può offrire

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